L’anno scorso
si era dovuta ripetere la votazione con un software che dava la possibilità,
così almeno ci avevano detto, di individuare voti multipli individuando l’ID
del dispositivo, perchè non si è utilizzato lo stesso? L’esperienza non insegna?
Anche
quest’anno abbiamo immediatamente notato i voti galoppanti e lo abbiamo fatto
presente più volte ma l’amministrazione non si è mossa ad urne elettroniche
aperte e deve ancora rispondercene.
Adesso, dice
la delibera di giunta n 12, hanno provveduto al noleggio di un nuovo software
per una nuova votazione online.
Altro
noleggio. Un ulteriore costo?
Gli attivisti
del Movimento 5 stelle avevano richiesto, alla voce “altro” le casette
dell’acqua e, soprattutto, schede per il gratuito approvvigionamento degli
indigenti.
I nostri
voti, TUTTI VALIDI, non sono stati considerati degni di essere inseriti nella nuova
votazione.
Come sono
state scelte le nuove voci inserite nel sondaggio di democrazia partecipata?
Nessuna spiegazione.
W la
trasparenza e la democrazia. Intanto la Consigliera Marcella Carlisi, di nuovo
capogruppo, ha chiesto l’accesso agli atti per avere il file con i 7000 voti
della voce “Altro”.
La
vicesindaco ha fatto intendere, durante il question time, che è meglio che sia
l’amministrazione a decidere cosa fare dei soldi senza lasciare libera la
fantasia agrigentina giudicandola poco concreta e addebitando i ritardi nella spesa delle somme dello scorso anno
proprio a questo. I cittadini chiesero di spendere i soldi per un sostegno
all’autismo, fu il comune a decidere come realizzarlo interfacciandosi con
l’ASP e riscontrando notevoli difficoltà.
La voce
servizi a favore di persone con disabilità, con quasi 3000 voti nella votazione
finale, è stata eliminata. Forse “levava vento” ad Agrigento Capitale della
cultura, a cui il sindaco tiene, reinserita coi suoi 80 voti di preferenza.
Tra le altre
voci: i bonus alimentari del primo sondaggio sono diventati “sostegno alla
povertà”, voce generica che consentirebbe di stornarli anche al servizio
civico, 4 ore l’ora per al massimo 3 ore al giorno per impegnare in lavori di
pulizia e manutenzione chi ha bisogno di mangiare.
Altra voce
molto generica: interventi all’arredo urbano. Quante mattonelle e vasi in
ceramica si possono comprare con quasi 56mila euro?
Tra le voci anche
“eventi per l’estate agrigentina”, necessari per tenere alto il morale dei
supporter del sindaco.
Se non c’è
pane ad Agrigento, almeno ci sarà circo.
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