domenica 6 novembre 2016

Habemus tassa di soggiorno

La città di Agrigento si può dire finalmente turistica: habemus tassa di soggiorno!
La fumata bianca è stata pompata con brio dai conduttori della seduta. La maggioranza ha impostato il Consiglio sul “facciamo-presto-che-dobbiamo-andare-a-cena-a-festeggiare”.
Ritmi serrati per bocciare le proposte dell’opposizione: esenzioni per studenti, per gli artisti dei gruppi folk invitati dall’amministrazione e via dicendo.
Tra le altre bocciate: le misure antievasione (per far felice la lobby degli evasori?) e la restrizione alla comminazione dell’imposta a tre giorni consecutivi (massimo 10 giorni l’anno per i campeggi), con la scusa del parere negativo del dirigente, perché il Comune avrebbe incassato meno.
L’amministrazione ha, dunque, intenzione di far cassa con i soldi che verranno esatti dai gestori delle strutture ricettive.
Peccato che il governo nazionale non sia d’accordo. Nella legge finanziaria 2017 (art 10) è previsto il blocco alla creazione di nuove tasse da parte degli enti locali, per non far aumentare la pressione fiscale: la tassa di soggiorno sarà, molto probabilmente, inapplicabile.

La proposta, inoltre, reca tra le premesse l’indicazione di una riunione coi rappresentanti delle strutture turistiche di cui non esiste un verbale e, dunque, non si sa con certezza di cosa si sia parlato. Da questa discussione dovrebbe essere, tra le altre cose, disceso il regolamento per la tassa che, invece, è corredato dal verbale di una riunione degli albergatori, fatta SOLTANTO un mese e mezzo fa, dove i gestori chiedono di vincolare adeguatamente in un piano di spesa i soldi che dovranno chiedere ai loro clienti. Tale scopo è stato raggiunto solo grazie agli emendamenti dell’opposizione.
Tra i motivi della approvazione di tali emendamenti da parte della maggioranza, il fatto che siano passati il giorno prima: erano contenti del fatto che l’opposizione mantenesse il numero legale in aula mentre alcuni di loro se ne erano già tornati a casa.
Chiusa alle 20, ieri sera, la partita sulla tassa di soggiorno. Mezz’ora, poi, per mettersi d’accordo sul rinvio.
Rimandati alle calende greche gli altri punti all’ordine del giorno tra cui, ancora una volta, l’approvazione del regolamento per il bilancio partecipativo che da indicazioni sulla partecipazione popolare anche per la scelta della destinazione del famoso 2% dell’IRPEF. Magari l’amministrazione sta pensando a qualche stratagemma per spenderlo, con il consenso popolare, in feste, festini e cotillon di ceramica.
Questa maggioranza ha impiegato e dunque sprecato due sedute per istituire un regolamento che non sarà possibile applicare, rimandando tutti gli altri punti all’ODG. Secondo i conti della maggioranza, ciò equivale ad avere sprecato 8mila euro dei nostri cittadini.

Tra le proposte che ancora non arrivano in Consiglio segnaliamo il “regolamento di noleggio con conducente” che creerebbe posti di lavoro in campo turistico: lo “sviluppo” previsto da questa amministrazione è ristretto alle foto del sindaco?

Inquinamento via dei Fiumi

In relazione all’inquinamento a Villaggio Mosè oggetto dell’ordinanza 211/2016, i primi di Agosto abbiamo protocollato una interrogazione riguardante il metodo con cui si era avvisata la popolazione interessata, solo qualche giorno dopo l’erogazione dell’acqua “non potabile”.
L’11 Ottobre è arrivata la risposta del Sindaco dove si fa presente, preliminarmente, che la stessa ordinanza è stata revocata il 30/9/2016 a seguito della comunicazione degli esiti favorevoli delle analisi dei campioni di acqua. Per la modalità di pubblicazione l’Amministrazione fa presente che oltre alla pubblicità legale, prevista per legge, è stata data diffusione anche tramite i mezzi di comunicazione (?) e che, nell’intento di dare la più ampia diffusione a tali ordinanze, è stato dato indirizzo al competente ufficio di provvedere alla diffusione anche con modalità ulteriori di informazione (avvisi cartacei e comunicati stampa) idonee a raggiungere ogni fascia d’utenza, nonchè di monitorare l’evoluzione delle problematiche anche in relazione all’operato dell’ente gestore.
Saranno soddisfatti i cittadini per questa risposta?

Noi non lo siamo. Primo per la tardività con cui arriva tale risposta così come l’ordinanza di revoca: ben due mesi dopo l’inquinamento dal 29/7 al 30/9. Cosa ne è stato delle persone in tutto questo tempo?
La situazione si è, tra l’altro, ripetuta nello stesso quartiere e alcuni cittadini ancora aspettano un’ordinanza di revoca, per esempio della 227 del 5/9/2016 riguardante l’inquinamento dell’acqua prelevata il 2/9/2016 in Via dei Fiumi.
Con l’arrivo di Settembre si sono anche aperte le scuole e qualcuna opera proprio nell’area “inquinata”.
Alcuni cittadini si sarebbero sentiti rispondere “tanto viene usata solo per gli scarichi nei gabinetti”, ma chi vieta ad un ragazzino di lavarsi la faccia e ingerire dell’acqua dopo un ora di educazione fisica?
Mentre alcuni cittadini della via dei Fiumi “e traverse coinvolte nello stesso turno di erogazione (quali sono? boh!)” dormono sonni tranquilli perchè non si sono accorti di niente, altri vivono il fatto di essere a conoscenza dell’inquinamento con un’angoscia che si protrae da un mese.
L’angoscia, per queste persone, è diventata fastidio quando hanno capito che, probabilmente, del loro problema non importava a nessuno.
Hanno contattato tutti gli uffici pubblici possibili e anche le forze dell’ordine senza riuscire ad avere risposte concrete sulla situazione e sul potenziale pericolo.
Prima sono state sigillate le prese, poi puliti i recipienti e l’acqua è arrivata con le autobotti, per lo più a chi ha protestato, dicono. Poi sembrerebbe che operatori del gestore abbiano detto agli abitanti “OK, prendete l’acqua” e che perfino un preside fosse stato informato di un’ordinanza che invece non esisteva e così fino a fare arrivare la notizia agli assessori.
Ancora non c’è un’ordinanza di revoca ma i sigilli sono stati tolti e l’acqua viene erogata e non più distribuita con l’autobotte. Cosa significa?
Che se qualcuno dovesse sentirsi male il responsabile della salute pubblica cittadina non ne avrà la colpa?
Tutti sanno poco o niente, compresi dirigenti ed assessori?
Questi cittadini non dovrebbero avere una decurtazione delle tariffe?
Gli abitanti protestano “all’agrigentina” cioè magari si fanno risolvere la propria personale situazione ma per il resto muti, sopportano i fastidi e le bollette. Oppure protesticchiano senza impegno. Pochi ci perdono il sonno.
Tanto per fortuna non succede niente.

Città di fortunati!

Comunicato 15/10/2016 su rischio dissesto

Articoli di stampa e dichiarazioni politiche che quasi delineano il futuro di molti comuni: Dissesto.
Pare che anche Agrigento ne sia prossima, la crisi strutturale degli enti c'è già, perché il trasferimento dei fondi che ricevevano da stato e regioni già negli anni passati erano strettamente vincolati da precisi requisiti, oggi invece sono davvero esigui.
Lo stesso stato che adesso non riesce ad inviare stanziamenti ai comuni adesso dovrebbe risollevarli in caso di dichiarazione di dissesto finanziario? Non se ne viene a capo...
D'altronde si è chiaramente capito, che la principale imputata di questo scempio, vedendo ciò che è accaduto a porto empedocle, pare essere lei: la tassa sui rifiuti. Nuove dichiarazioni dell'ex amministrazione empedoclina, oggi agrigentina, sussurrano che ad Agrigento il problema è simile se si osserva il gettito degli anni 2014 e 2015..
Tanta lucidita' e perspicacia amministrativa non si rileva però nella gestione dei rifiuti,.
Si sta scaricando sulla tassa sui rifiuti (conferimento a Lentini ed evasione) una responsabilità amministrativa palese..si nasconde sempre dietro un dito la propria limitatezza.
Ebbene: cosa sta facendo l'amministrazione Firetto per trasformare i rifiuti da problema in risorsa (visto che il principale imputato del default empedoclino è ll balzello sui rifiuti non introitato)?
Quali strategie metteranno in atto per sensibilizzare immediatamente tutti gli agrigentini a differenziare e a pagare?
Come fare per far pagare tutti e fermare l’evasione?
A quali santi, bandi e o fondi passati e futuri si sta rivolgendo l'amministrazione ambientalista ed avanguardista che guida la città di Agrigento , col proprio accorto crew di super esperti, per attuare le strategie più opportune?
E gli stranieri? I minori non accompagnati? Il Sindaco dice che molte spese le paga la città, dichiara in un post di Facebook: “i costi per l'accoglienza devono essere meglio ripartiti con le Regioni e lo Stato e non devono andare ad incidere così pesantemente sulle sole casse dei Comuni.”
Ora si attende l’arrivo dei Conti comunali nell’aula consiliare, siamo veramente pronti a dividere la responsabilità dei conti con questa amministrazione prima dell’accertamento dei fatti di Porto Empedocle?


Marcella Carlisi e il meetup “Attivisti con le stelle per Agrigento”