domenica 29 gennaio 2017

Democrazia partecipata, un travaglio infinito

L’anno scorso si era dovuta ripetere la votazione con un software che dava la possibilità, così almeno ci avevano detto, di individuare voti multipli individuando l’ID del dispositivo, perchè non si è utilizzato lo stesso?  L’esperienza non insegna?
Anche quest’anno abbiamo immediatamente notato i voti galoppanti e lo abbiamo fatto presente più volte ma l’amministrazione non si è mossa ad urne elettroniche aperte e deve ancora rispondercene.
Adesso, dice la delibera di giunta n 12, hanno provveduto al noleggio di un nuovo software per una nuova votazione online.
Altro noleggio.  Un ulteriore costo?

Gli attivisti del Movimento 5 stelle avevano richiesto, alla voce “altro” le casette dell’acqua e, soprattutto, schede per il gratuito approvvigionamento degli indigenti.
I nostri voti, TUTTI VALIDI, non sono stati considerati degni di essere inseriti nella nuova votazione.

Come sono state scelte le nuove voci inserite nel sondaggio di democrazia partecipata? Nessuna spiegazione.
W la trasparenza e la democrazia. Intanto la Consigliera Marcella Carlisi, di nuovo capogruppo, ha chiesto l’accesso agli atti per avere il file con i 7000 voti della voce “Altro”.

La vicesindaco ha fatto intendere, durante il question time, che è meglio che sia l’amministrazione a decidere cosa fare dei soldi senza lasciare libera la fantasia agrigentina giudicandola poco concreta e addebitando i ritardi  nella spesa delle somme dello scorso anno proprio a questo. I cittadini chiesero di spendere i soldi per un sostegno all’autismo, fu il comune a decidere come realizzarlo interfacciandosi con l’ASP e riscontrando notevoli difficoltà.

La voce servizi a favore di persone con disabilità, con quasi 3000 voti nella votazione finale, è stata eliminata. Forse “levava vento” ad Agrigento Capitale della cultura, a cui il sindaco tiene, reinserita coi suoi 80 voti di preferenza.
Tra le altre voci: i bonus alimentari del primo sondaggio sono diventati “sostegno alla povertà”, voce generica che consentirebbe di stornarli anche al servizio civico, 4 ore l’ora per al massimo 3 ore al giorno per impegnare in lavori di pulizia e manutenzione chi ha bisogno di mangiare.
Altra voce molto generica: interventi all’arredo urbano. Quante mattonelle e vasi in ceramica si possono comprare con quasi 56mila euro?
Tra le voci anche “eventi per l’estate agrigentina”, necessari per tenere alto il morale dei supporter del sindaco.

Se non c’è pane ad Agrigento, almeno ci sarà circo. 

venerdì 20 gennaio 2017

Allegria consiliare: la seduta del 18 Gennaio 2017

Indescrivibile il Consiglio comunale in seduta di prosecuzione del 18 Gennaio, visibile al link clicca qui

Votati favorevolmente alcuni atti di indirizzo del Movimento 5 stelle, quelli comodi per l’amministrazione:
  • -        il far rispettare il divieto di fermata ai bus che prelevano turisti all’uscita del Parco presso il tempio di Ercole, perchè in pratica dovrebbe già essere così;
  • -        l’opposizione al distacco della fognatura da parte del gestore, atto importantissimo che la maggioranza sapeva di dover votare perchè il leader dei 9 Consiglieri presenti (il Sindaco) si era già impegnato in tal senso ad ottobre 2015.
  • -        il controllo delle bollette idriche comunali e il tentativo di recupero delle somme pregresse conteggiate a forfait: già nelle linee guida per il risanamento, quelle ancora da sistemare, si parla di revisione delle bollette anche se le idriche non sono citate. Un atto, quindi,  in linea con ciò che vorrebbe fare l’amministrazione.
Bisognerebbe assistere al Consiglio per comprenderne le dinamiche.
Se la maggioranza si è resa conto che c'era di bisogno di questi atti di indirizzo perchè non li hanno presentati loro?

Il voto favorevole di questi 3 indirizzi avrebbe rivestito i 9 consiglieri, almeno secondo il loro giudizio, di magnanimità e dovrebbe aver dimostrato che loro votano tutto, purchè sia buono e giusto mentre i cattivi stanno all'opposizione.
Si lamentavano in aula che non mi dimostrassi contenta. Magari anche in credito di gratitudine nei loro confronti?

Tale dimostrazione di apertura, è stata accompagnata dal voto contro (si sono astenuti con votazione certosina) ad un atto che richiedeva un tavolo tecnico dal prefetto per il controllo sulla sosta selvaggia delle auto in via Acrone e sul viadotto Morandi. 
Dopo consultazione al tavolo della presidenza, che ha condotto magistralmente le danze della maggioranza, hanno deciso che già l’amministrazione se ne stava occupando perché si prevede di comprare un aggeggio che, montato su un’auto, farà le multe in continuo.
In via Acrone, però, la sosta selvaggia avviene nelle ore notturne quando la polizia municipale non è in servizio e la polizia dello stato fatica ad intervenire, quindi non ci sarebbe nessuno disponibile a guidare l’auto multatrice.
9 Consiglieri si sono astenuti per fare intendere che valutano attentaniente cosa votare.
I cittadini che si troveranno in difficoltà ad attraversare via Acrone di notte possono provare a telefonare a questi Consiglieri che sapranno sicuramente come tirarli fuori d’impiccio, male che vada si asterranno.
Dai un'occhiata anche qui per sapere come è stato bocciato l'atto: ecco-perche-non-volevano-lo-streaming/

7 Consiglieri hanno bocciato la restituzione del deposito cauzionale ai cittadini. Non è stata una sorpresa.
Adesso la palla passa alla Corte dei Conti che, essendo informata sui fatti, potrebbe chiedere al Comune di rintracciare i soldi nelle casse comunali per ridarli ai legittimi proprietari.

Scontatissima la bocciatura per l’atto sulla bacheca comunale, probabilmente l’unica in Italia che contiene in pole position comunicati strettamente politici di sindaco e giunta e che ha registrato anche attacchi feroci agli avversari. 
I cittadini non trovano avvisi in evidenza su quanto può essere utile (ad esempio sul Progetto "Girgenti") e devono districarsi fra i comunicati che mantengono un ordine cronologico e non di importanza per la vita del nostro Comune.

In città però alcune persone continuano a  giocare all”Allegro Consigliere”.


Pescano la carta “del libero arbitrio”. Magari, grazie allo smarthphone, qualcuno avrà cercato cosa vuol dire.
Paradossalmente il libero arbitrio, citato da un Consigliere, imbriglia la libertà di voto e la porta nella direzione scelta al momento della candidatura.
Non può che essere un voto di squadra, almeno di non voler fuoriuscire da essa.
Per me è chiaro e lo accetto. 

Non accetto invece che si sacrifichino gli alberi.
Se vogliamo salvarli dalla capitozzatura, di cui in città, magari per motivi economici, si è anche abusato, non si può inserire, per piegare una Consigliera e sembrare magnanimi, “tranne quando non sia assolutamente necessario” perché se è assolutamente necessario è normale che andrà fatto.

Guardate la seduta. Con il cosiddetto streaming si sentono anche le voci al contorno e non solo di chi è al microfono. Potete "godervi" lo spettacolo, quasi come dal vivo. Guardate che movimento intorno.
Dopo 2 ore e 57 di confronto serrato (anche su 6 atti presentati) inizia una pesante azione di convincimento per inserire queste 2 parole e sentirci tutti più buoni e uniti.
La presidenza sembra decidere per la maggioranza fino a dire (ad ore 3) “Non vogliamo costringere però...”, non cedo e ripesco la carta del libero arbitrio e l’aula diventa teatro.

Per me sarebbe stato facile dire si e stare al loro gioco ma non era quello della città e degli alberi.
Io non sono in credito con nessuno. Presento atti per la città, non per me.
I consiglieri di maggioranza hanno votato quello che gli faceva comodo e bocciato quello che, in gruppo, hanno deciso di bocciare,  no o astenuto non importa, i numeri sono quelli. Quegli atti sarebbero stati scomodi per l'amministrazione.

Mi sembra però veramente assurdo che con un Consiglio di 30 persone si trovano tutti i miei atti in un unico ordine del giorno. Qualcuno sta in Consiglio solo per votare ciò che viene dall'amministrazione e i debiti fuori bilancio?