sabato 16 dicembre 2017

La solita storia: maggioranza latitante



Anche ieri abbiamo dovuto aspettare mezz’ora per raggiungere il numero legale. La maggioranza si presenta in ritardo o non partecipa alle sedute facendo cadere il peso delle deliberazioni sull’opposizione. Se responsabilità si deve chiedere lo si deve chiedere ad una maggioranza il cui unico compito in questi anni è stato quello di ratificare quanto proposto dall’amministrazione. Nessuna proposta spontanea tranne quelle per tacitare e tenere a freno l’opposizione che, con proposte e interventi, rischia di appannare la figura di Firetto.

Ieri i consiglieri di maggioranza hanno detto SI ad un atto che impedisce la corretta applicazione della destinazione del 2% dell’IRPEF regionale alla scelta popolare. Infatti, come specificato da circolare esplicativa, le proposte DEVONO essere dei Cittadini e non di emanazione sindacale. Addirittura invece sono state scelte dalla giunta che, nella seduta del 27/11/17, era composta solo da 3 residenti ad Agrigento fra i 5 presenti .

Ora si rischia un nuovo grosso debito fuori bilancio perché, per legge, se non si rispetta la volontà popolare le somme a disposizione 55.944 € devono essere restituite l’anno successivo. Probabilmente ciò non interessa al sindaco, si vocifera in cerca di un seggio sicuro a Roma, perché sarà un problema della Città solo successivamente, quando potenzialmente sarà al sicuro a Roma.

Intanto ieri molti consiglieri hanno votato SI solo per difendere la loro poltrona, quanto durerà? Il Movimento 5 stelle non intende mantenere il numero legale (con il suo NO), questa maggioranza sfidi da sola la sorte e la Corte dei Conti e ratifichi con i suoi numeri gli atti del bilancio. Lo spettro di Porto Empedocle ci guarda da pochi chilometri di distanza.

mercoledì 6 dicembre 2017

Raccolta differenziata del caos



La mancata programmazione produce caos.

La raccolta differenziata consta (e costerà ai cittadini) di improvvisazione e assenza di programmazione, nonostante fosse tra i proponimenti di questa amministrazione (con “tecnici”) che ha avuto metà mandato di tempo per studiarne la progettazione.

Il 30 Agosto 2017 avevo depositato una richiesta per un Consiglio comunale aperto sul tema della raccolta differenziata. Tale seduta, si giustifica la Presidenza del Consiglio, non si è potuta organizzare perché le conferenze dei capigruppo sono andate deserte.

All'ordine del giorno, nella seduta del Consiglio di oggi alle 18.30, ci sono un paio di punti che riguardano la raccolta differenziata: sarà necessario prelevarli per la discussione, per dare delle spiegazioni e delle risposte ai nostri concittadini. Uno di questi punti riguarda i "depositi temporanei" creati da questa amministrazione in siti discutibili: accanto ad impianti sportivi, direttamente sotto un bosco e, addirittura, a 20 metri da civili abitazioni. 




Per la mancanza di programmazione, l' amministrazione ha stabilito questi luoghi praticamente all' ultimo momento disponibile. Eppure i documenti che progettano la variante sono stati stilati a Luglio. Si legge che che “al riempimento dei mezzi, impiegati per la raccolta delle varie frazioni merceologiche dei rifiuti, il materiale raccolto sarà trasbordato nel numero 4 compattatori posizionati a posto fisso e nei cassoni scarrabili posizionati presso le aree di stoccaggio provvisorio individuati ed autorizzati dal Comune di Agrigento”. Programmando a luglio avrebbero dovuto già conoscere e trovare zone adeguate al servizio. Nel mentre si sono noleggiati i cassoni.

I 14 cassoni (6 a cielo aperto e 8 a tenuta stagna per l’organico) hanno un costo complessivo di 77.400 € (potenzialmente un costo di acquisto?) e devono essere posizionati in 6 zone cittadine (Centro, San Leone-Vilaggio Peruzzo, Monserrato-Villaseta, Fontanelle, Giardina Gallotti-Montaperto), così dicono i documenti della variante stilati a luglio.

Un’altra improvvisazione riguarda i centri di startup, ovvero quelli che avrebbero dovuto distribuire i mastelli già a partire dal 4 settembre. Tali centri, se fossero stati costituiti secondo quanto progettato, dovevano essere locati in: Centro storico, Villaseta/Monserrato, Villaggio Mosè, Quadrivio Spinasanta, Fontanelle, Giardina Gallotti e Montaperto; 7 centri fino al 30 Marzo. Dal 31 Marzo a 21 Luglio 2018 era previsto che restassero in funzione solo: Centro storico, Villaggio Mosè e Villaseta. I centri dovevano servire per fornire informazione e assistenza ai cittadini e per contattare amministratori di condominio e utenze commerciali. Per tale servizio, in locali messi a disposizione dal Comune, era previsto un costo per il personale (delle aziende del RTI) di 81.428,57 €.

In realtà, come sanno benissimo quelli che hanno fatto(o immaginato di fare) le file “finte”, solo alcuni di questi centri sono stati istituiti e a ridosso dell'inizio della raccolta. Tra l’altro il centro a Giardina Gallotti, la cui apertura era stata annunciata almeno 15 giorni fa, non è ancora aperto.

Nel momento in cui scrivo mi arrivano segnalazioni di mancato servizio, ieri e oggi, in alcune zone di Villaggio Peruzzo e Villaggio Mosè con mastelli rimasti pieni e dimenticati dal servizio di raccolta. Si comprende che questi possano essere disservizi dei primi giorni ma è difficile comprendere tutto il tutto il resto.



Fumo negli occhi e assenza di programmazione: sembrerebbe che al momento una delle poche notizie che può annoverarsi fra le “fake news” è quella che l'esperienza empedoclina dimostrasse che Firetto il sindaco lo sa fare.

martedì 28 novembre 2017

Si gioca (d'azzardo) anche coi dati?

Di questi giorni la classifica del Sole 24 h: Agrigento figura fra le città più sfigate.

A proposito di sfiga ho richiesto all’AAMS, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, i dati sul fenomeno del Gioco, detto d’azzardo, ad Agrigento.



I dati non sono di facile interpretazione. L’AAMS sostiene che, per determinare quanto e quanti € giocano i cittadini  bisognerebbe togliere le vincite dalla "raccolta" per il gioco.
Però, in realtà, le cifre indicate nella "Raccolta C" (vedi figure più sotto) sono quanto finisce nella macchinetta.
Chi vince può rigiocarsi tutto. Non tutti vincono. 
Se in città o in provincia si becca una vincita milionaria rischiamo, persino, di dire che in città non si spendono soldi per il gioco ma ci portano direttamente  a casa le vincite.


Nella lettera, allegata ai dati che ho ricevuto, viene pure indicato che i giocatori non sono necessariamente i residenti. Anzi, in caso di città turistiche o con presenza di concentrazioni di strutture lavorative (quindi non il caso di Agrigento? :-P ) i giocatori non possono essere individuati come "residenti".
Il dato  di quanto raccolto da ricevitorie o macchinette per la città di Agrigento, per la serie "noncisonosoldi" è di:
56.557.630 € per il 2015
58.958.634,88 per il 2016
dividendo questa cifra per gli aventi diritto al voto, tutti maggiorenni, che sono 52.894
fa 1069,26 € per il 2015 e 
1.114,65 € per il 2016 
a testa.

Il dato è preoccupante ed è plausibile che in città tanti  soffrono di GAP (gioco d'azzardo patologico), recentemente qualche caso è anche finito sui giornali.
Come Movimento 5 stelle ad Agrigento abbiamo portato avanti una mozione per sensibilizzare l'amministrazione attiva sul tema del gioco d'azzardo patologico anche in relazione alla possibilità di minori coinvolti.
Naturalmente, essendo una deliberazione di Luglio 2017 e considerando la prontezza con cui l'amministrazione risponde alle sollecitazioni del Consiglio, nulla è stato ancora fatto.

Punti caldi erano: ad attivare una politica di sgravio fiscale che premi gli esercenti che si impegnino a non installare slot machine – video lottery nei propri locali, o a rimuovere quelle installate, per un periodo temporale di almeno cinque anni, anche in considerazione delle nuove normative fiscali;
- a valutare, in particolare, una riduzione della TASI, per la parte di competenza comunale, agli esercizi che aderiranno alla campagna “NO SLOT”, come provvedimento di maggior utilità nella direzione definita da questa mozione; gli esercenti che aderiranno alla campagna applicheranno sulle proprie vetrine un adesivo riportante la scritta “No Slot”;
a creare un’apposita pagina sul sito web del Comune di che segnalerà gli esercizi commerciali aderenti al progetto;
- ad adottare un regolamento comunale che includa norme più restrittive per l’apertura di future attività commerciali, che prevedano al loro interno l’uso di apparecchi elettronici o terminali atti al gioco d’azzardo e la disincentivazione, e maggior controllo, di tutte quelle attività commerciali che ad oggi vedono al loro interno la presenza di apparecchi.
Le norme del nuovo regolamento dovranno prevedere che:
· per le attività di prossima apertura o per le attività che ne facciano richiesta: a far data il giorno successivo l’approvazione dei questo regolamento, sia vietata l’installazione di apparecchi elettronici VLT (videolottery) nei locali commerciali pubblici, presenti nell’intero territorio comunale, che distino meno di 500 metri da luoghi cosiddetti “sensibili”, quali scuole pubbliche e private di qualsiasi grado, luoghi di culto, luoghi di aggregazione sportivi, oratori, biblioteche, centri anziani, parchi e giardini pubblici, nonché banche uffici postali o sportelli bancomat.
· per le attività che abbiano installati apparecchi VLT: L’obbligo da parte del personale operante nell’esercizio, della verifica della maggiore età delle persone che accedono tramite esibizione di un documento di identità validità e il divieto di pubblicizzare in qualsiasi forma la presenza della sala slot.· per tutte le attività commerciali esistenti e di futura apertura: un orario di esercizio per il gioco d’azzardo per non più di 8 ore giornaliere, con orari identici per tutte le forme di azzardo: gratta e vinci, scommesse sportive, concorsi numerici, apparecchi elettronici, terminali per il gioco a distanza e comunque qualsiasi forma di gioco con puntata in denaro. Eventuali violazioni devono prevedere sanzioni afflittive e progressive in caso di recidiva.





lunedì 27 novembre 2017

Cosa manca per la differenziata?

Come funziona la differenziata con il porta a porta ad Agrigento?
A Villaseta hanno creato un centro momentaneo di stoccaggio, togliendo l'area camper cittadina gestita da un'associazione.

Di queste aree temporanee di stoccaggio ce ne saranno diverse, tutte attrezzate con 2 cassoni che abbiamo noleggiato: uno a cielo aperto per il vetro e un altro a chiusura pneumatica per l'umido. I costi del noleggio sembrano un pò elevati ma questa è un'altra storia.


















In un recente sopralluogo al centro di Villaseta abbiamo visto questo:




Quanto raccolto viene inserito negli autocompattatori.
Quello presente quel giorno era molto maleodorante, probabilmente non pulito prima di ingoiare le nostre bottiglie di plastica e i piatti di plastica che ci chiedono di pulire. 
Non perde valore così quanto raccolto?
Se avessimo avuto un CCR, cioè un centro comunale per la raccolta dei rifiuti, adeguatamente fornito di cassoni scarrabili con presse, questi potrebbero essere riempiti  e portati nelle aziende che si occupano dello smaltimento solo a cassone pieno.
Tale strategia, che farebbe risparmiare lavoro, benzina (invece che fare continui viaggi verso le aziende) e quindi  denaro nella TARI dei cittadini di Agrigento non è però mai stata presa in considerazione.
Mentre, fra le proteste dei cittadini, si creano i centri temporanei di stoccaggio stiamo aspettando la grande isola ecologica, anzi il CCR di Agrigento, che non si sa dove dovrebbe sorgere, in teoria a Villaggio Mosè.
In occasione di un bando che poteva darci tanti soldini per sistemare le postazioni esistenti  (Fontanelle e piazzale ex Saiseb) come CCR o crearne uno nuovo, avevo presentato una apposita interrogazione (clicca per ingrandire)

















La risposta si è fatta aspettare come al solito ed è stata come sempre deludente:
Non sappiamo dove, non abbiamo progetti adeguati.
Però era stato affidato il compito della progettazione alla SRR per la presentazione al bando regionale. Insomma la speranza è l'ultima a morire.
La risposta si può leggere nella stenotipia del question time:




















Ed è morta anche la speranza, infatti non è stato presentato nessun progetto come risulta dal sito della Regione clicca qui.
Altri Comuni hanno invece presentato progetti che saranno finanziati, eccoli:


giovedì 26 ottobre 2017

Di nuovo emergenza salme?


Situazione nuovamente drammatica per i cimiteri agrigentini. 
Esauriti i loculi che l’amministrazione aveva requisito nelle cappelle gentilizie al cimitero di Piano Gatta, le povere salme degli ultimi defunti rischiano di restare in deposito a tempo indeterminato.
Ho appena inviato una raccomandazione all’amministrazione perché risolva la situazione, che ha risvolti sulla salute pubblica oltre che sui sentimenti delle persone coinvolte nelle luttuose vicende.
Ormai vicini ad una delle ricorrenze più sentite dalla popolazione agrigentina, quella della commemorazione dei defunti, è indispensabile che si provveda adeguatamente a  questa emergenza per la pace dei vivi e dei morti.  
Con la prima commissione avevamo portato in Consiglio una mozione, che era stata favorevolmente votata da tutti i colleghi, riguardo lo sminamento che avrebbe liberato le superfici utili per nuove costruzioni. 
La situazione si dovrebbe poter riaprire al cimitero di Bonamorone in cui, come si è saputo lo scorso mese, grazie ad un decreto del dirigente generale dell’assessorato regionale ai Beni Culturali, dovrebbe essere consentito edificare.
Una situazione in cui l'amministrazione dovrebbe portare, come prima cosa, chiarezza a beneficio della conoscenza della situazione da parte di tutti i cittadini.
L’amministrazione presti tutta la dovuta attenzione per avviare un iter virtuoso utile alla soluzione definitiva del problema, gravato da impedimenti legali che devono essere sciolti a tutela della salute pubblica.

foto da google maps

Testo raccomandazione:

Al Sindaco e agli assessori competenti per il tramite dell'Ufficio di Presidenza

La sottoscritta Carlisi Marcella,
Considerato che risultano esauriti i loculi requisiti al cimitero di Piano Gatta;
Considerato che il responsabile del Servizio, appena contattato telefonicamente, ha riferito che le prossime
salme senza posto finiranno in deposito finchè non si trovi una nuova soluzione;

Raccomanda secondo l'art 30 comma 2 del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale


di provvedere affinchè sia risolto questo stato di cose che ha risvolti di natura sanitaria oltre che
psicologica per i familiari dei defunti che non trovano posto.

domenica 17 settembre 2017

L'acqua del campo del Comune è sempre più verde (dollaro)

Ormai è diventata una questione di principio.
Dopo aver visto che le bollette dell'acqua del campo sportivo sono ancora di migliaia e migliaia di euro (si compensa ancora con Girgenti Acque per i soldi dell'elettricità delle pompe di sollevamento) sono ritornata alla carica per capire perchè ancora non riusciamo a togliere le spese di fognatura e depurazione dalle bollette che riguardano l'acqua con cui si innaffia il campo sportivo.

Ebbene mi riferiscono dagli uffici che Girgenti Acque non ha mai risposto alle richieste del Comune per avere un contratto per la fornitura di acque per innaffiare. La Girgenti Acque, è scritto anche nel regolamento, ha anche il monopolio nell'approvvigionamento di acqua di "seconda scelta", per innaffiare le piante o per il lavaggio delle strade.



Gli uffici continueranno a chiedere. Abbiamo anche delle autobotti che il Comune utilizza per le emergenze che, di solito, riguardano il rifornimento degli uffici pubblici lasciati a secco, sempre dalla Girgenti Acque.

Dovrebbe essere il gestore a rifornire ma se non rifornisce siamo in emergenza di approvvigionamento acque di seconda scelta, o no? :-P

Poi c'è l'acqua della sorgente Cavolinelle, sembra che non sia adatta al prato ma il dirigente dice di voler fare nuove analisi.
Tutto ciò naturalmente con calma.
Tanto sono soldi pubblici!!




Tra le opere pubbliche che l'amministrazione prevede c'è sempre il prato di erba sintetica, intanto però nessuno paga per l'utilizzo dello stadio. Mi ha risposto così l'assessore in un question time, ho riportato in fondo a questo post la sua dichiarazione.
Vista la risposta il 4/7 ho richiesto la copia dei seguenti documenti: 
 “Tariffe comunali vigenti per l’utilizzo degli impianti sportivi “ comprendenti l’utilizzo dello stadio comunale 
- Conteggi relativi ai 12000 euro che dovrebbe pagare l’Akragas, come dichiarato dall’assessore Amico in Consiglio comunale del 3/7/2017  

Naturalmente, a distanza di più di due mesi non li ho ancora. Questo va contro la legge e mi impedisce nell'attività di Consigliere comunale. 

Prossimo mio impegno, data la mancanza dei pagamenti e l'inerzia dell'amministrazione, sarà segnalare il tutto alla Corte dei conti.








L’Assessore AMICO 
Giovanni Presidente, signori Consiglieri. Con riferimento all’interrogazione del Consigliere Carlisi, prima di leggere la risposta che il Dirigente ha predisposto punto per punto sulle richieste, volevo un attimo ricostruire quello che abbiamo fatto rispetto alla esternalizzazione dell’impianto dello stadio Esseneto, in relazione alla convenzione con l’Akragas. Quando noi abbiamo approvato in questo Consiglio il testo della convenzione con l’Akragas abbiamo inserito all’interno del testo una condizione sospensiva che, sostanzialmente, sebbene sottoscritta questa convenzione dovesse avere vigenza nel momento in cui un altro passaggio in questo Consiglio avesse determinato la dimensione della fideiussione che questo Ente dovrebbe riconoscere a fronte di un impegno da parte dell’Akragas di realizzare un impianto che poi rimarrebbe nel patrimonio del Comune. La convenzione, quindi, se da un lato è già sottoscritta e prevede una serie di adempimenti a carico dell’Akragas e anche a carico del Comune, rispetto alla emissione della fideiussione, non ha ancora una validità rispetto agli effetti che legano i due Enti e quindi l’Akragas in questo momento utilizza lo stadio in funzione di quello che è sempre stato il rapporto dell’Akragas con il Comune e cioè l’Akragas è una società di calcio che fa richiesta per utilizzare lo stadio; esiste un regolamento comunale con delle tariffe che vengono calcolate e addebitate all’Akragas in funzione dell’utilizzo di questo stadio; dopodiché il Comune deve garantire che lo stadio sia inefficienza e è questo il motivo per cui noi abbiamo pensato esternalizzare l’impianto; perché dal bilancio che noi abbiamo sulla gestione di questo impianto, a carico del Comune e dato all’Akragas in uso abbiamo sempre avuto una gestione deficitaria. Noi abbiamo sempre pagato le utenze, abbiamo utilizzato tre unità lavorative per il controllo dello stadio; siamo obbligati a fare gli interventi di manutenzione straordinaria perché l’impianto è di nostra proprietà; dobbiamo fare gli interventi di manutenzione ordinaria per evitare problemi di sicurezza; tutto questo è a carico dell’Ente. Quindi fin tanto che quella convenzione non vedrà la luce, quindi non avrà una sua efficacia i costi della gestione dello stadio sono a carico dell’Ente. Dopodiché è chiaro che però l’Akragas deve sostenere i canoni per l’utilizzo. Come è stato detto dal Dirigente in Commissione, io ho portato la relazione del Dirigente su quello che è stato fatto in Commissione, dai conteggi relativi alla stagione in corso; dai conteggi l’Akragas avrebbe dovuto sostenere un canone per la stagione in corso di circa 12.000,00 euro, a fronte di questi 12. 000, 00 euro il Comune avrebbe dovuto garantire il buon stato per l’utilizzo del campo, quindi i lavori di ristrutturazione e ripristino del manto erboso durante tutto l’anno. Nel rapporto con l’Akragas già da qualche anno è l’Akragas che si fa carico degli oneri che riguardano il mantenimento in buono stato del manto erboso; è l’Akragas che si fa carico, a proprie spese, della gestione della sicurezza dello stadio, anche dell’impianto di videosorveglianza; a fronte di questo, ovviamente, il Comune consente il non versamento di quelli che sono gli oneri per l’utilizzo dello stadio e è proprio questa la ragione per cui noi abbiamo scelto, qualche anno fa, di trovare un sistema per liberare il bilancio comunale dagli oneri connessi con la gestione di questo stadio, dandolo all’Akragas che può utilizzarlo al meglio e trarne anche un vantaggio economico e arriviamo anche alla questione che poneva il Consigliere Carlisi sulla pubblicità. La convenzione che abbiamo sottoscritto con l’Akragas e che riprende il discorso della pubblicità, non fa altro che formalizzare quello che già oggi è possibile che l’Akragas faccia e cioè durante le proprie manifestazioni sportive esporre la cartellonistica dei propri sponsor. Questo al di là della convenzione già oggi l’Akragas può farlo, all’interno dello stadio; ovviamente quello che ha fatto all’esterno dello stadio è un fatto che è stato affrontato e rimosso proprio perché era in violazione non soltanto alla convenzione, ma alla concessione che noi abbiamo dato per la pubblicità. Per quanto riguarda, quindi, le utenze, l’obiettivo finale, quando la convenzione sarà operativa è proprio quello di liberarsi anche delle utenze; però fin tanto che questo non avviene non vi è dubbio che i titolari di queste utenze è il Comune di Agrigento. Do lettura della risposta del Dirigente: “In riferimento all’interrogazione protocollo 27658 del 3 aprile 2017 del Consigliere Carlisi, si comunica che le problematiche sollevate dal Consigliere interrogante, sono state affrontate nell’ambito dei lavori della V Commissione Consiliare, verbale numero 8 /2017, rubricato sottoscrizione convenzione “S. S. Akragas Città dei Templi”; pur tuttavia si fa rilevare che in atto la verifica della compensazione economica, tra le spese ancora a carico dell’Amministrazione, tra cui le stesse utenze e i paventati mancati incassi della società sportiva. Al termine delle verifiche si potranno eventualmente avviare le procedure di recupero delle somme; si specifica altresì che per quanto concerne il contratto di approvvigionamento idrico con la società concessionaria del servizio integrato Girgenti Acque S.p.A. relativamente ai volumi di acqua utilizzati per prato si chiederà l’eliminazione delle spese inerenti la fognatura, la depurazione in quanto non dovute”.



giovedì 14 settembre 2017

Rispetto dei tempi



In questi anni mi sono trovata di fronte a risposte tardive, mai pervenute o anche incomplete da parte di questa amministrazione.

Ci sono diverse questioni, anche su temi di sanità pubblica, che dovevano essere affrontate tempestivamente e invece sono state trattate tardivamente.
L'amministrazione  Firetto latita sulle domande, non risponde... non gli interessa rispondere.
Non rispondere alle mie interrogazioni vuol dire non rispondere ai Cittadini.
La Presidenza dovrebbe dare conto al Consiglio sulle domande che non hanno risposta.

Per fare la mia attività di controllo al servizio di tutti i Cittadini ho bisogno che la legge e i regolamenti siano rispettati.


Questa lettera è un atto dovuto, casomai tardivo.

Speranze che muova qualcosa? Non ne ho molte. 



Alla Presidenza del Consiglio Comunale di Agrigento

Al Sindaco per il tramite della Presidenza del Consiglio

All’Assessorato Enti Locali

dipartimento.autonomie.locali@certmail.regione.sicilia.it

autonomielocali.ufficioispettivo@regione.sicilia.it 

controlloaall@regione.sicilia.it




Oggetto: tempi di risposta alle interrogazioni e accesso agli atti




La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle,

Considerato che ha presentato diverse interrogazioni per la risposta scritta o orale e richieste di accesso agli atti ancora inevase;

Considerato che molte di queste vertevano su argomenti riguardanti la salute pubblica e temi che necessitavano una risposta urgente;

Considerato che, a fine Luglio, nella speranza di potere avere risposta in una seduta del Question time che era prevista per i primi di Agosto, ha chiesto di portare le interrogazioni a risposta scritta, di cui non era giunta risposta, in una seduta di Question time;

Considerato che l’art 30, parte A, comma 6 recita “Qualora l'Amministrazione non proceda alla risposta nei termini di cui al precedente comma, l'interrogazione viene inserita all'ordine del giorno del Consiglio comunale per la trattazione del Question time , per la risposta orale, nel rispetto dell'ordine cronologico di presentazione.” quindi l’ufficio di Presidenza dovrebbe procedere automaticamente all’inserimento passati i termini;

Considerato che ai primi di Agosto, dopo le mie insistenze mi si è fatto comprendere che la seduta di question time non ci sarebbe stata, che si sarebbe tenuta solo la seduta dell ’8 Agosto ma poi si era in FERIE.

Considerato che nelle ultime sedute di question time, nonostante si fosse concordata la data con gli assessori, non se ne era avuta la presenza ne la Presidenza si è attivata per una ulteriore convocazione nel breve tempo, anche attraverso la Conferenza dei Capigruppo, considerando che l’art 32 recita che: “Oltre a quanto previsto dall'articolo precedente le interrogazioni a risposta orale dei consiglieri vengono trattate in un' apposita seduta a tal fine convocata, oppure nella stessa giornata di altra adunanza consiliare, con indicazione, nell' avviso di convocazione, dell' orario e dei tempi da dedicare alla trattazione. “;

Considerato che il comma 7 dell’art 32 ribadisce che “Vengono inserite, per la risposta orale, anche all' ordine del giorno, nel rispetto dell' ordine cronologico di presentazione, le interrogazioni di cui il Consigliere richiedeva risposta scritta a cui l'Amministrazione non ha risposto nei termini.”

Considerato che l’art 30, parte A nel comma 7 recita: “Il Presidente riferisce trimestralmente al Consiglio sulla situazione relativa alle interrogazioni presentate non a risposta immediata nel periodo che intercorre fra la data oggetto dell'ultima comunicazione e il trentesimo giorno precedente quella in atto. In particolare comunica al Consiglio: a. Il numero di interrogazioni ripartite per componente della Giunta cui sono state indirizzate e per Gruppo Consiliare proponente; b. quante hanno ottenuto risposta, secondo la medesima ripartizione di cui alla precedente lettera a); c. a quante non è stato possibile rispondere per assenza dei proponenti specificando il nominativo degli stessi; d .le interrogazioni oggetto di segnalazione dell'Assessorato Regionale agli EE.LL. per l'eventuale intervento per mancata risposta entro il termine di giorni 30(trenta) e ciò ai sensi della stessa attività ispettiva del Consiglio di cui all'art. 27, L.R. 7/92 e dell'art. 22 dello Statuto Comunale.” mentre invece la Presidenza del Consiglio comunale non ha mai riferito, tantomeno trimestralmente, in Consiglio su quanto previsto in questo articolo in spregio al Regolamento comunale.

Considerato il lungo elenco di interrogazioni (con le date di invio PEC o di consegna all’ufficio di Presidenza) per cui sono passati abbondantemente i 30 giorni prescritti dalla legge e dal Regolamento comunale:

8/8/17 Oggetto: Interrogazioni a risposta scritta su applicazione "Regolamento sperimentale per il bilancio partecipativo" CC. N. 32 del 16/03/2017.

7/8/17 Oggetto: Interrogazioni a risposta scritta su cani ritrovati nel costruendo rifugio sanitario di Contrada Consolida

6/8/17 Oggetto: Interrogazione a risposta scritta su Scuola rurale presso San Nicola, in relazione ai documenti forniti come accesso agli atti

6/8/17 Oggetto: Interrogazioni a risposta scritta su protocollo d’intesa con ANAS per la rimozione dei rifiuti abbandonati sulle strade statali

6/8/17 Oggetto: Interrogazioni a risposta scritta su Convenzione generale con ANAS SpA Regione Sicilia per l’espletamento delle attività prodromi che e si progettazione finalizzate all’appalto delle opere di compensazione ambientale in ambito comunale per adeguamento a 4 corsie della SS640

23/7/2017 Oggetto: Interrogazioni a risposta scritta su “centri di accoglienza”

23/7/2017 Oggetto: Interrogazioni a risposta scritta su “episodi di inquinamento diffusi in città”

18/7/17 Oggetto: Interrogazioni a risposta scritta su TARI uffici statali, regionali, caserme e altro

18/7/17 Oggetto: Interrogazioni a risposta scritta su Protagonisti Civici

18/7/17 Oggetto: Interrogazioni a risposta scritta su raccolta rifiuti uffici comunali

17/7/17 Oggetto: Interrogazione per il question time sul tema “bando erosione costiera”

13/7/2017 Oggetto: Interrogazioni per il question time su Mozione "Creazione possibilità di sviluppo Wedding Tourism" - DELIBERA N° 86 DEL 30.05.2017 

13/7/2017 Oggetto: Interrogazioni a risposta scritta su Fontana Bonamorone

8/7/2017 Oggetto: Interrogazioni per il question time su destinazione 2% IRPEF a sostegno povertà

8/7/17 Oggetto: Interrogazioni per il question time su “servizio civile”

7/7/17 Oggetto: Interrogazione a risposta scritta su parco automezzi

7/7/17 Oggetto: Interrogazioni per il question time su “tributo per il deposito”

1/7/17 Oggetto: Interrogazioni per il question time su “spazzamento meccanizzato”

1/7/2017 Oggetto: Interrogazioni per il question time su “rifiuti pericolosi e non”

1/7/2017 Oggetto: Interrogazioni per il question time su “fontana Bonamorone”

26/6/17 Interrogazione a risposta scritta sulla pulitura dei marciapiedi al Viale della Vittoria

26/6/17 Interrogazioni a risposta scritta sulla distribuzione compostiere per le utenze domestiche

19/6/17 Oggetto: Quesiti per il question time su “TARI ai centri di accoglienza”

16/6/17 Oggetto: Quesito per il question time su “Spazi pubblicitari interni Convenzione Akragas”

16/6/17 Oggetto: Quesito per il question time su “iniziativa WiFi4EU”

16/5/17 Oggetto: Interrogazioni per il question time sul tema “Discarica Consolida”

16/5/17 Oggetto: Interrogazioni question time su discerbamento, villetta Vitaliano Brancati e terreni privati

16/5/17 Oggetto: Interrogazioni question time su TOSAP e piano Antenne 

16/5/17 Oggetto: Interrogazioni a risposta scritta sulla manutenzione giochi per bambini cittadini

2/5/2017 Oggetto: 8 Interrogazioni per il question time sul tema “raccolta differenziata a Fontanelle e Agrigento”

2/4/2017 Oggetto: Interrogazioni per il question time sul tema utenze e contratti

Considerato, inoltre, che 

in questi mesi ho avanzato istanza di copia di alcuni atti mai ricevuti:

• 1/7/17 “calendario dello spazzamento meccanizzato con spazzatrici da 2 e 6 mc concordato fra RTI e amministrazione per i mesi di maggio, giugno e luglio 2017.

• 4/7/17 “Tariffe comunali vigenti per l’utilizzo degli impianti sportivi “ comprendenti l’utilizzo dello stadio comunale 

• Conteggi relativi ai 12000 euro che dovrebbe pagare l’Akragas, come dichiarato dall’assessore Amico in Consiglio comunale del 3/7/2017 

• 23/8/17 Contratto di affitto della ex Scuola Matteotti all’Accademia delle Belle Arti

• Bando per lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti proposto dalla SRR per il Comune di Agrigento per l’UREGA per Luglio 2018

• 24/8/17 nota UTC prot 43664/17 

• nota di risposta prot 1056 del 15/6/17 del Commissario straordinario SRR ATO 4 Agrigento est

• programma mensile di spazzamento manuale e meccanizzato delle vie cittadine, lavaggio dei cassonetti con numero di addetti, giorni e ore dedicate alla pulizia

Considerato che il Decreto Legislativo n.267/2000, all’articolo 43 comma 2 prevede, il diritto dei consiglieri comunali di ottenere dagli uffici competenti tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all'espletamento del proprio mandato. 

Considerato che il Decreto Legislativo n.267/2000, all’articolo 43 comma 3 prevede che il sindaco o gli assessori delegati rispondono, entro 30 giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri e che le modalita' della presentazione di tali atti e delle relative risposte sono disciplinate dallo statuto e dal regolamento consiliare;

Considerato che la Legge n.142/1990, all’articolo 31, così come recepito con modifiche dall’articolo 1, comma 1, lett. e), della Legge Regionale n.48/1991, stabilisce, al comma 6, che “i consiglieri hanno diritto di presentare interrogazioni e mozioni”;

Considerato che la Legge Regionale n.7/1992, all’articolo 27, rubricato “attività ispettiva del consiglio”, afferma espressamente che “il sindaco è tenuto a rispondere agli atti ispettivi dei consiglieri comunali entro trenta giorni dalla loro presentazione presso la segreteria del comune” e che “le ripetute e persistenti violazioni degli obblighi di cui al comma 1 del presente articolo … sono rilevanti per l’applicazione dell’articolo 40 della Legge n.142/1990 così come recepito e modificato dall’articolo 1, lettera g), della Legge Regionale n.48/1991”;

Considerato che la Legge n.142/1990, all’articolo 40, così come recepito e modificato dall’articolo 1, lettera g), della Legge Regionale n.48/1991, sancisce che “con Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’interno, il Sindaco, il Presidente della Provincia, i Presidenti dei Consorzi e delle Comunità Montane, i componenti dei Consigli e delle Giunte, i presidenti dei Consigli circoscrizionali possono essere rimossi quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico”;

Considerato che la Legge Regionale n.16/1963 (Ordinamento amministrativo degli enti locali nella Regione Siciliana) all’articolo 199, prevede che “i consiglieri comunali e provinciali, per l’effettivo esercizio della loro funzione, hanno diritto di prendere visione dei provvedimenti adottati dall’ente e degli atti preparatori in essi richiamati nonché di avere tutte le informazioni necessarie all’esercizio del mandato e di ottenere, senza spesa, copia degli atti deliberativi”;

Considerato che il Regolamento del Consiglio comunale all’art 30 prevede che L'Amministrazione “ha trenta giorni dalla trasmissione per formulare la risposta che, tramite l'Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale, viene immediatamente trasmessa all’interrogante.” E all’art 32: “I Consiglieri presentano le interrogazioni all'Ufficio della Presidenza del Consiglio che dopo l'avvenuta segnatura nell'apposito registro, le trasmetterà al Sindaco entro sette giorni lavorativi precedenti la seduta consiliare fissata per il Question rime. Entro lo stesso termine, il Sindaco comunicherà l'elenco degli assessori che interverranno alla seduta”;

Considerato che l’art. 328 c.p. (Rifiuto di atti d’ufficio. Omissione) prevede che il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che entro 30 giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l’atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a €. 1.032. Tale richiesta deve essere redatta per in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa;

Considerato che il comportamento omissivo del Sindaco viola la Costituzione Repubblicana, le Leggi statali e regionali, lo Statuto Comunale e altre fonti normative secondarie;




Considerato che la mancata risposta alle interrogazioni dei Consiglieri è da interpretare a tutti gli effetti come una mancata risposta alla cittadinanza tutta, poiché l’amministrazione è tenuta a riscontrare tali istanze non solo per questioni di correttezza istituzionale ma per chiarire le linee di indirizzo del Governo cittadino ed orientare così al meglio le azioni dei consiglieri;

Considerato che detta violazione compromette il diritto del singolo consigliere comunale a poter esercitare con pienezza il mandato consiliare;

Chiede

A tutti i destinatari in oggetto ad adoperarsi per garantire il rispetto dei tempi di risposta prescritti dalla Legge e dal Regolamento;

Il rispetto delle indicazioni citate del Regolamento comunale riguardo le interrogazioni







14/9/17

Ing.Marcella Carlisi 




mercoledì 13 settembre 2017

Interrogazione su applicazione Tassa di soggiorno



Sulla tassa c'è ancora l'incognita di una impugnativa 
Da La Sicilia del 23/8/17
ma intanto l'amministrazione ha dichiarato di avere già incassato una parte delle somme per il primo mese.
Secondo voi resteranno inutilizzate in cassa?
Come vanno spese?
Il regolamento parla chiaro: doveva essere istituita la consulta dei titolari delle strutture ricettive.
Ho, dunque, inviato un'interrogazione via PEC ieri.


Oggetto: Interrogazioni a risposta scritta sulla tassa di soggiorno
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle,
chiede di sapere
• quando e come l’amministrazione intende istituire la consulta del titolari delle strutture ricettive come da art 1 comma 2 ter del regolamento comunale per l’imposta di soggiorno;
• quando e come l’amministrazione intende stilare il piano di utilizzo che, per l’art 1 comma 2 bis del regolamento comunale per l’imposta di soggiorno, deve essere sviluppato con la consulenza della consulta dei titolari delle strutture ricettive;
• se e come sono stati spesi i soldi attualmente incamerati.

lunedì 4 settembre 2017

Populista ci sarà lei!!

In una Agrigento rattristata dalla fine dell'estate e, soprattutto, dai problemi igienico sanitari è uscito un articolo buffo, quello che ti strappa la risata.
3 Consiglieri, sedicenti d"opposizione" ma impegnati, più che altro, a riscaldare la sedia in Consiglio comunale, hanno trasmesso una nota per la stampa contro il populismo del Movimento 5 stelle. Cosa c'è però di più populista di praticare un' azione politica fatta solo di comunicati e non di atti in Consiglio comunale?
Una dei 3 è Rita Monella, populista fino a 6 mesi fa, che "per motivi personali" è uscita dal M5S per diventare "indipendente".

Il termine "populista" è ormai abusato come ha abusato della nostra educazione quella che è stata la prima dei non eletti nel Movimento 5 Stelle alle elezioni del 2015 per il Consiglio Comunale di Agrigento. La signora Monella è sparita  finché non ha avuto la possibilità di subentrare in Consiglio. Da allora ha militato al limite della pazienza degli attivisti e del programma del Movimento 5 Stelle: ha cercato di addolcire i comunicati contro l'amministrazione, ha sabotato lo streaming, ha proposto di tagliare i minuti e gli interventi. Cosa fa in Consiglio comunale la signora Monella? Niente? Come vota? A favore dell' amministrazione? Venite a vedere!
Abiura il Movimento 5 Stelle perché populista ma si è fatta eleggere fra le sue fila con i voti dei populisti. Da indipendente non ha più portato nessun suo atto in Consiglio: dal populismo al poltronismo? La poltrona il Movimento 5 Stelle gliela ha data ma ora guai a chi gliela tocca, figuriamoci se si dimette dopo aver tradito gli elettori del MoVimento. Valuta proposte su come "spendere" la sua indipendenza.
Visto che gioca sui luoghi comuni sul M5S potrebbe anche praticare il "dalle stelle alle stalle"?


lunedì 7 agosto 2017

4 proposte per la TARI: pagare di meno e non produrre rifiuti

Stamattina ho inviato via PEC una mozione per modificare i coefficienti delle tariffe TARI. Si chiede un impegno a renderle più aderenti alla realtà, senza penalizzare le attività imprenditoriali che hanno grandi estensioni.
La mozione impegna, inoltre, ad inserire nella prossima delibera TARI dei coefficienti per le strutture di accoglienza degli immigrati che non siano più assimilati a quelli di “associazioni e musei” ma quantomeno equiparati a quelli, ben più alti, di una “casa di cura”. La legge prescrive che le tariffe debbano, infatti, essere commisurate alla reale possibilità di produrre rifiuti.

Le altre proposte riguardano l’incentivazione alla non produzione di rifiuti visto che, soprattutto nella nostra Regione, le aziende per il trattamento della differenziata scarseggiano. Rischiamo di essere costretti a far viaggiare i nostri rifiuti o a farli finire in discarica.
Per questo, a metà del mese scorso, ho proposto una modifica del regolamento TARI per diminuire la tariffa alle attività commerciali che cedono in beneficienza generi alimentari ancora utilizzabili, invece di farli finire in discarica. L’indicazione è prevista dalla legge 166/2016.

Alcune utenze domestiche, invece, non producono praticamente umido perché i resti delle cucine finiscono nelle pance dei propri animali. Ho quindi proposto una ulteriore modifica al regolamento TARI che assimila le galline a dei veri e propri “compostori”, prevedendo, per chi dimostra di possederle, le stesse diminuzioni di chi ha una compostiera. Alcuni Comuni italiani hanno addirittura dato in “comodato d’uso” 2 galline e un pollaio a chi ne facesse richiesta: uova gratis, meno imballaggi e umido e, soprattutto, sconti sulla TARI.


Il Movimento 5 stelle continua a proporre. Si resta in attesa che l’amministrazione trasformi le proposte utili per la città e finora votate favorevolmente in Consiglio in atti amministrativi. L’attesa è stata finora inutile. Forse perché tra le proposte non figuravano né feste né addobbi.

giovedì 27 luglio 2017

La misura è colma! La peggiore buca mai vista!




Non si può lasciare la Città in mano al gestore e non esercitare alcun controllo.

Il Dirigente aveva detto che il controllo delle zone di scavo sarebbe stato diviso fra diversi impiegati, tutto ciò mi era stato confermato durante un question time.

La situazione in via Porta Santa Maria degli Angeli fotografata, però, permane da oltre una settimana.






Già qualche anno fa erano stati fatti degli scavi e si vedono delle zone in cemento, l’asfalto parzialmente scarificato: lavori precedenti con luoghi non ripristinati?

La pendenza è elevatissima, la strada stretta, gli incidenti già occorsi, le ginocchia sbucciate e le telefonate al gestore fatte dai Cittadini. Ma niente!

Ieri ho mandato le foto all’assessore Battaglia che mi ha detto che si sarebbe interessa immediatamente, spero ci sia stato un intervento ma ciò non può bastare.

Non si può lasciare uno scavo così pericoloso per tutto questo tempo .

Occorre il presidio del territorio. La gestione di un Comune non può farsi senza il controllo del territorio e l’ascolto dei Cittadini.



Agrigento cambia i suoi Cittadini con i lividi delle cadute? Nell’attesa che rinasca almeno la voglia di riscatto sarà mia cura mandare queste impressionanti foto a tutti gli organi di vigilanza e controllo.

nota del 25/7/2017 su "Differenziata a sorpresa"

Tanti annunci dell' imminente avvio ma, in realtà, da ieri si può leggere nero su bianco, sui documenti in albo pretorio, come la differenziata partirà solo a fine settembre per le utenze commerciali e soltanto a fine ottobre saranno coinvolti i primi quartieri.
Risparmieremo? A leggere lo schema riportato non si direbbe!
Le spese lievitano di ben un milione di euro rispetto all'appalto originale!
Inoltre si rischia di lasciare sporca la città: questa amministrazione sembra non avere né contezza né controllo sul territorio e prescrive la diminuzione del numero dei netturbini (alcuni dei quali rischiano di perdere il lavoro) sul modello del territorio di Treviso.


Non si evince chiaramente se nei costi è compresa la spesa dei contenitori per la differenziata di famiglie e condomini. Sembrerebbe di no, in tal caso la spesa per le famiglie è destinata a salire.


Nei costi indicati ci sono i lavoratori delle isole ecologiche che, pare, il Comune non paghi da circa 4 mesi e una cifra di oltre 200mila euro dovuta per competenze tecniche di personale interno.
Tali cifre meritano di essere approfondite e chiederò spiegazioni: la SRR non poteva occuparsi della progettazione, tra l' altro anche recentemente pure affidata ad una società di consulenza esterna? Tutti costi per il Cittadino che, se vuole pagare informato trova documenti pubblici criptati.
Chiedo chiarezza sui documenti anche relativamente al numero dei lavoratori che saranno impegnati, indicato in 120.


Sono passati 2 anni dall' insediamento di questa amministrazione. Perche questa variante migliorativa non è stata fatta prima?
Avremmo evitato le enormi spese del conferimento a Catania e le famose 9 tonnellate di spazzatura in più al giorno che ci portano dai dintorni.
Il dilemma nasce spontaneo: l' amministrazione è composta da dilettanti che si spacciano per professionisti o la raccolta differenziata ad Agrigento non sa da fare?


nota del 21/7/2017 su protagonismo civico e pulizia

Gli attivisti del Movimento 5 stelle si erano offerti per la pulizia della villetta di via Brancati a Villaggio Mosè che versa in condizioni di abbandono e di degrado. Purtroppo, essendo “politicizzati”, non possiamo procedere per regolamento comunale.
La nostra Consigliera ha dunque depositato un atto di indirizzo per la pulizia delle tante villette agrigentine abbandonate da Villaggio Mosè fino a Fontanelle e Montaperto che sarà discusso nel prossimo Consiglio comunale.
Siamo comunque curiosi di conoscere tutti i protagonisti civici che, in questi 2 anni, si sono sostituiti all’amministrazione per effettuare i lavori per cui non si trovano i soldi. Per questo e’ stata protocollata nei giorni scorsi un’interrogazione a risposta scritta.

Ribadiamo comunque che il protagonismo civico non può essere la risposta a tutti i disagi agrigentini, considerate le alte tasse protagoniste dei salti mortali nelle economie dei Cittadini.

nota dal 24/7/2017 su acqua non potabile

In questo fine settimana si sono susseguiti episodi di inquinamento da Coliformi nell’acqua distribuita ai cittadini di Giardina Gallotti e delle vie Manzoni e Pirandello del centro cittadino.
Le ordinanze sono state inserite nell’albo pretorio e, nel caso di Giardina, affisse in alcuni punti del quartiere.
Resta il problema di capire come i cittadini avrebbero dovuto affrontare questa emergenza verificatasi a ridosso del fine settimana. L’acqua infatti, dice l’ordinanza, non può essere utilizzata nemmeno per l’igiene personale, considerato il caldo di questi giorni la situazione è di difficile gestione senza un approvvigionamento alternativo.
I Cittadini delle suddette zone si  trovano con le vasche piene di acqua non utilizzabile per la gran parte degli usi casalinghi. Tali vasche andrebbero svuotate e disinfettate, inoltre le zone dovrebbero essere fornite di acqua utilizzabile per usi umani. Chi si farà carico di ciò?
L’amministrazione tratta burocraticamente questi eventi senza considerare la criticità dell’ impatto sulla popolazione oggi come per i 9 mesi della zona di Via dei Fiumi, i cui Cittadini, lasciati a loro stessi sono ancora alle prese col pagamento di bollette potenzialmente illegittime.
Il ripetersi di questi episodi di inquinamento, le segnalazioni di acqua marrone o maleodorante da parte di cittadini di varie zone dovrebbero suggerire all’amministrazione delle indagini accurate e un serrato controllo sulle situazioni che si verificano e che riguardano la Salute Pubblica di cui il sindaco è responsabile.
Dopo essermi fatta promotrice di un atto approvato dal Consiglio sull’implementazione e l’applicazione di una procedura di emergenza per affrontare le situazioni di inquinamento, ho inviato via PEC all’amministrazione delle interrogazioni sulle nuove emergenze, sui campionamenti e su come vengono circoscritte le zone dove l’acqua non risulta utilizzabile per scongiurare che non ci siano altri Cittadini in zone limitrofe in potenziale pericolo.
Ho chiesto spiegazioni anche all'ASP riguardo la correttezza delle procedure adottate.
La risposta:

Ieri il gestore ha comunicato che l'acqua è potabile, praticamente rassicurando i cittadini sul fatto che l'episodio era marginale e che il ritardo nella comunicazione è di ASP e Comune.
Mi è sembrato logico scrivere di nuovo all'ASP con PEC:
Gentile Dottoressa Di Benedetto, ho letto che l'allarme è rientrato e non c'è più contaminazione ma non dovrebbero comunicarlo l'ASP e il Comune? Invece, un pò come succedeva in via dei Fiumi per comunicazione diretta, lo dice il gestore. Allego l'articolo del giornale "La Sicilia" di oggi per il comunicato di Girgenti Acque pubblicato da molte testate già IERI: http://www.girgentiacque.com/news/comunicati/439-907-agrigento-via-manzoni-e-pirandello-parametri-rientrati-ne lla-norma-commento-alla-nota-diramata-dall-adoc-agrigento http://www.agrigentonotizie.it/cronaca/emergenza-idrica-via-pirandello-manzoni-girgenti-acque.html Vi risulta che sono state portate autobotti nelle vie in questione per i cittadini? Devo desumere che è il gestore a dire se l'acqua e potabile o meno e a decidere quando l'emergenza è passata.