martedì 28 novembre 2017

Si gioca (d'azzardo) anche coi dati?

Di questi giorni la classifica del Sole 24 h: Agrigento figura fra le città più sfigate.

A proposito di sfiga ho richiesto all’AAMS, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, i dati sul fenomeno del Gioco, detto d’azzardo, ad Agrigento.



I dati non sono di facile interpretazione. L’AAMS sostiene che, per determinare quanto e quanti € giocano i cittadini  bisognerebbe togliere le vincite dalla "raccolta" per il gioco.
Però, in realtà, le cifre indicate nella "Raccolta C" (vedi figure più sotto) sono quanto finisce nella macchinetta.
Chi vince può rigiocarsi tutto. Non tutti vincono. 
Se in città o in provincia si becca una vincita milionaria rischiamo, persino, di dire che in città non si spendono soldi per il gioco ma ci portano direttamente  a casa le vincite.


Nella lettera, allegata ai dati che ho ricevuto, viene pure indicato che i giocatori non sono necessariamente i residenti. Anzi, in caso di città turistiche o con presenza di concentrazioni di strutture lavorative (quindi non il caso di Agrigento? :-P ) i giocatori non possono essere individuati come "residenti".
Il dato  di quanto raccolto da ricevitorie o macchinette per la città di Agrigento, per la serie "noncisonosoldi" è di:
56.557.630 € per il 2015
58.958.634,88 per il 2016
dividendo questa cifra per gli aventi diritto al voto, tutti maggiorenni, che sono 52.894
fa 1069,26 € per il 2015 e 
1.114,65 € per il 2016 
a testa.

Il dato è preoccupante ed è plausibile che in città tanti  soffrono di GAP (gioco d'azzardo patologico), recentemente qualche caso è anche finito sui giornali.
Come Movimento 5 stelle ad Agrigento abbiamo portato avanti una mozione per sensibilizzare l'amministrazione attiva sul tema del gioco d'azzardo patologico anche in relazione alla possibilità di minori coinvolti.
Naturalmente, essendo una deliberazione di Luglio 2017 e considerando la prontezza con cui l'amministrazione risponde alle sollecitazioni del Consiglio, nulla è stato ancora fatto.

Punti caldi erano: ad attivare una politica di sgravio fiscale che premi gli esercenti che si impegnino a non installare slot machine – video lottery nei propri locali, o a rimuovere quelle installate, per un periodo temporale di almeno cinque anni, anche in considerazione delle nuove normative fiscali;
- a valutare, in particolare, una riduzione della TASI, per la parte di competenza comunale, agli esercizi che aderiranno alla campagna “NO SLOT”, come provvedimento di maggior utilità nella direzione definita da questa mozione; gli esercenti che aderiranno alla campagna applicheranno sulle proprie vetrine un adesivo riportante la scritta “No Slot”;
a creare un’apposita pagina sul sito web del Comune di che segnalerà gli esercizi commerciali aderenti al progetto;
- ad adottare un regolamento comunale che includa norme più restrittive per l’apertura di future attività commerciali, che prevedano al loro interno l’uso di apparecchi elettronici o terminali atti al gioco d’azzardo e la disincentivazione, e maggior controllo, di tutte quelle attività commerciali che ad oggi vedono al loro interno la presenza di apparecchi.
Le norme del nuovo regolamento dovranno prevedere che:
· per le attività di prossima apertura o per le attività che ne facciano richiesta: a far data il giorno successivo l’approvazione dei questo regolamento, sia vietata l’installazione di apparecchi elettronici VLT (videolottery) nei locali commerciali pubblici, presenti nell’intero territorio comunale, che distino meno di 500 metri da luoghi cosiddetti “sensibili”, quali scuole pubbliche e private di qualsiasi grado, luoghi di culto, luoghi di aggregazione sportivi, oratori, biblioteche, centri anziani, parchi e giardini pubblici, nonché banche uffici postali o sportelli bancomat.
· per le attività che abbiano installati apparecchi VLT: L’obbligo da parte del personale operante nell’esercizio, della verifica della maggiore età delle persone che accedono tramite esibizione di un documento di identità validità e il divieto di pubblicizzare in qualsiasi forma la presenza della sala slot.· per tutte le attività commerciali esistenti e di futura apertura: un orario di esercizio per il gioco d’azzardo per non più di 8 ore giornaliere, con orari identici per tutte le forme di azzardo: gratta e vinci, scommesse sportive, concorsi numerici, apparecchi elettronici, terminali per il gioco a distanza e comunque qualsiasi forma di gioco con puntata in denaro. Eventuali violazioni devono prevedere sanzioni afflittive e progressive in caso di recidiva.





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