mercoledì 27 febbraio 2019

nota del 27/2/19 sul Cimitero Piano Gatta


Ancora nessuna soluzione per il cimitero di Piano Gatta.
Dopo 2 mesi è stata mandata la replica degli uffici alla lettera della ditta che gestisce il cimitero, per incrociare le armi e condurre l’ennesima battaglia legale del Comune di Agrigento.
Si contestano delle infrazioni del 2014, rinvenute solo adesso. Sicuramente era dovere della ditta inviare tempestivamente le variazioni societarie però nella vicenda balza agli occhi come gli uffici non abbiano tenuto sotto controllo e abbiano sottovalutato un problema che pagano gli agrigentini; in prima persona le famiglie che hanno i feretri custoditi nella camera mortuaria del cimitero.
Ricordiamo che la camera mortuaria, secondo l’art 64 del DPR 285/90, serve per l'eventuale sosta dei feretri prima del seppellimento. Nella stessa legge, l’art 65, dice che: “1. La camera mortuaria deve essere illuminata e ventilata per mezzo di ampie finestre aperte direttamente verso la superficie scoperta del cimitero e dotata di acqua corrente. 2. Le pareti di essa, fino all'altezza di m 2, devono essere rivestite di lastre di marmo o di altra pietra naturale o artificiale ben levigata, ovvero essere intonacate a cemento ricoperto da vernice a smalto o da altro materiale facilmente lavabile; il pavimento, costituito anch'esso da materiale liscio, impermeabile, ben unito, lavabile, deve essere, inoltre, disposto in modo da assicurare il facile scolo delle acque di lavaggio, di cui deve anche essere assicurato il facile ed innocuo smaltimento.”
La camera mortuaria del cimitero di Paino Gatta ha queste caratteristiche? A quanto pare no.
C’è bisogno di una soluzione, c’è bisogno di pretendere una soluzione e che questa venga trovata subito.
Bisogna che intervengano tutte le autorità competenti prima che le temperature, quella atmosferica e quella degli animi, si riscaldi troppo.
Si convochi con urgenza una conferenza di servizio che coinvolga l’ASP, Ditta, Comune, il Prefetto e anche la Chiesa agrigentina perché questa emergenza coinvolge e mette alla prova anche la fede.




nota del 24/2/19 su costi mensa scolastica


I problemi, quelli seri.
Contattate da alcune mamme siamo andate a chiedere lumi riguardo il servizio mensa.
Abbiamo chiesto il dato aggregato delle fasce relative al pagamento della mensa.
A fronte di 597 pasti erogati, oltre un terzo, 211, sono gratis. Pagano il massimo il 16% dei bambini, 98.
Una situazione che mette in luce come questa città, dalle potenzialità immense, ha buona parte della popolazione in condizioni economiche preoccupanti.
Non tutti possono permettersi di pagare  25 € a settimana a bambino, tanto è stato fino alla settimana scorsa il prezzo che ora diminuisce di 50 cents al giorno per i 98 che pagano al 100%.
Inoltre con i pagamenti si copre solo il 40% delle spese, il resto dei soldi li mette il Comune.
Lo scorso anno, all’interno della prima commissione di cui facciamo parte, abbiamo discusso con l’ex assessore, l’opportunità di inserire il piatto unico al fine di agevolare economicamente le famiglie, abbassando il costo del pasto.
Il sindaco, prima di fare proclami, per avere abbassato il prezzo delle mense, nemmeno tempestivamente perché il piatto unico è stato introdotto all’inizio dell’anno scolastico , si preoccupi di non deprimere con le sue azioni l'economia della città a fronte anche delle altissime tasse a cui siamo sottoposti come cittadini.

Marcella Carlisi Movimento 5 Stelle
insieme a Teresa Nobile, Alternativa Popolare

mercoledì 20 febbraio 2019

nota su bandi

Ieri ho letto sulla stampa che  le “colpe” per la mancata partecipazione al bando sulla pubblica illuminazione sia da addebitare, secondo questa amministrazione, alle amministrazioni precedenti perché non hanno realizzato il PAES.
Questa amministrazione dimentica di essere al governo da 3 anni e mezzo e di PAES in questi anni se ne è parlato più volte. Ne ho chiesto l’adozione, attraverso mozioni ed interrogazioni ma la speranza vera, dopo mille promesse degli assessori, è nata solo qualche giorno fa.
Ma i flop ai bandi sono una costante di questa amministrazione. Ecco uno dei prossimi:
Ho segnalato mesi fa all’amministrazione la presenza di un bando regionale che mette a disposizione fino a 500mila euro a fondo perduto per la ristrutturazione/costruzione di asili comunali.
Il bando scade il mese prossimo ma gli uffici  fanno sapere che non proporremo  nessun progetto, nemmeno quello relativo all’asilo Esseneto chiuso da anni, perché nessuno si può occupare della progettazione.
Sembra infatti che il nostro personale, non avendo usufruito dell’opportuno aggiornamento, non sia nella possibilità di fare simili progetti e quindi anche questi soldi andranno persi.
Nel bando, che si trova qui: http://pti.regione.sicilia.it/portal/pls/portal/docs/149119756.PDF , sono segnalate diverse possibilità ma non siamo in grado di coglierne alcuna, anzi a breve saremo costretti a pagare una società di progettazione.
Per la “fortuna” di questa amministrazione possiamo ancora progettare “utilità cittadine” come la ristrutturazione di via Cesare Battisti!
Il mancato aggiornamento della formazione del personale causa molte spese, ad esempio, fa si che non abbiamo nessuno nella pianta organica che possa accatastare gli immobili comunali.
Se c’è qualche “protagonista civico” nei dintorni batta un colpo!

sabato 16 febbraio 2019

nota su cassette pubblicità



Le cassette per la pubblicità erano apparse una ventina di anni fa presso i nostri portoni. Salutate come un presidio di civiltà e decoro, perché impedivano lo “scampanellaggio selvaggio” di chi distribuisce i volantini e l’accumulo della carta nelle cassette della posta, sono adesso indicate come “arma impropria” per incivili.

Devono, dunque, essere tolte, non è specificato entro quanto tempo ma sono specificate le sanzioni, anche per chi getta il materiale pubblicitario sulla pubblica via: vanno da 50 a 500. Molte cassette sono state inserite previa delibera dell’assemblea condominiale, non basta semplicemente smontarle.

Il Comune, come testimoniano diverse sentenze del TAR in varie città italiane, non può, con propria ordinanza, vietare il volantinaggio (anche se, pare, che tali ordinanze, ad Agrigento, esistano): tale attività è libera e non può essere oggetto di limitazioni da parte dell’amministrazione; un provvedimento del genere violerebbe i diritti costituzionali di libertà dell’iniziativa economica privata.

E allora? L’idea “geniale” è quella di sanzionare i condomini che hanno, sulla pubblica via, le cassette per la pubblicità.

In alcune città è stato imposto che le cassette fossero chiuse da tutti i lati, in modo da prevenire la presa dei volantini a chi non avesse apposita chiave per l’apertura.

Ad Agrigento, stanno usando questo “escamotage” per nascondere il fatto che l’amministrazione ha ridotto in maniera drastica lo spazzamento delle strade, caricando ulteriori COLPE, disagi e oneri sulle spalle dei cittadini.

In alcune strade DA MESI non si spazza via quanto l”incivile” vento sparge, compreso ciò che cade durante la raccolta.

Dalla maggior parte delle strade sono stati tolti i cestini per la spazzatura lasciando nelle tasche e nelle auto dei “civili”, turisti o autoctoni, qualsiasi piccolo oggetto usato: un fazzoletto umido per il raffreddore, una coppetta del gelato mangiato allontanandoci dalla gelateria, la carta di un panino.

Le caditoie sono invase da spazzatura di tutte le taglie che impedisce pericolosamente il deflusso delle acque piovane, la colpa è SOLO dei volantini? Basta guardare bene per le strade: sacchetti, bottiglie, confezioni di cartone. E’ facile rendersi conto che non è così.

Molti di noi, la domenica sera, infilano diligentemente i volantini nel mastello carta.

Non si può eliminare lo spazzamento dalle nostre strade. Non si può pretendere il pagamento di cifre enormi per un servizio scarso, senza un regolamento comunale, con ordinanze che generano equivoci e amare risate, senza controllo se non di stile percepito come “persecutorio” dai cittadini. Invece aspettiamo di conoscere l’entità delle sanzioni elevate alle ditte e se sono state pagate.

Basta. Questa amministrazione la “munnizza” la fa “lievitare” perchè non sa gestire i costi e il servizio.

Se c’è qualcuno da sanzionare è chi si vanta di avere salvato la città con l’introduzione della differenziata. Non basta “introdurre” bisogna gestire in maniera efficace il sistema; scovare chi non paga come prima cosa. I cittadini lo chiedono da tempo, l’amministrazione però è sorda, oltre ad essere immotivatamente costosa.

venerdì 15 febbraio 2019

nota su depuratore della fascia costiera e completamento della rete fognaria della frazione di San Leone



Relativamente al depuratore della fascia costiera e del completamento della rete fognaria della frazione di San Leone ci ha riferito il portavoce regionale Matteo Mangiacavallo che ha preso a cuore le nostre richieste riguardo informazioni su una celere soluzione dell’infrazione riguardante l’inquinamento e ha scritto al Commissario Rolle.

Oltre all’assurdità, nel 2019, di non avere ancora un sistema fognante e di depurazione attivo, alcuni cittadini della zona di viale Emporium avrebbero già ricevuto esose multe per avere sversato liquami al di fuori della rete fognante che nella zona non esiste. I cittadini della zona hanno pagato bollette idriche e alcuni anche gli oneri di urbanizzazione che avrebbero dovuto comportare la costruzione di una rete fognante adeguata.

Matteo Mangiacavallo della deputazione del M5S all’ARS, ha avuto rassicurazioni riguardo il completamento previsto nell’intervento “Completamento rete fognante fascia costiera Agrigento” ID33372 CIPE 60/2012. Il progetto definitivo/esecutivo dell’ATO non risultava approvato perché non ancora esitato in conferenza di Servizi.

Esplicate le attività di adeguamento alla normativa, iniziate dopo il subentro del Commissario straordinario unico, il progetto adeguato è stato consegnato il 13/12/18 ed è in corso di verifica preventiva ex art 26, comma 4, D.Lgsl 50/2016 per provvedere alla convocazione della Conferenza dei servizi. Si prevede di bandire la gara nel giugno 2019 e di iniziare i lavori a Gennaio 2020, possibilmente terminando prima dei 2 anni attualmente previsti.

Anche il progetto del depuratore della fascia costiera è in corso di verifica per la successiva messa in gara prevista per maggio 2019 con inizio dei lavori potenzialmente a fine 2019.

L’operazione fiato sul collo continua: seguiremo con attenzione la vicenda anche presso le autorità preposte.

mercoledì 6 febbraio 2019

Le pigne turistiche

Ieri sera ho avuto conferma dal dirigente finanziario che gli oltre 1600 euro che sono stati spesi per comprare delle pigne ornamentali in ceramica di Sciacca sono stati acquistati con i ricavi della tassa di soggiorno 2019.
Il budget della tassa di soggiorno può essere infatti speso in dodicesimi. Nel regolamento della tassa è scritto che “gli  interventi in materia di turismo” sono “da finanziare attraverso un apposito piano di utilizzo, sviluppato con la consulenza della consulta” del turismo che non si è ancora costituita.
Non si hanno notizie del piano di utilizzo che non è citato nell’atto di finanziamento della spesa.
Nel regolamento della  consulta del turismo si legge che “L'Assemblea dei componenti è composta da un numero non superiore a 15 componenti” . Tutte le  associazioni e comitati potevano fare richiesta per entrare nella consulta ma solo 5 rappresentanti si sono presentati, ciò non vuol dire che la consulta non si possa costituire per fare consulenza sul piano di utilizzo: il numero dei rappresentanti stabilito regola un massimo e non un minimo. Dell’assemblea faranno, inoltre, parte anche 2 consiglieri comunali.
Il sindaco ha, invece, cominciato a prelevare dal gruzzoletto i primi soldi per spese che sono di rappresentanza e che non hanno niente a che vedere con la promozione turistica della città di Agrigento, non essendo nemmeno creati dai nostri artigiani.
Il regolamento della tassa, che è una tassa di scopo, prevede che i soldi possano essere spesi per obiettivi ben precisi tra cui non rientra nemmeno la “riammattonatura” e la “fontanizzazione” di via Cesare Battisti, finanziata coi soldi del 2018. Tra l’altro l’intervento di sistemazione della pavimentazione dovrebbe essere a carico di tutte quelle ditte che hanno fatto lavori di scavo nella via e non hanno riportato il pavimento come lo avevano trovato, come è prescritto in un altro regolamento comunale che non viene fatto rispettare nemmeno, quello relativo appunto ai lavori di scavo.
Sarebbe il caso che gli operatori del turismo controllassero come vengono spesi i soldi che raccolgono insieme alle proteste per una città senza servizi. 
In attesa del Mandorlo in fiore non sarebbe stato meglio dotare la città di gabinetti pubblici funzionanti?

Per opportuna conoscenza si citano gli articoli che prescrivono come si possono usare le cifre della tassa di soggiorno
2. Il gettito dell'imposta di soggiorno è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quellia sostegno delle strutture ricettive, interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali edambientali locali, interventi nell'ambito dei servizi pubblici locali, ai sensi di quanto previsto dall’art. 4 del D.Lgs. 14.3.2011 n.23.
2 bis Tra gli interventi in materia di turismo da finanziare attraverso un apposito piano di utilizzo, sviluppato con la consulenza della consulta dei titolari delle strutture ricettive, possono essere previsti:
a) progetti di sviluppo degli itinerari tematici e dei circuiti di eccellenza, anche in ambito intercomunale, con particolare riferimento alla promozione del turismo culturale di cui agli articoli 24 e seguenti del codice del turismo approvato con decreto legislativo 23 maggio 2011, n 79;
b) ristrutturazione e adeguamento delle strutture e dei servizi destinati alla fruizione turistica, con particolare riguardo all'innovazione tecnologica, agli interventi ecosostenibili ed a quelli destinati al turismo accessibile;
c) interventi di manutenzione e recupero dei beni culturali, paesaggistici ed ambientali ricadenti nel territorio comunale rilevanti per l'attrazione turistica, ai fini di garantire una migliore ed adeguata fruizione;
d) sviluppo di punti di accoglienza ed informazione e di sportelli di conciliazione per i turisti;
e) cofinanziamento di interventi promozionali da realizzarsi in collaborazione con la Regione e gli enti locali;
f) incentivazione di progetti volti a favorire il soggiorno di giovani, famiglie e di anziani presso le strutture
ricettive, ubicate nel territorio comunale, durante i periodi di bassa stagione;
g) incentivazione all'adeguamento delle strutture ricettive e dei servizi pubblici e privati all'accesso degli animali
domestici e ristrutturazione con adeguamento delle stesse strutture ai fini dell'accesso di animali domestici di supporto ai disabili e ai non vedenti;
h) progetti ed interventi destinati alla formazione e all'aggiornamento delle figure professionali operanti nel
settore turistico, con particolare attenzione allo sviluppo dell'occupazione giovanile;
i) finanziamento delle maggiori spese connesse ai flussi turistici"
Il piano di utilizzo non potrà contemplare una percentuale superiore al 5% delle risorse per interventi di valenzaricreativa di respiro prettamente comunale e/o di quartiere. 

Via Cesare Battisti, il progetto

Tantissimi cittadini, tra cui tanti operatori turistici, mi hanno chiesto di sapere di più sul progetto di via Cesare Battisti.
È un progetto pagato coi soldi della tassa di soggiorno 2018.


Questo è lo stato della via Cesare Battisti.
Si vedono delle "ferite" nella via causate da lavori di scavo, probabilmente di ditte che fanno servizi a rete.
Chiunque faccia lavori di scavo deve poi riportare i luoghi allo stato originario.

Non si capisce perché allora questa via, come tante altre vie cittadine non sia stata sistemata a dovere.
Alla fine dei lavori dei tecnici comunali dovrebbero valutare lo stato dei luoghi e, in caso, fare delle multe.

Questo è ciò che prevede il progetto:






Da notare il costo unitario delle panche