giovedì 26 settembre 2019

nota su 55mila bollette che faranno diventare pazzi tanti agrigentini






Come preannunciato il Comune batte cassa e cerca di recuperare, questa volta, addirittura 2 anni di presunti importi evasi. Tante letterine, in questo momento, stanno volando non solo ad Agrigento ma in tutta Italia e anche all’estero, portando dentro errori che i contribuenti geograficamente lontani dimostreranno con più fatica. 

Per i cittadini che vivono ad Agrigento sarà più facile recarsi a contestare le somme indebitamente richieste negli uffici comunali o alla SRR anche se molti saranno costretti a rinunciare ad andare a lavoro e qualcuno pagherà il balzello iniquo se si tratta di poche decine di euro, pur di evitare la scocciatura della giornata persa. 

Prenotate il vostro appuntamento presso gli uffici comunali telefonando oppure collegandovi all’apposito sito, trovate i riferimenti nella lettera che vi è arrivata, prima che si superi il limite dei 60 giorni altrimenti seguite la procedura dell’istanza di reclamo/mediazione. Già molte bollette sono state annullate. Si tratta di pagamenti effettuati e non registrati per presunti disallineamenti del sistema, IMU 2014 per prime case per le quali era stata abolita, bollette doppie o arrivate a nuclei familiari che in quelle date nemmeno esistevano. Insomma se in Italia si nasce già con un abbondante debito pubblico, ad Agrigento si riesce a tassare anche bambini prima che del loro concepimento. 

Con la scusa degli evasori, la maggior parte dei quali non pagheranno nemmeno questa volta perché non vogliono o non possono, un numero enorme di bollette sta raggiungendo più o meno tutte le case. 

Per il riequilibrio finanziario avevano stabilito di mandare 55mila bollette e questo hanno fatto. Non sono nemmeno bastati i soldi in bilancio per spedirle tutte e sono stati prelevati 105mila euro dal fondo di riserva: quando i soldi servono per altro non si trovano mai. 

Molti anziani pagheranno, se possono permetterselo, aggredendo ferocemente la loro pensione perché sono arrivate anche delle vere e proprie stangate superiori ai 500 euro. 

Le fasce deboli sono quelle che, non sapendo difendersi, soccomberanno in nome di un riequilibrio che serve alla prossima campagna elettorale. 

Le bollette errate, che non verranno annullate, saranno magari impugnate da chi è stanco di essere perseguitato da errori e finiranno tra i debiti fuori bilancio che arriveranno in aula nella prossima consiliatura.

venerdì 20 settembre 2019

nota su ricavi raccolta differenziata


Ieri la notizia, strombazzata dall'amministrazione, di un milione di euro di ricavi della differenziata.
Voglio ricordare che questi soldi, ricavati dalla vendita di materiali da riciclare, dovrebbero essere stati già incamerati da tempo e ridurre l’impatto della TARI sui cittadini.
Già l'ex assessore Fontana aveva dichiarato che non si fatturavano i ricavi perché non c'era nessuno che se ne occupasse. A Gennaio di quest'anno, sempre interrogato da me al question time, l'attuale assessore aveva parlato di 800mila euro congelati perché nessuno si occupava di fatturare le somme. Da Gennaio a Settembre c’è stato un aumento di solo 200mila euro?
Come si arriva a questo milione di euro? Gli 800 mila euro disponibili a Gennaio non dovrebbero  essere scontati dalla TARI già pagata?
La forza lavoro che si è finalmente occupata della fatturazione, vista la penuria di personale in grado di effettuare la fatturazione e la drastica riduzione degli impiegati per il pensionamento, è stata messa in campo per rastrellare i ricavi realizzati in tutti questi anni in modo da presentare il risultato per la campagna elettorale?
Tra l'altro nessuno si occupava nemmeno di presenziare al controllo sulla qualità della differenziata, qualificata come pessima e quindi di basso valore commerciale. Un funzionario comunale dovrebbe presentarsi al controllo. Dopo insistenze in Consiglio, è andato a presenziare il nostro assessore e la qualità riscontrata al contraddittorio è risultata più alta.
Se ci vogliono le elezioni per far smuovere l’amministrazione, ben vengano.
Dovremmo però farle quantomeno ogni due anni se questo è l’unico modo per assicurare servizi e risparmi a tutti noi cittadini.

giovedì 19 settembre 2019

nota su consulta del turismo


Il regolamento che istituisce la Consulta del turismo è stato emanato dal Consiglio comunale il 25/6/2018. La consulta, che ha poteri consultivi sull’uso del denaro raccolto con la tassa di soggiorno, doveva essere creata, per regolamento entro 60 giorni.
La somma in possesso del Comune è diventata consistente e attraverso le indicazioni del Sindaco, che ha “liberamente interpretato” le indicazioni della prima Consulta creata, sarà intanto spesa per creare una nuova via Cesare Battisti, in stile totalmente diverso da quello della scalinata di Madonna dei Angeli e con panchine e lampioni, ricordiamo, che costano tra i 5 e i 6 mila euro cadauno.
Questa amministrazione, così come si sottrae, disprezza e fa in modo di inibire il confronto democratico dell’aula consiliare, ad esempio ieri i filogovernativi non si sono presentati in aula facendo cadere la seduta che aveva in ODG importanti temi per la città, utili per i cittadini ma superflui e inutili per la giunta, non perde nemmeno tempo ad istituire questa consulta di cui ignorerebbe i consigli: il 2020 si avvicina e il sindaco non ha bisogno di consigli per spendere la tassa di soggiorno che coraggiosi possessori di strutture turistiche richiedono ai clienti, raccogliendo proteste per la sporcizia e la disorganizzazione in città.
I regolamenti sono LEGGI entro ogni Comune. Sicuramente vi sarete trovati a doverne rispettare qualcuno: edilizio, per la TARI o per altro… tranne che per la gestione della spazzatura perché quello, nonostante le promesse, non c’è ancora.
Ebbene a regolamento approvato a fine Giugno 2018 il Sindaco ha emanato atto di indirizzo per la predisposizione degli adempimenti solo il 3/10/18. Alla manifestazione di interesse hanno risposto, entro il 19/12/2018 solo 5 soggetti. Il regolamento fissa un numero massimo di persone e non un minimo, quindi si poteva già ad inizio d’anno convocare e discutere di turismo con persone che conoscono la materia.
Invece il sindaco ha deciso, bontà sua e in spregio al regolamento, di riaprire i termini della manifestazione di interesse. Alla nuova scadenza, del 15/2/19, sono pervenute altre adesioni che sono state, anche per le insistenze, indicate nelle pubblicazioni comunali.
Abbondantemente passati i 60 giorni, al question time del 5 settembre 2019, mi sono sentita rispondere dall’assessore che a breve saranno pubblicati i nomi di chi farà parte della consulta e, bontà del sindaco, se qualcuno non ha fatto richiesta ma vuol partecipare potrà fare istanza.
Dalla seduta sono già passati 14 giorni e ancora non si vede traccia né dei nomi né della data della prima convocazione.
Troppo impegnato il sindaco nella campagna elettorale, a creare nuovi assessori per alleanze in vista delle elezioni e a cercare nuovi equilibri politici.
Insomma Agrigento per il sindaco non è una città da amministrare ma  sembra usata come un’occasione da sfruttare per apparire e magari scalare le vette dalla politica, sperando in un seggio più prestigioso e/o aspettando venti propizi?



Per saperne di più ecco gli articoli non rispettati:
Il Regolamento della Consulta Comunale per il Turismo, rintracciabile all’indirizzo https://www.comune.agrigento.it/wp-content/uploads/2018/07/regolamento-Consulta-sul-turismo-1.pdf  dice:
all’art 5 comma  3 e 4
I soggetti –omissis- interessati a fare parte della Consulta Comunale per il Turismo, devono presentare apposita richiesta al Sindaco indicando il nominativo del proprio rappresentante ed allegando il report delle attività svolte.
Il Sindaco, con proprio provvedimento, sulla base delle richieste ricevute ed accertati i requisiti di cui sopra, nomina i membri della Consulta e, contestualmente, ne convoca la seduta di insediamento.
Invece l’ ART.9 BIS
1. La Consulta per il turismo assorbe le competenze della Consulta dei titolari delle strutture ricettive prevista dall’art. 1, comma 2 ter del Regolamento approvato con la Deliberazione di Consiglio comunale n. 192 del 04.11.2016, Consulta che con l’istituenda Consulta per il Turismo viene abrogata.
2. In via transitoria ed in deroga a quanto stabilito dall’art. 6 comma 1 del presente Regolamento, i componenti della Consulta devono essere nominati entro 60 giorni dal termine fissato, con apposito provvedimento del Sindaco, per la presentazione delle richieste di partecipazione alla Consulta.