venerdì 20 marzo 2020

Sanificazione, mastelli e cimiteri: occorrono soluzioni e scelte oculate


Pochi giorni per organizzarci e prevenire situazioni di emergenza.
Abbiamo visto, non in tutte le vie, i mezzi per la sanificazione. Alcuni cittadini lamentano, vista l’emergenza globale, disparità di trattamento tra le vie e vorrebbero essere rassicurati sugli interventi.
I trattamenti sono stati di due tipi e, mi dicono dall’amministrazione, uno dei due curato direttamente le aziende dell’appalto rifiuti. Adesso è l’ordinanza regionale a richiedere gli interventi di sanificazione,  il parere dell’Istituto Superiore di Sanità è quello di effettuare l’ordinaria pulizia con saponi/detergenti convenzionali ma che soluzioni con ipoclorito di sodio sparse sulla sede stradale, oltre che di non provata efficacia per la prevenzione dal virus su superfici continuamente contaminate, porterebbero a  problemi di irritazioni e inquinamento diretto o attraverso forme di degradazione.
Un problema sollevato dai cittadini è quello della potenziale contaminazione attraverso i mastelli riportati in casa, che molti non voglio più utilizzare. L’amministrazione dovrebbe valutare e dare indicazioni ai cittadini che, nonostante adottino tutte le precauzioni, temono il contagio da mastello.
Per non trovarsi ad affrontare una dolorosa e pericolosa emergenza nell’emergenza bisogna trovare e definire soluzioni per la situazione dei cimiteri agrigentini.
C’è il timore per l’emergenza e il semplice cittadino non sa come verrà affrontata.  Abbiamo tutti perplessità sull’ospedale senza un reparto malattie infettive e pneumologia, dove non ci sono DPI per tutti. L’amministrazione ha denunciato il gap sanitario del territorio, bisogna fare presto ad acquistare attrezzature e presidi che sono già introvabili nell’emergenza globale.
Il nostro è un territorio fragile, la popolazione è distribuita in diversi quartieri distanti l’uno dall’altro, ci sono campagne e spiagge . Dobbiamo stare a casa perché se tutti ci prendessimo il diritto di fare una passeggiata sarebbe difficile avere un isolamento efficace.
I comportamenti  diventano “primordiali” quando la tensione e la preoccupazione sale. La guardia non deve essere abbassata da nessuno, dobbiamo mantenere le distanze consigliate nei negozi e collaborare perché si mantengano condizioni di sicurezza, non dobbiamo farci prendere dal panico e comprare tutte le confezioni a disposizioni ma lasciare anche agli altri possibilità di approvvigionamento.
Questa disavventura globale speriamo sia possibilità di crescita e di autoeducazione come singoli e come comunità.