domenica 27 marzo 2016

Deposito cauzionale facile da prendere difficile da rendere

Il 25 Gennaio finalmente avevo potuto porre le mie domande sul deposito cauzionale durante il question time. (cliccate, è a pg 23)





I pochi cittadini che hanno finora avuto il rimborso del deposito cauzionale, senza recedere dal contratto con Girgenti acque, si contano sulle dita di una mano.
Uno di loro ha fatto intervenire il giudice di pace.
La procedura, invece, avrebbe dovuto essere automatica.
Hai pagato "illo tempore" il deposito cauzionale al Comune? 
Il Comune avrebbe dovuto comunicarlo a Girgenti Acque e pagare per te la quota prevista (e restituirti gli euro pagati in più, tra l'altro il deposito è soggetto a rivalutazione).
Invece no.
Hai pagato due volte (sia al Comune sia al gestore) e per avere indietro quanto pagato indebitamente dovrai andare avanti e indietro per uffici a portare le tue ricevute di pagamento.
Perché?
Perché risparmi lavoro al Comune e magari alla fine gli lasci anche i soldi per evitare di fare la trafila?



venerdì 25 marzo 2016

Che fortuna!

L'ho scoperto ieri.
Dopo l'avvento del nuovo sindaco la città sta godendo una stagione fortunata: a molte delle  nostre interrogazioni sulle spese ci viene detto che servizi o oggetti sono forniti a titolo gratuito, regalati.


Ieri il vice sindaco, rispondendo sulla pitturazione dei pali della luce alla viale della Vittoria i primi di febbraio, ha risposto che tale servizio era stato fornito come cortesia della ditta manutentrice degli impianti, la Gemmo.
I pali del viale della Vittoria però erano di proprietá Enel Sole, sono stati appena espropriati (procedimento passibile di impugnazione?) dal Comune. L'amministrazione si sta rivolgendo alla piattaforma Consip per la nuova aggiudicazione.
Intanto, senza sapere chi avrà gli impianti, la ditta che fa le pitturazioni per la Gemmo, tra foglie di alberi non potati e senza una verifica dello stato dei pali, i primi di febbraio ha assicurato, in fretta e furia, il decoro pre Sagra in città in un Viale pieno di buche.
Il procedimento è stato effettuato in urgenza, tanto che l'ordinanza per i divieti di sosta (la 32) non ha potuto rispettare le 48 h di imposizione dei cartelli previsto dal codice della strada.
Contemporaneamente altre zone della città (non degne di decoro?), sempre servite dai pali Enel Sole restavano indecorosamente al buio per giorni e settimane.

Zona che vai decoro che trovi. L'amministrazione si impegni per assicurare i servizi essenziali alla cittadinanza che paga per questo le tasse. Le risorse intellettuali, economiche (e di fortuna) siano impegnate a tale prioritario fine.

Agrigento e i RAEE

L'assessore nel question time del 25 Gennaio 2016 mi aveva risposto che:

la delibera di Giunta 4/2016


Dopo l'occasione persa del 20 di Gennaio (bando RAEE) l'amministrazione ha pubblicato una gara per la raccolta e il conferimento dei RAEE per 5 mesi senza tenere conto del vantaggioso accordo Accordo di Programma Raee, firmato fra Anci Sicilia, Consorzio nazionale per il recupero e il trattamento dei rifiuti RAEE e ANCRA Sicilia

Nella delibera di giunta si fa riferimento, tra l'altro, ad un vecchio accordo del 2012 e non al

Avranno almeno valutato l'adesione all'accordo accogliendo l'invito dell'Ancra Sicilia del 14 Gennaio scorso o perseguono la via più semplice anche se potenzialmente meno economica per i cittadini?

Una raccolta fatta seriamente riesce a far guadagnare i Comuni per la ricchezza contenuta negli elettrodomestici dismessi.

Nella nostra provincia diversi Comuni, gli anni passati, hanno realizzato discrete sommette mentre noi spendiamo più di 20mila euro al mese.


giovedì 24 marzo 2016

Assistenza economica straordinaria. Rivolgetevi al Sindaco


C'era una volta il regolamento per l'assistenza economica del Comune di Agrigento.
Il regolamento c'è ancora ma l'intendimento della amministrazione è di farne a meno.
L'assistenza è infatti stata concentrata su 2 canali:
1) Bonus alimentare di 50 euro, che doveva essere richiesto in data utile specificata nel bando che distribuirà complessivamente 30mila euro;
2) Servizio civico comunale che è stato nuovamente bandito per 20 persone:  per circa 4 euro/ora i bisognosi dovranno prestare la loro opera al Comune: pulizia, giardinaggio o altro. 4 euro l'ora... vabbé lasciamo stare perché mi voglio concentrare su altro.

Sono 8 mesi che non si concede a nessuno assistenza economica straordinaria.
Gli uffici dicono che ci sono un mucchio di pratiche approvate dagli assistenti sociali.
Ma niente. Solo servizio civico o bonus alimentare.
Chi si è trovato in una pesante ed improvvisa situazione di disagio per una disgrazia non può avere il ristoro stabilito dagli assistenti sociali.
Così per 8 mesi... ma. qualche giorno fa si è aperta una maglia.
È stato concesso un contributo per assistenza straordinaria.
Solo uno e per direttiva del Sindaco.
Quindi, se avete legittimo bisogno, inutile girare per uffici e amministratori, dovete rivolgervi all'unica autorità dispensatrice.
Insomma, bussate dal sindaco!

Democrazia? Partecipata?

Aggiornamento del 25/3/2016
Dopo la denuncia di poca trasparenza durante il question time, a distanza di 2 mesi dalla fine del sondaggio oggi viene pubblicata la delibera con i risultati: http://www3.digitalbo.it/file2/58958
L'avere comunque celato i numeri sotto le percentuali immobili, durante il sondaggio, non ha comunque permesso ai cittadini di capire se il loro voto era stato effettivamente acquisito o meno.
Non si capisce perché sia stata cambiata la visualizzazione dei dati. Chiederò di acquisirli ma si potrà capire se c'è stato un blocco per alcuni giorni o meno?
Il sondaggio è stato pubblicato sotto Natale e solo chi ne ha capito le potenzialità ha potuto sfruttarlo.



Ricordate il 2% dell'Irpef che la Regione ha imposto ai Comuni di utilizzare per progetti approvati in democrazia partecipata?
Il Comune di Agrigento si era risvegliato a Dicembre, in zona Cesarini, e aveva messo su uno schematico e "artigianale" questionario, per non perdere soldi in bilancio, comunque già spesi.
Il questionario era facilmente aggirabile nel senso che, come ho denunciato, chiunque poteva votare quante volte voleva.
I dati ufficiali non sono mai stati divulgati. 
Il Comune ha pubblicato un nuovo sondaggio inserendo altre 2 voci, oltre a quelle che aveva arbitrariamente individuato per il primo sondaggio.
Hanno scritto sul sito comunale che erano le voci più votate per la scelta "altro".
L'assessore, ieri, non ha dato uno straccio di dato e, dopo informali richieste e visite a vuoto, protocollerò formale documento per accesso agli atti.
L'unica informazione fornita è che i dati ( pieni di falsi) del primo sondaggio per il 51% indicavano la voce "altro".



Gli ultimi giorni del sondaggio molti utenti, che non avevano mai votato prima, hanno detto di non riuscire a votare, qualcuno c'è riuscito giusto l'ultimo giorno disponibile.
Se il proprio voto fosse stato acquisito o meno non era, tra l'altro, evidente nei dati del sondaggio che sono stati trasformati da numero di voti a percentuale netta, senza cifre decimali. Le percentuali, dal loro avvento, sono rimaste immutate.

Niente è più stato pubblicato sul sito comunale. Dopo un avviso di chiusura del voto e che si stava  procedendo al calcolo (pallottoliere?) è sparito tutto dal sito.

È risultata vincitrice, dice l'assessore, l' opzione "centro per l'autismo" e l'amministrazione sta discutendo con associazioni e ASP per mettersi d'accordo sul da farsi.

Per tutti gli altri obiettivi niente da fare. 
Il Comune, attraverso il distretto socio sanitario, avrebbe già potuto fare tanto per attivare risorse per i ragazzi in difficoltà, sicuramente un centro ben coordinato di sostegno per l'autismo è necessario.

Non posso però esimermi dal dire che per attivare forme di democrazia partecipata ci deve essere massiccia partecipazione e coinvolgimento di buona parte della popolazione con progetti per tutta la cittadinanza.
L'iniziativa di democrazia partecipata è stata pochissimo partecipata perché poco pubblicizzata quasi che l'amministrazione avesse paura a farsi suggerire dal popolo che l'ha eletta di cosa ha bisogno. 
Loro hanno le idee chiare: lo testimonia anche la pitturazione di pali e ringhiere e l'inserimento di vasi e fioriere.


giovedì 17 marzo 2016

Comune e Soprintendenza: confronti




Se un povero mortale vuole modificare qualcosa in casa sua deve dare, come minimo, una comunicazione di inizio lavori.
Se i lavori riguardano un immobile di pregio tutelato dovrà richiedere il parere alla Soprintendenza con obbligo di presentazione di una corposa documentazione progettuale.



A mia domanda sui lavori che si stanno continuando ad effettuare sul palazzo comunale, ubicato in un settecentesco convento, la Soprintendenza  ha risposto di aver appreso il fatto da fonti giornalistiche e di avere proceduto ad un sopralluogo l'8 febbraio 2016.
Il sopralluogo ha accertato che erano in corso lavori di manutenzione ordinaria. La Soprintendenza precisa che per le opere di MANUTENZIONE STRAORDINARIA  l'autorizzazione ai sensi dell'art 21 dlgs 42/2004 è stata richiesta "in pari data" del sopralluogo, protocollata il 9 e che l'autorizzazione è stata rilasciata l'11 febbraio 2016.
Sicuramente tutti i cittadini in centro storico potranno testimoniare la stessa celerità per le loro richieste di autorizzazione.
Certo era stata abbattuta la parete accanto all'ascensore... quindi si trattava sicuramente di manutenzione ordinaria.

L’art. 146 comma 4 del D. Lgs, n. 42/2004 dice che “fuori dai casi di cui all’articolo 167, commi 4 e 5, l'autorizzazione non può essere rilasciata in sanatoria successivamente alla realizzazione, anche parziale, degli interventi.

Sanatoria? 
Il Comune non avrebbe mai potuto compiere atti tali da necessitare una sanatoria.
La corposa documentazione per i lavori straordinari era già pronta e già in viaggio verso la Soprintendenza proprio mentre questa compiva il sopralluogo.






Per quanto riguarda la 
salita Madonna degli Angeli, che dovrebbe essere a breve arricchita da mattonelle di ceramica artistica, alla mia domanda sulla necessità di un parere la Soprintendenza risponde che il Comune, prima di procedere all'intervento artistico, dovrà chiedere il loro parere trattandosi di collocazione di opere su spazi pubblici contestualizzati in siti urbani di valenza ambientale architettonica di pregio.





giovedì 10 marzo 2016

Il caso della spazzatura di Vigata



Abbiamo letto le cronache giornalistiche della seduta dell'8 Marzo della Commissione Ambiente all'ARS, sull'emergenza spazzatura a Porto Empedocle.

Tutti gli agrigentini dovrebbero però sentire, dalla viva voce del loro attuale primo cittadino, la sua personale VISIONE del problema. 




La colpa della mancanza di liquidità e la situazione di squilibrio è dovuta a:

· Cittadini "malopagatori",

· Consiglio comunale,

· Associazione dei consumatori,

· Regione.

L'unico incolpevole è l'ex sindaco che dichiara, guardando i conti, che c'è poco da fare.

Si è "trasferito" ad Agrigento perché non sapeva come risolvere il problema Porto Empedocle?

Il sindaco si scagiona e individua tutte le colpe in 12 minuti, raccontando un'intricata vicenda che percorre i suoi 9 anni di mandato.

Dice che la città di Porto Empedocle ha vissuto al di sopra delle proprie aspettative, per via dei soldi delle misure compensative (circa 10 milioni di euro in 9 anni) e dell'affitto dell'area industriale di circa 250mila euro.

Fa impallidire però, capire, come sono stati utilizzati questi soldi.

"Spesa sociale" (?) dice ma, soprattutto, pagò la TARSU con, se non ricorda male, una copertura nel bilancio di circa di un milione e mezzo del servizio ad anno.

Se la matematica non è un'opinione, praticamente, con i soldi extra, il Comune riuscì a pagare solo la spazzatura. Così i cittadini di Porto Empedocle hanno avuto, per anni, bollette più leggere degli agrigentini mentre il loro Comune si abbelliva: ogni angolino un fiore.

Come veniva suddivisa la spesa della spazzatura a Porto Empedocle? Il Comune, spiega il sindaco, pagava la TARSU per il 52%, il 48% era invece a carico dei cittadini. Peccato che si registrasse un'evasione fiscale del 51% che bruciava ulteriormente i soldi delle misure compensative, succhiavano denaro anche le quote dovute all'ATO.

Il disallineamento arriva nel 2014, racconta il sindaco, con un costo del servizio di 3milioni 250mila ma viene incassato ZERO perché, dovendo applicare questa volta la TARI e potendo al massimo coprire solo il 7%, il Consiglio comunale avrebbe dovuto approvare in tempo le tariffe TARI. Il Consiglio però le bocciò e, egli stesso, spiegò ai Consiglieri che stavano mandando il Comune al dissesto. Il civico consesso, convinto sicuramente dal sindaco, approvò le tariffe ma fuori tempo massimo e così gli uffici non poterono fare la bollettazione anche per la battaglia delle associazioni dei consumatori che stavano raccogliendo firme per ribadire la non validità della delibera consiliare, approvata fuori tempo massimo. Poco dopo, attraverso un milleproroghe i termini vennero però allungati e la bollettazione partì. Il ritardo causò gravi problemi nei bilanci comunali.

Ci domandiamo perché in 9 anni l'amministrazione che ha permesso a Porto Empedocle, unico comune della Sicilia di avere i precari a 36 ore non ha pensato ad utilizzare i soldi "extra" per una massiccia operazione antievasione.

Non c'erano precari da poter utilizzare per il recupero crediti?

Tutti quei soldi, che potevano essere impiegati come si voleva, sono invece finiti per pagare la spazzatura.

Vi sembra l'economia di un buon padre di famiglia? Cosa succederà ad Agrigento dove l'amministrazione registra già emorragie di liquidità?

A chi sarà accollata la colpa? I cerini, intanto, li ha e li vuole tutti saldamente in mano il Sindaco.



C'è sempre tempo per trovare un colpevole.

mercoledì 2 marzo 2016

Maioliche del caxxo



Il nervosismo da parte del primo cittadino si fa palpabile.. 
Ieri sera, alcuni colleghi Consiglieri, mi hanno riferito che, durante un mio intervento, avrebbe detto una frase tipo "La caxxata della Carlisi delle ore 9 e 25" e a qualcuno ha pure detto "ma l'hai sentita la caxxata della Carlisi?"
Peccato che non c'erano le telecamere di Ballarò e nemmeno quelle delle TV locali ad immortalare, se non altro, il labiale del sindaco. Stavolta potrà negare in tutta tranquillità.
Sicuramente è nervoso. 
Sicuramente ne ha motivo. 
Ne avrebbero ben più motivo gli agrigentini, timorosi di vedere ridotta la propria città come è adesso Porto Empedocle. 
Quale era la mia frase incriminata? 
La proposta di approntare, con i soldi della convenzione del Parco, una migliore segnaletica per orientare i turisti in città.
Nel successivo intervento al microfono il sindaco è riuscito a spiegare, senza l'ausilio della parola "caxxata" il perché del suo "disappunto".
Pare che il distretto turistico, quello ospitato nei locali del Comune alla cifra ridicola di 250 euro/mese, abbia predisposto 40 cartelli per lo scopo richiesto. 
Ho cercato in Rete, lo dice un articolo di Aprile 2015 ma ancora ad Agrigento ci si perde.
Peccato anche che tale "caxxata" sia stata votata come mozione dalla sua maggioranza.
Per parafrasare un detto: la caxxata maggiore è di chi la fa o di chi gli va dietro?


nota del 13/8/18 Questo il link dove si trova ciò che ho detto, all' interno della delibera 33: http://www.comune.agrigento.it/seduta-del-consiglio-comunale-del-1-marzo-2016

Ciò che ho detto io perché nessuno è intervenuto a smentire o replicare




fine nota del 13/8/2018


Sarà perché sono tornata a casa con la febbre, però la seduta del Consiglio è stata come un'allucinazione.

Il bilancio della seduta avrebbe potuto farlo l'unica giornalista presente, per dovere deontologico (ma non conosco bene le regole del giornalismo) di offrire un servizio pubblico invece che, come potrebbe sembrare, privato.
Infatti, invece dell'articolo sulla seduta, stamattina viene fuori uno sfottò sciocchino, che sembra scritto con disagio, che parla di un post di questo blog dove, accanto ad argomenti seri, mi permetto di inserire post faceto-sarcastici. 
La professionista, che è iscritta alla pagina degli "Attivisti con le stelle per Agrigento" ed è tra i miei "amici di FB" si è accorta solo ieri, a quanto pare, del post. 
Sicuramente non glielo ha fatto notare nessuno del biondo entourage, sceso dai piani alti per assistere al Consiglio.

Una mini cronaca della seduta, di parte naturalmente, ve la faccio io.

Sono passate diverse mozioni tra cui anche le mie 2 all'unanimità e  senza nessun intervento da parte dei colleghi.

Una, come ho detto, era sull' implementazione di una efficiente ed efficace segnaletica turistica.

L'altra sulla pubblicazione sul sito istituzionale degli unici dati ambientali al momento disponibili, cioè quelli dell'acqua potabile e dei reflui in uscita dal depuratore che poi finiscono in mare.
Vi dico perché la seduta è stata come un'allucinazione: ho parlato dei 34mila euro che l'amministrazione ha perso per non aver rispettato il patto con l'Ente Parco e nessuno si è alzato per chiedere conto e ragione all'amministrazione. E nessuno mi ha incalzato dicendo che fosse una "caxxata".
Pare che fosse un vergognoso fatto assodato da far passare sotto silenzio per cercare di farlo scomparire.
Se fosse stato addebitato al sindaco precedente ci sarebbe stato un "apriti
 cielo"... 

Questo sindaco, benché da poco insediato, ha già fatto registrare diversi flop: palatenda, programma della festa del mandorlo cambiato una trentina di volte, 2%irpef, Cugno vela, inizio fallito della raccolta differenziata, crisi coi 13 licenziati che adesso sarà risolta proprio come non ha voluto l'amministrazione nel mese di Novembre... non voglio annoiarvi oltre.. basta che vi rivolgete verso Porto Empedocle.. in caso di istinto masochistico.



La seduta ha registrato tutta una tirata da parte dei supporter della maggioranza: la Regione ci deve fare dare il 50% (così il buco dei debiti fuori bilancio diventerà di più), dobbiamo aiutare l'amministrazione per farle ottenere più soldi dall'Ente Parco:
Ha solo chiesto 48mila euro di maioliche, perché (ma poi perché?) Agrigento deve diventare la città delle maioliche.
Possiamo ottenere di più: vernice per pali iridescente, le ceneri di Agrigento dentro un vaso di maiolica di Caltagirone e acqua ossigenata per i capelli di tutti gli agrigentini (o tintura biondo cenere per chi li ha bianchi).

L'articolo mi ha fatto sorridere, il silenzio dei colleghi mi ha fatto paura.
Il tutto mi porta a sperare che il tramonto del re possa essere vicino e che noi non faremo la fine di Porto Empedocle.