Pochi giorni per organizzarci e
prevenire situazioni di emergenza.
Abbiamo visto, non in tutte le vie,
i mezzi per la sanificazione. Alcuni cittadini lamentano, vista l’emergenza
globale, disparità di trattamento tra le vie e vorrebbero essere rassicurati
sugli interventi.
I trattamenti sono stati di due
tipi e, mi dicono dall’amministrazione, uno dei due curato direttamente le
aziende dell’appalto rifiuti. Adesso è l’ordinanza regionale a richiedere gli
interventi di sanificazione, il parere dell’Istituto
Superiore di Sanità è quello di effettuare l’ordinaria pulizia con
saponi/detergenti convenzionali ma che soluzioni con ipoclorito di sodio sparse
sulla sede stradale, oltre che di non provata efficacia per la prevenzione dal
virus su superfici continuamente contaminate, porterebbero a problemi di irritazioni e inquinamento diretto
o attraverso forme di degradazione.
Un problema sollevato dai
cittadini è quello della potenziale contaminazione attraverso i mastelli
riportati in casa, che molti non voglio più utilizzare. L’amministrazione
dovrebbe valutare e dare indicazioni ai cittadini che, nonostante adottino
tutte le precauzioni, temono il contagio
da mastello.
Per non trovarsi ad affrontare
una dolorosa e pericolosa emergenza nell’emergenza bisogna trovare e definire
soluzioni per la situazione dei cimiteri
agrigentini.
C’è il timore per l’emergenza e
il semplice cittadino non sa come verrà affrontata. Abbiamo tutti perplessità sull’ospedale senza
un reparto malattie infettive e pneumologia, dove non ci sono DPI per tutti. L’amministrazione
ha denunciato il gap sanitario del territorio, bisogna fare presto ad
acquistare attrezzature e presidi che sono già introvabili nell’emergenza
globale.
Il nostro è un territorio
fragile, la popolazione è distribuita in diversi quartieri distanti l’uno
dall’altro, ci sono campagne e spiagge . Dobbiamo stare a casa perché se tutti
ci prendessimo il diritto di fare una passeggiata sarebbe difficile avere un
isolamento efficace.
I comportamenti diventano “primordiali” quando la tensione e
la preoccupazione sale. La guardia non deve essere abbassata da nessuno,
dobbiamo mantenere le distanze consigliate nei negozi e collaborare perché si
mantengano condizioni di sicurezza, non dobbiamo farci prendere dal panico e
comprare tutte le confezioni a disposizioni ma lasciare anche agli altri
possibilità di approvvigionamento.
Questa disavventura globale
speriamo sia possibilità di crescita e di autoeducazione come singoli e come
comunità.