Cosa è successo al gruppo nato su Facebook e diventato associazione onlus?
Magari, qualcuno lo postulò per togliere di mezzo un inopportuno infilatosi all'atto della creazione, si può sempre creare un'altra associazione.
Non so se è questo che è successo.
Pare che esista un comunicato degli scorsi giorni che fa riferimento a due diverse associazioni, differenti nel nome per la parola "Onlus". Pare che parlando di me, annunciando la mia candidatura, qualcuno si sia riferito all'associazione sbagliata.
Deve essere così.
Di associazioni rappresentate dal gruppo Facebook di Agrigento Punto e a Capo ce ne sono 2?
Il 14 marzo, stavo postando un album di foto fatte quello stesso pomeriggio (poi finite sul blog).
Eravamo stati a vedere una frana sulla pista ciclabile con altri membri dell'associazione, senza la sedicente new entry, la pseudoassenteista (come si definisce una persona che non partecipa per 4 anni all'attività associativa?).
Dopo avere caricato le foto mi sono accorta di non potere più postare autonomamente, dovevo avere l'autorizzazione di un amministratore. Ho contattato due altri membri e non ne sapevano niente.
20/05/2016 sempre cambiamenti di carte in tavola che non valgono nemmeno un nuovo post:
Ho la febbre... ieri 39 non mi potevo muovere però incavolarmi si.
Mi fa incavolare l'agrigentino dalla memoria corta..
Quello che si permette di scrivere fandonie.
La persona che mente fa aggiustamenti qui e là, chi non mente dice sempre la stessa cosa, non ha bisogno di cambiare o migliorare la sua versione.
L'unica mia esperienza politica risale all'IDV nel momento in cui Grillo flirtava con Di Pietro e stentava a nascere il MoVimento ad Agrigento.
Sono sempre stata da movimenti civici, criticata anche per questo.
Per l'ennesima volta (solo perchè ad Agrigento chi NON parla ha sempre torto e le persone si fanno arrotolare nelle fesserie) non sono entrata prima nel M5S perchè, nei meetup che si andavano formando, c'erano degli strani integralisti dell'"uno vale uno ma tu non sei nessuno".
Dico di più. Questi tipi, i "fantattivisti", non mi avrebbero permesso di entrare, trascinata dagli attivisti BUONI, se non avessero pensato che potessi portare voti utili alla LORO elezione
Io con gli altri amici avevamo APC, agrigentini che lavoravano per la città. Un gruppo di persone franche e oneste, a volte un pò troppo giocherellone.
Poi, dopo che ci siamo costituiti come associazione, le cose sono cambiate.
C'era una specie di fame di visibilità.
La stessa fame che portò a buttare fuori un altro esponente perchè pubblicava foto sulla bacheca delle SUE attività per farsi pubblicità (che fu fatta eliminare alla sua uscita) e che poi passò con varie compagini politiche di destra e "populistiche"
Con i "ragazzi" di APC si pensava di fare una lista indipendente o di entrare nel Movimento 5 stelle.
Qualcosa cambiò quando il leader autoproclamato, dopo aver esercitato abbondantemente la sua autonomia politica acquisendo senza dirci niente perfino una tessera di partito, cominciò a dirmi di non pubblicare post M5S sulla MIA bacheca.
Una telefonata di un suo amico gli aveva balenato la possibilità di avvicinarsi al più "prestigioso" candidato sindaco e il "nostro leader" cominciò una potente opera di convincimento, che ha compreso anche il metterci l'uno contro l'altro, per entrare nelle liste di quello che sarebbe stato il futuro sindaco.
Entrare in quelle liste doveva garantirci la elezione certa.
I candidati designati però dovevamo essere quelli meno convinti: l'"esperto di problemi d'acqua" ed io.
Per questo ci portarono a parlare a Porto Empedocle, eravamo un'associazione e io in quel momento ero il presidente anche se il leader maximo era un altro.
Per questo parlo io nella famosa intervista che tutti pubblicano ma nessuno ascolta, io tengo la barra dritta e conservo l'associazione neutrale.
Diceva che io ero il braccio e lui la mente. Delirava di assessorati con assessori che gli avrebbero ubbidito.
Nel frattempo all'interno dell'associazione il leader si sbarazzò di una grande e valente combattente che non ne voleva sapere di questo passaggio, io cercavo di spostare la barra, di tenerci neutrali al massimo.
Avevo investito molto nell'associazione, avevo lavorato ore, giorni e mesi al PC cercando dati e pubblicando informazioni per difendere la mia città.
Infine il leader portò dentro una tipa che si professa 5 stelle ma è firettiana di ferro:
(foto pubblica dal gruppo Agrigento Punto e a Capo)
Loro 2 mi misero alle strette, un processo vergognoso in cui mi dissero che ero l'unica che non voleva convergere sulle liste di sicuro successo. Mi sembrava di essere in un manicomio. Il piano già era concluso.
La signorina mi scrisse in privato che ero antipatica e non mi avrebbe votato nessuno (ha avuto un terzo dei miei voti, per quanto si agita non deve essere tanto simpatica nemmeno lei)
Il leader maximo decisa la mia uscita, mi tolse da amministratore de gruppo FB e io mi presi il blog, non riuscì lui a prenderselo perchè non sapeva nemmeno dove mettere le mani, sennò probabilmente se ne sarebbe impadronito.
Mi
schifiai di tutto e mi misi a lavorare per me. Mi programmai un viaggio. Finii il mio libro.
Intanto la compagine bionda si ingrossava.
Decisi di aiutare gli amici attivisti BUONI stando dietro le quinte. Il 5 stelle era dato per spacciato. Io non avrei mai pensato che si potesse piazzare nemmeno un consigliere.
D'altro canto conoscevo le criticità agrigentine meglio della maggior parte di quelli della lista.
Alla fine, il giorno che sentii che due potenti gruppi politici si univano alla compagine che sarebbe risultata vincente, capitolai davanti all'ennesima richiesta di inserirmi nella lista 5 stelle da parte degli attivisti buoni, non se lo aspettavano nemmeno loro.
Solo per aiutare. Ho lottato per la lista ma sono rimasta sorpresa dalla elezione.