lunedì 25 giugno 2018

nota con Prima Commissione su misure da adottare per prossima Fiera di San Calogero


La festa di san Calogero si avvicina.
La prima Commissione consiliare composta dal presidente Borsellino e dai Consiglieri Nobile, Carlisi e Picone si è preoccupata per tempo di scongiurare il verificarsi di quelle spiacevoli situazioni che hanno turbato la fiera che si è tenuta in occasione del Mandorlo in fiore, quali la gestione dei rifiuti dei mercatisti, la chiusura dell’isola ecologica di piazzale ex Saiseb  l’abusivismo commerciale.
L’isola ecologica ad oggi è ancora chiusa; è impossibile depositare, ad esempio, gli sfalci di potatura e i cittadini non sanno dove portarli. Davanti all’isola si ricominciano a depositare i sacchetti di spazzatura e l’asfalto è ancora sporco.


La Prima Commissione sollecita assessori e dirigenti, ognuno per le proprie funzioni, a mettere in atto quanto illustrato durante le riunioni di commissione quindi a creare le postazioni di bagni pubblici, a progettare e implementare una gestione efficiente della raccolta dei rifiuti e dello spazzamento presso i mercatisti senza interdire ai cittadini la possibilità di utilizzare l’isola ecologica.

Inoltre la Prima Commissione raccomanda di agevolare l’insediamento dei mercatisti attraverso apposita delimitazione del piazzale e a prevenire l’abusivismo commerciale nelle giornate della Fiera.

nota su promesse non mantenute su cartellonistica turistica e progetto Terravecchia

Tra le tante, 2 nuove interrogazioni sono state inviate via PEC al fine di dare risposte ai cittadini e agli operatori che fanno da front office per tutte le difficoltà incontrate dai turisti.
Non solo la spazzatura diffusa in città è tra i motivi di rimprovero ma anche una cartellonistica che spesso da indicazioni sbagliate o segnala itinerari poco consoni.
E’ questo quello che succede con i cartelli che indicano la via S.Antonio come strada per raggiungere molti luoghi di attrazione nel centro storico. La via si presenta molto ripida e i turisti la guardano con timore ma è l’unica che ha segnalazioni certe.
La Via S.Antonio, prima una scalinata, versa in queste condizioni aspettando che si proceda con il progetto Terravecchia. Sia le sorti di tale progetto che la cartellonistica sono state oggetto di alcune passate interrogazioni con cui si sono incassate le solite promesse mai rispettate.


Quindi ancora oggi, mentre la cittadinanza è decisa a pretendere decoro con la manifestazione del 28 Giugno, il Movimento 5 stelle di Agrigento chiede risposte per chi paga le tasse e pretende il diritto di vivere in una città che garantisca sicurezza e  decoro: che fine ha fatto la variante del progetto Terravecchia? Quando la via S.Antonio non sarà più un pericolo? Cosa ha intenzione di fare l’amministrazione con la cartellonistica turistica? A quando il collaudo?

Queste le interrogazioni e le risposte vecchie si trovano qui:
risposta nel CC del 19/7/2016 Terravecchia
risposta del 3/7/2017  Cartellonistica turistica


Oggetto: Interrogazione per il  question time su "Progetto Terravecchia"
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliera comunale del Movimento 5 Stelle,
·         Considerato che a Gennaio 2015, durante i lavori per il progetto "Terravecchia di Girgenti" si sono ritrovati cisterne, pozzi, sistemi di regimentazione di acque di scorrimento superficiale, un camminamento ipogeico al quale si accede tramite una scala rinvenuta in adiacenza al lato sud dell' atrio dell' ex istituto Schifano, i resti della chiesa si San Giovanni di Dio;
·         Vista la risposta nel question time del 19/7/16 riguardo: “lo studio di una variante architettonica, in grado di perseguire le finalità del programma, ovvero la realizzazione di alloggi da offrire in locazione, nonché migliorare le infrastrutture dei quartieri caratterizzati da forte disagio abitativo e al contempo rispettare la storia del luogo mediante la realizzazione di un organismo architettonico compatibile con la particolare morfologia storica del sito. La redigenda perizia, infatti, prevede: il recupero della chiesa di S. Giovanni di Dio mediante interventi di restauro e di riconfigurazione, il recupero e la valorizzazione dei locali seminterrati, lavatoio, ma potrebbe, in realtà, essere anche una mangiatoia, rinvenuto nell'area compresa tra il cortile Guarraci e la chiesa di S. Giovanni di Dio. Il recupero degli antichi percorsi urbani, chiaramente palesati alla morfologia dei manufatti rinvenuti, verrà dunque riaperto l'antico collegamento viario, che dal cortile Guarraci permetteva di raggiungere la chiesa di S. Giovanni di Dio e il cortile Raccomandati.
Si prevede inoltre la rifunzionalizzazione dell'antica scala che dal piano della chiesa conduceva al cortile Santa Maria della Neve, riconnettendo la intera area agli assi viari che da tempo immemorabile ne permettevano l'accesso. Le notevoli testimonianze archeologiche rinvenute, verranno ulteriormente valorizzate creando un apposito spazio pubblico urbano, con accesso diretto alla Salita Sant' Antonio; in tale spazio che sarà suddiviso in due parti i cittadini e i turisti potranno ammirare parte del ritrovamento in situ e nel contempo percorrere il camminamento ipogeico rinvenuto parallelamente alla salita Sant' Antonio, mentre altri reperti potranno essere esposti in adiacenza all'interno dei costruendi locali. Le variazioni architettoniche tengono conto della particolare morfologia del sito, adattandosi ai terrazzamenti rinvenuti e al contempo rispettando le tipologie edilizie e strutturali del sito. Il nuovo edificio, pertanto, si svilupperà in conformità dei livelli di posa rinvenuti, limitando al minimo indispensabili gli scavi. Il recupero della chiesa permetterà il suo utilizzo per attività sociali, disimpegnando le aree destinate dal progetto originario a tale attività, le quali saranno realizzate per la realizzazione del parco archeologico integrato dell' edificio.;
·         Considerato che la via san’Antonio non è ancora stata ripristinata interamente come scalinata ma la parte bassa è ancora una strada molto ripida che crea disagi ai turisti che visitano il centro storico anche perché la segnaletica la indica come unica via per giungere alla Cattedrale, al Museo Diocesano, alla chiesa di Santa Maria dei Greci;
interroga per sapere
Quando si prevede di realizzare quanto previsto 2 anni fa e indicato in premessa e soprattutto quando verrà ripristinata la via San’Antonio.


 Oggetto: Interrogazione per il  question time su “cartellonistica turistica”
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliera comunale del Movimento 5 Stelle,
·        Vista la risposta del question time del 3/7/17: “il collaudo che, ovviamente, è un collaudo unico non è stato possibile realizzarlo; se volete vi do anche lettura di quali siano le altre opere che non sono
state ancora installate: “Non risulta evidenza di un nuovo nodo della rete hot spot –  WI-FI, traduzione dei testi in inglese, francese, tedesco e spagnolo e linguaggio dei segni di ogni realizzazione testuale e grafica audio – video e una costituzione del gruppo di lavoro in conformità alla proposta progettuale, con individuazione delle professionalità impegnate e relativi curriculum vitae, nonché timesheet su impegno orario dei soggetti impiegati.
Per cui noi siamo ancora in attesa e stiamo, ovviamente, sollecitando l’impresa a volere fornire e mettere in opera queste altre suppletive installazioni per potere procedere al collaudo, cosa che speriamo di potere fare in tempi molto brevi.”;
·        Considerato che alcuni cartelloni turistici indicano direzioni erronee che confondono i turisti e creano un danno anche all’immagine della città;
interroga per sapere
·        Se le opere sono state completate, se il Comune ha dovuto sostenere spese, se in attesa del collaudo si intenda oscurare la cartellonistica palesemente errata.

domenica 24 giugno 2018

TARI: Riduzioni Agevolazioni ed Esenzioni per UTENZE DOMESTICHE

Il regolamento TARI, attualmente vigente, lo trovate cliccando qui.

Vediamo quali sono alcuni articoli di interesse per le utenze domestiche.
Per l'art 23 per le seconde case è prevista una riduzione del 30%. 
Per chi risiede ad Agrigento, tale riduzione è inserita automaticamente in bolletta, invece chi risiede fuori deve fare richiesta esplicita attraverso una dichiarazione, sottoscritta dal dichiarante, è presentata direttamente agli uffici comunali o spedita per posta tramite raccomandata con avviso di ricevimento A.R, o inviata in via telematica con posta certificata. 
Per chi effettua compostaggio è prevista una riduzione del 30%.
I figli che studiano fuori Agrigento sono eliminati dalla parte variabile, previa dichiarazione.

Per l'art 27 Non paga chi è ricoverato in una casa di cura, permanentemente.
Inoltre sono previste riduzioni per chi ha un basso ISEE o adotta un cane da un canile convenzionato, oppure ha una seconda casa che usa poco. Però, per queste ultime agevolazioni, è previsto in bilancio un apposito stanziamento e qualora le richieste di agevolazione eccedano la disponibilità dello stanziamento di spesa iscritto in bilancio, si procederà ad una ripartizione proporzionale tra tutte le istanze pervenute entro il termine del 31 Gennaio dell'anno a cui si riferisce la TARI.
Leggete bene perchè ho elencato solo le principali opportunità. Ci sono poi altri articoli per le utenze non domestiche che trovate nel regolamento, il link è sopra.


Art. 23 - Riduzioni per le utenze domestiche  
1. La tariffa si applica in misura ridotta, nella quota fissa e nella quota variabile, alle utenze domestiche che si trovano nelle seguenti condizioni:  
a) abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo, non superiore a 183 giorni nell’anno solare: riduzione del 30%;  
b) abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all'anno, all'estero: riduzione del 30% nella parte fissa/nella parte variabile;  
c) fabbricati rurali ad uso abitativo: riduzione del 30%.  
d) unità immobiliari di tipo catastale C2 o C6 ad uso pertinenziale:  riduzione pari al 100% della parte variabile
2. Le riduzioni di cui al comma precedente si applicano dalla data di effettiva sussistenza delle condizioni di fruizione se debitamente dichiarate e documentate nei termini di presentazione della dichiarazione iniziale o di variazione o, in mancanza, dalla data di presentazione della relativa dichiarazione. La riduzione di cui alla lettera a) si applica, per i residenti nel Comune, anche in mancanza di specifica dichiarazione.  
3. Alle utenze domestiche che abbiano avviato il compostaggio dei propri scarti organici ai fini dell’utilizzo in sito del materiale prodotto si applica una riduzione del 30%. La riduzione è subordinata alla presentazione, entro il 30 settembre dell’anno precedente, di apposita istanza, attestante di aver attivato il compostaggio domestico in modo continuativo nell’anno di riferimento e corredata dalla documentazione attestante l’acquisto dell’apposito contenitore e del relativo prodotto acceleratore biologico. 
3 bis. (inserito il 29/3/18 con delibera consiliare)

4. Le riduzioni di cui al presente articolo o le esclusioni cessano di operare alla data in cui ne vengono meno le condizioni di fruizione, anche in mancanza della relativa dichiarazione. Nell’ipotesi in cui le riduzioni od esclusioni siano state applicate in mancanza dei requisiti  si procederà al recupero del tributo oltre interessi e sanzioni.  



Art. 27 - Agevolazioni ed Esenzioni. 

 1. La tariffa si applica in misura ridotta nei seguenti casi: 
 a) Abitazioni di persone ricoverate in modo permanente presso case di cura, di ricovero o residenze per anziani e non utilizzate da altri soggetti e quindi disabitate: riduzione del 100% della parte variabile.
 b) Locali occupati dalle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), ai sensi dell'art. 21 del D. Lgs. 04.12.1997 n. 460, adibiti allo svolgimento delle attività istituzionali, previa apposita richiesta scritta, corredata dalla necessaria documentazione giustificativa: riduzione del 50% nella parte fissa e nella parte variabile. 

2. Sono esenti dalla tariffa, oltre le aree ed i locali per i quali l'esenzione sia espressamente prevista dalle leggi vigenti:
 a) i locali e le aree comunque utilizzate dal Comune per uffici e servizi;
 b) i locali e le aree adibite al culto; 
 c) i locali destinati alle Sedi storiche o ad esposizione museale. 

 3. Si applicano il secondo e il quarto comma dell’articolo 23.

 4. La parte variabile e la parte fissa della tariffa può essere ridotta di una ulteriore quota pari al 20%, oltre quella già disposta dall’ articolo 23 comma 1 e dall’articolo 24 comma 1, in caso di abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo da parte di soggetti già tassati per altro immobile sede di abitazione principale, a condizione che le stesse non risultino locate o concesse in comodato a terzi; 
 5. La parte variabile e la parte fissa della tariffa può essere ridotta sino ad un massimo del 50%, nei seguenti casi: 
 a) Locali occupati da Ditte, Società, Organizzazioni e Associazioni, che si sono costituite e sono state ammesse, anche in passato, come parte civile in processi Antimafia; 
 b) Abitazioni occupate da nucleo monoparentale con presenza di persone non autosufficienti che hanno diritto all’accompagnamento e che usufruiscono dei benefici di cui alla legge 104 art.1 c.3; 
 6. La parte variabile e la parte fissa della tariffa può essere ridotta sino ad un massimo del 30%, per le abitazioni occupate da nucleo familiare il cui indice della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.) non sia superiore ad € 3.000,00; 
 7. La parte variabile e la parte fissa della tariffa può essere ridotta sino ad un massimo del 15% per le abitazioni occupate da nucleo familiare il cui indice della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.) sia compreso tra € 3.000,01 ed € 6.000,00; 
8. Per ottenere benefici previsti dai commi precedenti, i soggetti interessati devono presentare al Comune specifica e documentata istanza, da inoltrare a pena di decadenza, entro e non oltre il 31 Gennaio dell’anno per il quale la tariffa è dovuta. In fase di prima applicazione per l’esercizio 2014 la domanda deve essere inoltrata entro il 30settembre 2014; 
9. a) Riduzione di € 500.00 a chi adotta un cane munito di microchip da canili autorizzati e convenzionati con il comune; b) Riduzione di € 750.00 a chi adotta due cani o più muniti di microchip da canili autorizzati e convenzionati con il comune; Per avere diritto all'esenzione di cui alla lettera a e b il possessore del cane ogni anno deve presentare un certificato rilasciato da un veterinario dell'Asp o convenzionato che certifichi l'esistenza in vita e lo stato di buona salute dello stesso.

10. Le riduzioni tariffarie di cui ai precedenti comma 4, 5, 6, 7 e 9 possono essere concesse esclusivamente entro i limiti della previsione dell’apposito stanziamento di spesa iscritto nel bilancio dell’esercizio cui si riferisce il tributo;  

11. Qualora le richieste di agevolazione eccedano la disponibilità dello stanziamento di spesa iscritto in bilancio, si procederà ad una ripartizione proporzionale tra tutte le istanze pervenute entro il termine di cui al precedente comma 8;  

Art. 28 - Cumulo di riduzioni e agevolazioni.  

1. Qualora si rendessero applicabili più riduzioni o agevolazioni, ne sarà applicata solo e soltanto una e sarà quella che risulterà più favorevole al contribuente, in ogni caso fino alla concorrenza della tariffa ridotta.   


Art. 29 - Obbligo di dichiarazione  
1. I soggetti passivi del tributo devono dichiarare ogni circostanza rilevante per l’applicazione del tributo e in particolare:  
a) l’inizio, la variazione o la cessazione dell’utenza;  
b) la sussistenza delle condizioni per ottenere agevolazioni o riduzioni;  
c) il modificarsi o il venir meno delle condizioni per beneficiare di agevolazioni o riduzioni.  
d) il numero e i dati identificativi degli occupanti per le utenze domestiche.  Per i nuclei familiari di residenti, le variazioni anagrafiche rilevanti ai fini tributari saranno direttamente applicate dall'ufficio. I residenti sono tenuti a dichiarare il numero e i dati degli occupanti non appartenenti alla famiglia anagrafica (nucleo familiare) e la relativa variazione degli stessi.  
2. La dichiarazione deve essere presentata:  
a) per le utenze domestiche: dall’intestatario della scheda di famiglia nel caso di residenti e nel caso di non residenti dall’occupante a qualsiasi titolo;  
b) per le utenze non domestiche, dal soggetto legalmente responsabile dell’attività che in esse si svolge;  
c) per gli edifici in multiproprietà e per i centri commerciali integrati, dal gestore dei servizi comuni.  
3. Se i soggetti di cui al comma precedente non vi ottemperano, l’obbligo di dichiarazione deve essere adempiuto dagli eventuali altri occupanti, detentori o possessori, con vincolo di solidarietà. La dichiarazione presentata da uno dei coobbligati ha effetti anche per gli altri.   
Art. 30- Contenuto e presentazione della dichiarazione  
1. La dichiarazione deve essere presentata entro 90 giorni successivi al verificarsi dal fatto che ne determina l’obbligo, utilizzando gli appositi moduli messi gratuitamente a disposizione degli interessati.  
 2. La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi qualora non si verifichino modificazioni dei dati dichiarati da cui consegua un diverso ammontare del tributo. In caso contrario la dichiarazione di variazione o cessazione va presentata entro il termine di cui al primo comma. Nel caso di pluralità di immobili posseduti, occupati o detenuti la dichiarazione deve riguardare solo quelli per i quali si è verificato l’obbligo dichiarativo  
3. La dichiarazione, originaria, di variazione o cessazione, relativa alle utenze domestiche deve contenere:  
a) per le utenze di soggetti residenti, i dati identificativi (dati anagrafici, residenza, codice fiscale) dell’intestatario della scheda famiglia nonché degli occupanti non appartenenti al nucleo familiare e/o non residenti.  
b) per le utenze di soggetti non residenti, i dati identificativi del dichiarante (dati anagrafici, residenza, codice fiscale) e il numero dei soggetti occupanti l’utenza;  
c) l’ubicazione, specificando anche il numero civico e se esistente il numero dell’interno, e i dati catastali dei locali e delle aree;  
d) la superficie e la destinazione d’uso dei locali e delle aree;  e) la data in cui ha avuto inizio l’occupazione o la conduzione, o in cui è intervenuta la variazione o cessazione;  
f) la sussistenza dei presupposti per la fruizione di riduzioni o agevolazioni.  
4. La dichiarazione, originaria, di variazione o cessazione, relativa alle utenze non domestiche deve contenere:  
a) i dati identificativi del soggetto passivo (denominazione e scopo sociale o istituzionale dell’impresa, società, ente, istituto, associazione ecc., codice fiscale, partita I.V.A., codice ATECO dell’attività, sede legale);  
b) i dati identificativi del legale rappresentante o responsabile (dati anagrafici, residenza, codice fiscale);  
c) l’ubicazione, la superficie, la destinazione d’uso e dati catastali dei locali e delle aree;  
d) la data in cui ha avuto inizio l’occupazione o la conduzione, o in cui è intervenuta la variazione o cessazione;  
e) la sussistenza dei presupposti per la fruizione di riduzioni o agevolazioni.  
f) l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), se disponibile.  
5. La dichiarazione, sottoscritta dal dichiarante, è presentata direttamente agli uffici comunali o è spedita per posta tramite raccomandata con avviso di ricevimento A.R, o inviata in via telematica con posta certificata. In caso di spedizione fa fede la data di invio. Qualora sia attivato un sistema di presentazione telematica il Comune provvede a far pervenire al contribuente il modello di dichiarazione compilato, da restituire sottoscritto con le modalità e nel termine ivi indicati.  6. La mancata sottoscrizione e/o restituzione della dichiarazione non comporta la sospensione delle richieste di pagamento.  
 7. Gli uffici comunali, in occasione di richiesta di residenza, rilascio di licenze, autorizzazioni o concessioni, devono invitare il contribuente a presentare la dichiarazione nel termine previsto, fermo restando l’obbligo del contribuente di presentare la dichiarazione anche in assenza di detto invito. 

giovedì 14 giugno 2018

nota su sindaco che va in procura per caos rifiuti

Fumo negli occhi. 
L’amministrazione comunale annuncia che andrà in procura per il tema caos rifiuti. Confessi anche i propri peccati!
Ieri le patetiche scuse del sindaco dovevano spostare l’attenzione (e le colpe?) su altri soggetti. Tutto ciò dopo mesi di trattative e tentativi di conciliazione che sono finiti anche davanti al prefetto.
Da 3 anni il M5S chiede all’amministrazione di istituire i necessari controlli sui diversi servizi erogati alla cittadinanza.  Nessuna azione. Solo un” vedremo/faremo” che in 3 anni non ha prodotto nulla. 
L’appalto prevede ore di lavoro e un numero preciso di lavoratori, non prevede che si pulisca tutta la città con la bacchetta magica.
Se prendo una domestica ad ore e le pago 3 ore non posso pretendere tutta la casa pulita se ci vogliono 10 ore per farlo. Altra cosa è controllare l’efficienza del lavoro svolto: tutte le massaie lo sanno e seguono la propria lavorante durante il servizio. Se ci sono inefficienze contestabili  si vada alla denuncia.
Il sistema rifiuti è al collasso perché progettato per un numero minore di utenze. Minore rispetto a quello indicato dalla SRR nel nuovo appalto, minore rispetto alle utenze autodenunciatesi e che dicono di aver scovato. Il numero è quasi raddoppiato mentre i lavoratori sono diminuiti e ancora si prevede di diminuirli.
Certamente le colpe per il progetto sottodimensionato, il mancato controllo, il mancato avviso dell’imminente inizio della differenziata alle grandi utenze (tra cui carcere e ospedale), la chiusura delle isole ecologiche, la mancanza di regole certe per l’effettuazione e la fruizione del servizio attraverso un apposito regolamento non si possono addebitare a ditte e lavoratori e nemmeno agli “incivili”.
C’è bisogno di un vero “mea culpa”. Agrigento ha bisogno di un’amministrazione che affronti le proprie responsabilità e non vi si sottragga.  Altrimenti TUTTI A CASA!


domenica 10 giugno 2018

"Maggioranza gambe in spalla per proteggere le indennità della giunta" nota del 9/6/18

Nello sfacelo cittadino, col Consiglio comunale in stallo, malamente governato dal settimo assessore firettiano, l’opposizione fa gruppo e presenta una mozione che impegna l’amministrazione a diventare protagonista dei sacrifici economici comunali dando un segno tangibile alla cittadinanza con una riduzione significativa delle indennità.

La mozione prende spunto non solo dall’inefficace progettazione della raccolta differenziata che sta portando onerosi disservizi ai cittadini ma anche dalle innumerevoli mancanze di una amministrazione assente e “principescamente” distante dai cittadini pur intascando il massimo delle indennità.

In questi giorni i cittadini sono alle prese con il pagamento della prima rata della esosa TARI e vengono persino spronati ad operare come “protagonisti civici” E’ allora il caso che l’amministrazione dia seguito ad un esemplare diminuzione degli emolumenti in modo da far capire che i sacrifici coinvolgono tutti.

Al solo sentire nominare l’oggetto della mozione da inserire all’ordine del giorno, i pochi consiglieri firettiani in aula si sono precipitati fuori facendo cadere il numero legale.

Fra i firmatari: Carlisi, Borsellino, Vaccarello, Giacalone, Picone, Palermo, Gibilaro, Civiltà, Alonge, Mirotta, Sollano

martedì 5 giugno 2018

TARI 2018, ancora niente sconti per la differenziata dei cittadini

Questa la risposta ricevuta in question time:

http://www.comune.agrigento.it/wp-content/uploads/2018/05/cc_83_2018.pdf







nota su Manutenzione verde pubblico


I marciapiedi del viale della Vittoria cominciano ad essere pieni dei fruttini degli alberi che li  ombreggiano.
Tali alberi, ormai da anni, non sono sottoposti a potatura. Eppure diminuendo la chioma, in proporzione, potrebbe diminuire la quantità di frutti da sganciare. Invece la chioma si innalza e si allarga, inghiottendo l’illuminazione sui marciapiedi, danneggiando i marciapiedi con radici che cercano nutrimento e stabilità per alberi sempre più grandi.
Chi fa le potature? Protagonisti civici davanti le loro case o i loro esercizi commerciali oppure il vento e la pioggia che hanno buttato giù molti rami negli ultimi temporali.
E’ necessario salvaguardare il decoro, la salute degli alberi e dei cittadini che rischierebbero con meno probabilità scivoloni sui fruttini o di trovarsi un ramo in testa.


Questa amministrazione ha stipulato una convenzione con il Dipartimento dello Sviluppo rurale e territoriale di Agrigento tramite cui erano stati fatti alcuni lavori a Porta di Ponte. Tra l’altro tali lavoratori potevano essere utilizzati per il diserbo. E’ stata anche conclusa la procedura negoziata per il conferimento d’incarico ad un Dottore Agronomo per la direzione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria del verde pubblico per l’anno 2018 per circa 15mila euro.
Perché, dunque, non si procede con la manutenzione?
Per avere delle risposte ho inviato delle interrogazioni sull’argomento sperando che la risposta non sia la solita: “non ci sono soldi”. Dai cittadini però si pretendono le tasse comunali per pagare le indennità e i danni della carenza/mancanza di servizi. Questa amministrazione non faccia l’errore di sottovalutare l’esasperazione dei Cittadini .

lunedì 4 giugno 2018

Quel curtiglio che piace tanto

Ricevo segnalazioni di video inviati via wa da qualcuno. 

Ripeto:

In pratica  mi si impedisce di parlare, soprattutto di determinati argomenti. 
Eppure per ho cercato, negli ultimi mesi,  di fare finta di niente e di intervenire solo se strettamente necessario lasciando sfogare chi si bea del suo tono di voce anche senza contribuire produttivamente al dibattito.
Succede che appena prendo la parola qualcuno comincia a gridare contro di me. Basta solo nominare la sfiducia verso questa amministrazione:


Poco prima alcuni colleghi, usando toni accesi, erano riusciti a parlare per minuti supplementari. 
A me non si permette di parlare nemmeno per i pochi minuti che mi concede il regolamento. 
I miei pochi minuti sono smembrati dalle grida e dai rimproveri e ciò fa in modo che la mia azione politica sia sminuita.
Se l'opposizione si oppone all'opposizione evidentemente c'è qualcosa di strano.
Ho protestato energicamente e platealmente, soprattutto contro la presidenza che ha ruolo di garanzia, perchè non si leda il mio diritto di parola nel rispetto del regolamento. 
Sembra che non ci siano più regole, solo la legge del più forte nel tono di voce.
Troppa accondiscendenza.. anche da parte di chi dovrebbe reggere l'aula... che ci sia una regia politica?
Qualcuno continua a pubblicare spezzoni, insieme a registrazioni fatte illegittimamente direttamente in aula, cercando approvazione da una "corte dei miracoli".
Le sedute praticamente servono ormai solo per parlarsi addosso e approvare debiti fuori bilancio
il video della inconcludente seduta che ha solo approvato debiti fuori bilancio si trova qui: