domenica 24 marzo 2019

Richiesta chiarimenti su proposte di delibera TARI

Alla Presidenza del Consiglio Comunale e
 per suo tramite:  
All’Assessore al Bilancio
Ai Revisori dei conti
E p.c. Al Segretario generale


Oggetto: Richiesta chiarimenti su proposte di delibera per Approvazione tariffe della tassa sui rifiuti (TARI) per l’anno 2019 e Piano Economico Finanziario per la determinazione dei costi del servizio di gestione dei rifiuti e per la determinazione delle tariffe TARI per l’anno 2019.
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere di codesto Comune per il Movimento 5 Stelle,
Viste le due proposte in oggetto;
Considerato che negli anni scorsi molte delle domande poste e perplessità della sottoscritta sono rimaste, durante la discussione in Consiglio, senza risposta;
Chiede e formalizza per iscritto domande e perplessità al fine di avere risposte per una più completa comprensione delle proposte in oggetto prima della votazione in aula.
1) Quante sono le utenze domestiche e non domestiche coinvolte e quanti mq occupano? Di ciò anche negli anni scorsi non ce ne era traccia. Eppure per arrivare alle tariffe è necessario dividere il costo complessivo del piano finanziario per la gestione dei rifiuti per le utenze. Anche in via previsionale e anche perché non ci sono indicazioni nemmeno per le utenze del 2018.
2) Se non si è previsto lo sgravio per legge che doveva essere fatto (promesso più volte) agli abitanti di Fontanelle che, rispetto al resto della città, hanno cominciato a fare la differenziata un anno prima. Infatti sembrerebbe che le riduzioni di cui è stato PRESO ATTO sono SOLO quelle regolamentari, ovvero quelle previste dal regolamento per la TARI ma devono assicurate riduzioni per la raccolta differenziata riferibile alle utenze domestiche (art.11, comma17, del D.L. n. 201 del 2011), previsione già contenuta agli artt.4, comma 1, e 7, comma 1, del D.P.R. n. 158 del 1999); 
3) Come si intende assicurare le riduzioni per la raccolta differenziata previste dalla legislazione citata al punto precedente;
4) La scorsa settimana abbiamo subito dei disagi per la chiusura, così è stato dichiarato dall’amministrazione, dell’impianto di Belpasso. Perché nel piano TARI risulta un contratto con la SEAP e non direttamente con lo stabilimento di Belpasso? 
5) Perché non sono stati inseriti i nuovi prezzi per i vari servizi attualmente appaltati in regime di ordinanza sindacale contingibile ed urgente ex art. 191 D.L.vo n.152/2006 con durata sino al 31/3/2019 e cosa implicherà per i prezzi il fatto che “successivamente si provvederà a stipulare il contratto d’appalto con la Ditta individuata con procedura di gara da parte della S.R.R. ATO 4 AG Est.”
6) Da quando è intervenuta la diminuzione della tariffa presso Ecoface dato che, fino a Dicembre 2018 (nell’ultimo dato disponibile in amministrazione trasparente) si legge che la separazione dei metalli dalla plastica e l’eliminazione delle frazioni estranee costa € 120/T. + IVA e lo smaltimento delle frazioni estranee €. 135/T. + IVA e 31 € /T. + IVA  per il vetro e se è ancora previsto il costo di pressatura di €. 36,49 /T. + IVA;
7) Cosa succederà con il sequestro dell’area di Fontanelle che nel piano finanziario, consegnato 2 giorni dopo l’intervento dei NAS, è ancora considerata.
8) Perché l’importo relativo al personale dell’ufficio tributi è aumentato, almeno di un’unità, e quanti sono gli impiegati che si stanno considerando nel piano TARI e se lavorano in esclusiva per il servizio rifiuti;
9) L’incentivo tecnico per quali gare è stato dato e se è stato dato anche alla SRR.
10) Perché non si mettono in contatto, come richiesto anche attraverso apposita mozione votata in Consiglio i dati TARI con quelli del SUAP mentre per le utenze non domestiche si dice che: l'obiettivo di mantenere basso il tempo di latenza del contenzioso e i costi di gestione del “contenzioso di dubbio successo” e di investire le limitate risorse umane in quelle attività con livello
di successo alto;
11) Entro quanto tempo le PEC con le dichiarazioni dei cittadini per variazioni della situazione familiare o residenziale vengono trattate dall’Ufficio tributi e se è prevista una risposta sul fatto che sia stata presa in carico la modifica;
12) A quanto ammonta la spesa per le scuole per cui il MIUR liquida 52mila euro.
13) Si ritiene necessario avere alcuni dati in più per valutare dove si legge che “l’attività connessa all’accertamento, espletata nel corso del 2018, ha fatto registrare il seguente esito: incassi (al 30/09/2018) scaturenti dall’attività di accertamento TIA per l’importo di € 898.444,93” e comprendere le peculiarità delle voci coinvolte nello schema COSTI DI PREVISIONE PER L’ANNO 2019 in particolare RIDUZIONE COSTI PER RISCOSSIONE RECUPERO EVASIONE PERIODO 2013-2018 -€ 7.579.979,09
CREDITI INESIGIBILI DA RENDICONTO 2017 € 13.810.210,45
UTILIZZO FONDI ACCANTONAMENTO PIANI FINANZIARI PERIODO 2013-2018 -€ 5.094.129,27 
14) Le bollette arrivate ai cittadini a marzo dovevano essere conteggiate rispetto alle tariffe 2019 e poi essere suscettibili di modifica entro il 31 Luglio 2019? Ovvero inviando quelle bollette non si è inteso prorogare le tariffe 2018 per il 2019?
Agrigento 24/3/19
                                                                           La Consigliere M5S
                                                                                Ing.Marcella Carlisi

nota su TARI 2019



Le bollette della TARI sono già arrivate, perfino scadute e soprattutto senza sconto.

Nonostante ciò, il sindaco ha annunciato, alle 5mila utenze commerciali, una diminuzione del 16% con le nuove tariffe 2019.

Peccato che le tariffe 2019 ancora non sono giunte per il voto in Consiglio e, nelle bollette inviate, sono state applicate le tariffe 2018.

Quindi niente sconto. Le utenze non domestiche lo potranno vedere solo con il conguaglio del prossimo anno; sempre che, nel frattempo, non intervengano variazioni che facciano nuovamente lievitare la bolletta.

Le utenze domestiche vedranno, solo attraverso il conguaglio che arriverà nel 2020, l’effetto della tariffa 2019: aumenta la parte fissa e diminuisce la variabile della tariffa. In base al numero di persone che compongono il nucleo familiare e dei mq le bollette potranno aumentare (o diminuire?) ma si dovrebbero attestare più o meno ai valori del 2018.

Il sindaco dall’annuncio facile non ha perso nemmeno questa occasione per vantarsi di qualcosa che ancora non esiste, la solita promessa.

Intanto, esaminando i documenti relativi alle delibere sulla TARI da votare, le perplessità, sono tante:

• Non c’è traccia di quante sono le utenze domestiche e non domestiche coinvolte e di quanti mq occupano le varie categorie.

• Non sembra previsto lo sgravio che, per legge, doveva essere fatto (ed è stato promesso più volte) agli abitanti di Fontanelle, che hanno cominciato a fare la differenziata un anno prima, rispetto al resto della città.

• Nel piano finanziario, consegnato 2 giorni dopo l’intervento dei NAS, è ancora considerata l’area sequestrata di Fontanelle.

• L’importo relativo al personale dell’ufficio tributi inserito nella TARI è aumentato, inserendo lo stipendio di almeno un’unità, non è dato sapere quanti sono gli impiegati considerati nel piano TARI.

Inoltre nel piano si dovrebbero specificare meglio alcune voci milionarie: per questo ed altro ho già formalizzato la richiesta di spiegazioni.

Il termine entro cui votare è vicinissimo, è il 31 di Marzo: come al solito pochissimo tempo per leggere e capire, quasi una richiesta a votare sulla fiducia (che non c’è).

mercoledì 20 marzo 2019

al sindaco interessa l'erosione costiera?

Approvata oggi la Mozione su “Contratto di costa”

Nessuna info sul fatto che fenomeni erosivi fossero presenti nel Comune di Agrigento? 
Così è scritto qui: www.sicilia24h.it/640-toninelli-striglia-musumeci_373273
Con l'approvazione della mozione di oggi il sindaco si dovrebbe impegnare a tenere il fiato sul collo dei vertici regionali in modo da ottenere al più presto il contatto di costa promesso.

In realtà il Consiglio comunale aveva cercato di sensibilizzare l'amministrazione sul tema.
Il Consigliere Gibilaro ha proposto un consiglio comunale aperto che non si è potuto fare se non dopo tanto tempo e alla fine ha prodotto l'approvazione di  una mozione in Consiglio https://www.comuneweb.it/egov/Agrigento/ammTrasparente/Provvedimenti/Provvedimenti_organi_indirizzo_politico/dettaglio/allegato.17361.2017.0.pdf
ma l'amministrazione attiva non ha dato seguito alle indicazioni consiliari e non risulta presente nemmeno alla discussione in Consiglio.

Mi sembra giusto riportare quanto fatto dal collega che mette in luce come sia impossibile lavorare ad Agrigento come Consiglieri e come da 4 anni "il sistema" cerchi di demoralizzare e di far desistere chi cerca di lavorare per la città.
Anche non demordendo, ciò che decidiamo in Consiglio rimane lettera morta o, come dice sempre il collega Gibilaro, degli atti il sindaco ne fa "coppi di simenza".

Riporto le richieste del Consigliere Gibilaro in questi anni e la mozione, a mia firma, oggi approvata. Ricordo che la deputazione regionale del M5S ha presentato a Palermo un atto dello stesso tenore.
https://www.agrigentooggi.it/presentata-mozione-allars-sullerosione-costiera-nellagrigentino/


Al Presidente del Consiglio Comunale di Agrigento
Avv.Daniela Catalano
Ai  Presidenti dei Gruppi Consiliari
Al Segretario Comunale del Comune di Agrigento Dott.Pietro Rizzo
Agrigento lì 07.03.2016
Oggetto: Richiesta ai sensi dell'Art.31- Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale- di inserimento Ordini del Giorno dei Lavori Consiliari,problematica inerente Erosione Fascia Costiera -Consiglio Straordinario-.

Lo scrivente Consigliere Comunale nell'esercizio delle funzioni di sindaco,di controllo e di indirizzo inerenti l'attività amministrativa dell'ente per finalità connesse all'esercizio del proprio mandato,con la presente Chiede ai Presidenti dei Gruppi Consiliari,con cortese sollecitudine,di voler discutere e decidere nella prima Conferenza dei Capigruppo utile,l'inserimento della problematica “Erosione Fascia Costiera”.
Sino ad oggi, Agrigento, sul mare non ha saputo costruire la propria fortuna!
L’inquinamento del mare,negli anni passati, ha portato la città alla ribalta delle cronache siciliane e nazionali con notevole danno all’immagine e all’economia locale.
Molti Agrigentini, nelle passate stagioni a causa di tale evento, hanno preferito affollare le spiagge di Porto Empedocle, Realmonte, Siciliana, Montallegro ed Eraclea Minoa.
Oggi,a causa dell'erosione della fascia costiera,gran parte delle spiagge San Leonine sono sparite.
Agrigento non può permettersi questo lusso!
Ritengo opportuno che, Agrigento e la Sua Classe Politica, intraprenda una nuova idea di direzione: quella, ove San Leone, recuperi socialità,qualità urbana e ambientale.
San Leone deve recuperare l’idea stessa del mare come risorsa e come valore aggiunto del territorio,avviando progetti e percorsi che vedano Agrigento da città sul mare a città di mare.
Agrigento, gli Agrigentini e l’intera Provincia, devono riconquistare il suo mare.
Da città sul mare a città di mare,significa riprendersi la cultura del mare incrociando il risanamento ambientale, e con esso la riqualificazione del lungomare e dell’arenile.
I progetti e i percorsi diretti alla riqualificazione del lungomare devono necessariamente tener conto di alcune emergenze tra queste, vi è l'erosione della fascia costiera.
Questa priorità, deve essere assolutamente presa in considerazione, non solo dal Consiglio Comunale, ma principalmente dall'azione Governativa del Sindaco,della Giunta e della Deputazione Regionale e Nazionale.
Considerata,pertanto l'importanza che la problematica riveste;
Rilevato che altri Enti hanno competenza compartecipata in merito;
Si ritiene opportuno e doveroso,una decisione a valenza politica da parte dell'Ufficio di Presidenza al fine di convocare un Consiglio Straordinario,aperto ai Soggetti aventi competenza compartecipata,nonché alla deputazione Regionale e Nazionale.
Si resta in attesa di sollecito riscontro,l'occasione è gradita per augurare un proficuo e sereno lavoro.
Il Consigliere Comunale Ncd
Gerlando Gibilaro

All'Ufficio di Presidenza
Ai Presidenti dei Gruppi Consiliari
Agrigento lì 07.07.2016

Oggetto: Richiesta Convocazione Consiglio Straordinario Cattedrale

Considerata la situazione di fatto e di diritto in cui versa la Cattedrale di Agrigento;
Considerato l'importanza che la questione riveste;
Preso atto dell'inerzia politica e burocratica Regionale;
Con la presente si chiede ai Presidenti dei Gruppi Consiliari e all'Ufficio di Presidenza di valutare l'opportunità di convocare un Consiglio straordinario invitando tutti gli esponenti della politica Agrigentina a livello regionale e nazionale al fine di discutere la problematica Cattedrale di Agrigento.
Certo di un vostro riscontro, colgo l'occasione per augurare un proficuo e sereno lavoro ricordando al contempo che presso codesto ufficio ci sono altre richieste inerenti Consiglio straordinario per erosione fascia costiera e proventi parco.

Il Consigliere Comunale
Gerlando Gibilaro

 Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Vice Presidente del Consiglio Comunale
Ai Presidenti dei Gruppi Consiliari
Al Segretario Comunale del Comune di Agrigento
Al Sindaco del Comune di Agrigento
Ai Mezzi d'Informazione
Loro Sedi

Agrigento lì 08.09.2016

Oggetto: Reiterazione Consiglio Straordinario Erosione Fascia Costiera.

Dal giornale online Agrigentonotizie apprendiamo la notizia di un finanziamento di circa 6 milioni di euro per la realizzazione di barriere sommerse tese a salvaguardare la spiaggia di Eraclea Minoa.
Ad Agrigento pur avendo lo stesso problema la questione “erosione fascia costiera”non viene neanche affrontata!
L'8 marzo 2016 lo scrivente Consigliere Comunale aveva inviato all'Ufficio di Presidenza la seguente :

Richiesta ai sensi dell'Art.31- Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale- di inserimento Ordini del Giorno dei Lavori Consiliari,problematica inerente Erosione Fascia Costiera -Consiglio Straordinario-.

Lo scrivente Consigliere Comunale nell'esercizio delle funzioni di sindaco,di controllo e di indirizzo inerenti l'attività amministrativa dell'ente per finalità connesse all'esercizio del proprio mandato,con la presente Chiede ai Presidenti dei Gruppi Consiliari,con cortese sollecitudine,di voler discutere e decidere nella prima Conferenza dei Capigruppo utile,l'inserimento della problematica “Erosione Fascia Costiera”.
Sino ad oggi, Agrigento, sul mare non ha saputo costruire la propria fortuna!
L’inquinamento del mare,negli anni passati, ha portato la città alla ribalta delle cronache siciliane e nazionali con notevole danno all’immagine e all’economia locale.
Molti Agrigentini, nelle passate stagioni a causa di tale evento, hanno preferito affollare le spiagge di Porto Empedocle, Realmonte, Siciliana, Montallegro ed Eraclea Minoa.
Oggi,a causa dell'erosione della fascia costiera,gran parte delle spiagge San Leonine sono sparite.
Agrigento non può permettersi questo lusso!
Ritengo opportuno che, Agrigento e la Sua Classe Politica, intraprenda una nuova idea di direzione: quella, ove San Leone, recuperi socialità,qualità urbana e ambientale.
San Leone deve recuperare l’idea stessa del mare come risorsa e come valore aggiunto del territorio,avviando progetti e percorsi che vedano Agrigento da città sul mare a città di mare.
Agrigento, gli Agrigentini e l’intera Provincia, devono riconquistare il suo mare.
Da città sul mare a città di mare,significa riprendersi la cultura del mare incrociando il risanamento ambientale, e con esso la riqualificazione del lungomare e dell’arenile.
I progetti e i percorsi diretti alla riqualificazione del lungomare devono necessariamente tener conto di alcune emergenze tra queste, vi è l'erosione della fascia costiera.
Questa priorità, deve essere assolutamente presa in considerazione, non solo dal Consiglio Comunale, ma principalmente dall'azione Governativa del Sindaco,della Giunta e della Deputazione Regionale e Nazionale.
Considerata,pertanto l'importanza che la problematica riveste;
Rilevato che altri Enti hanno competenza compartecipata in merito;
Si ritiene opportuno e doveroso,una decisione a valenza politica da parte dell'Ufficio di Presidenza al fine di convocare un Consiglio Straordinario,aperto ai Soggetti aventi competenza compartecipata,nonché alla deputazione Regionale e Nazionale.
Si resta in attesa di sollecito riscontro,l'occasione è gradita per augurare un proficuo e sereno lavoro.

Ad oggi non possiamo far finta di rilevare che altre amministrazioni locali, affrontano i problemi risolvendoli,ad Agrigento,invece, a quanto pare i problemi degli Agrigentini e della Città non si devono neanche discutere nella sede istituzionale preposta,in Consiglio Comunale.
Con la presente si rinnova ai soggetti in indirizzo di attivare ognuno per le proprie competenze istituzionali,le procedure tecniche e amministrative al fine di convocare un Consiglio straordinario per discutere il problema “Erosione fascia Costiera”.


Il Consigliere Comunale
Gerlando Gibilaro


Agrigento lì 18.10.2016
Gibilaro,Catalano ci spiega con chi deve confrontarsi il tavolo tecnico convocato per l'erosione fascia costiera? Grazie.
Era il 26 settembre del 2016,dal sito online Agrigentonotizie si apprendeva la seguente dichiarazione del Presidente del Consiglio Comunale di Agrigento Daniela Catalano :“È stato proposto un consiglio comunale straordinario, ma sarebbe stato limitativo  perché il problema dell’erosione non è politico. Ci troviamo davanti ad una situazione più grande di noi. In quel tratto di costa, ad esempio, non può agire il Comune senza consultare il demanio. Il Consiglio straordinario non sarebbe stato utile sia sotto il profilo della diretta incidenza del problema e della possibile soluzione, sia sotto quello pratico, perché si tratta una questione prettamente tecnica e i tecnici stanno bene intorno ad un tavolo”.
Queste le convinzioni finali del Presidente Catalano dinnanzi alla  richiesta regolarmente protocollata nel mese di marzo e poi reiterata -per silenzio assordante anche dalla Conferenza dei Capigruppo- nei primi giorni del mese di settembre di un consiglio aperto per discutere del problema erosione fascia costiera! 
Dato che per Lei il Problema dell'erosione della fascia costiera non è politico ci vuole spiegare attraverso una relazione dettagliata e analitica quali sono i problemi “politici” che il Consiglio Comunale di Agrigento può affrontare e discutere a tutela degli interessi collettivi diffusi?
Lei veramente pensa che un consiglio comunale aperto, sul problema erosione fascia costiera  alla deputazione regionale agrigentina e all'Assessore della Regione Siciliana al Territorio e ambiente sarebbe stato limitativo? 
Rispetto le Sue Convinzioni ma non posso condividerLe.
Poste queste domande,prendiamo atto che la Conferenza dei Capi gruppo, ieri, ha deciso di convocare un tavolo tecnico da tenersi presso il Palazzo del Comune di Agrigento,ora considerato che per Lei “l'erosione della fascia costiera non è un problema politico”, e considerato che il Sindaco è un politico,gli assessori sono politici,i consiglieri comunali sono politici ci vuole spiegare con chi devono confrontarsi i rappresentanti del tavolo tecnico convocati  per discutere del problema dell'erosione della fascia costiera quando verranno al Municipio?

Attendiamo 

Il Consigliere 
Gerlando Gibilaro


Mozione su “Contratto di costa”
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliere di codesto Comune per il Movimento 5 Stelle,
Visto il Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.) UNITA’ FISIOGRAFICA N. 10 CAPO ROSSELLO – P.TA BIANCA anno 2008;
Osservato che da un punto di vista amministrativo, l’unità fisiografica comprende un totale di 3 comuni appartenenti alla provincia di Agrigento in cui il litorale si sviluppa per una lunghezza totale di circa 28 Km con il 10% coste basse sabbiose, il 75% coste alte rocciose e il 15% di litorali di origine non naturale, corrispondenti per lo più alle aree portuali;

Osservato che la costa in erosione ha una lunghezza di circa 16 km, pari al 56% del litorale della unità fisiografica;


Comune
Lunghezza tratti di costa
Lunghezza Tot [m]
Lunghezza erosione[m]
erosione / LTot
[%]
Realmonte
4.669
3.144
67
PORTO EMPEDOCLE
6.672
990
15
AGRIGENTO
16.859
11.491
68
Totale riferito alla UF10
28.200
15.793
55
.
Considerato che Il Contratto di Costa è un patto territoriale che permette di pianificare una strategia per la salvaguardia, la gestione integrata e la valorizzazione delle risorse territoriali esistenti a partire dall’acqua e dalle problematiche connesse all’area costiera;
Considerato che decenni di degrado e la mancanza di una visione d’insieme nelle azioni per eliminare le emergenze hanno accentuato le criticità;
Considerato che è necessario neutralizzare i processi erosivi che nel Comune di Agrigento hanno causato, per i crolli, l’interdizione di  7Km di costa;
Considerato che l’erosione delle spiagge, causata anche da interventi antropici, stanno diventando anno dopo anno sempre più grave;
Considerato che si individuano lungo il litorale dell’unità fisiografica 5 corsi d’acqua (Torrente Re, Vallone Sfondato, Torrente Salsetto, Fiume S. Leone e Fiume Naro) il cui apporto di detriti nel tempo si è modificato;
Considerato che  tali torrenti hanno apparati fociali non molto vistosi e portate di modesta entità ma sono stati capaci di creare situazioni pericolose in occasione di violente o intense precipitazioni e sono anche soggetti ad inquinamento episodico o sistematico;
Considerato che risulta importantissimo proteggere il territorio più fragile, prezioso anche per uno sviluppo economico turistico;
Considerato che presso le coste sono presenti importanti infrastrutture viarie che potrebbero essere compromesse isolando ancora di più una zona già penalizzata dal punto di vista dei trasporti;
Considerato che nel messinese è stato avviato un “Contratto di costa” per il superamento dell’erosione in 80 Km di coste con studi e cospicui finanziamenti dedicati;
Considerato che sembra necessario stimolare la promozione di interventi simili nel nostro territorio presso il governo regionale in sinergia quantomeno con i Comuni che fanno parte dell’Unità fisiografica;
Considerato che una proficua collaborazione nei problemi del territorio è un’arma vincente e stimola altre virtuose sinergie come nel Veneto, dove un esempio di Contratto di Costa ha coinvolto non solo le problematiche inerenti la salvaguardia del territorio ma anche le tematiche relative allo sviluppo economico della costa;
Tutto ciò visto e considerato
IMPEGNA
Il Sindaco e gli Assessori di competenza
A sollecitare il governo regionale, in sinergia con le amministrazioni che ricadono quantomeno nella stessa unità fisiografica, affinchè attraverso un Contratto di costa o con altre misure si finanzino e si avviino nel territorio interventi utili a superare le serie e urgenti problematiche di erosione delle nostre coste.

Nota del 19/3/19 su street food San Leone



Nel 2005 il Consiglio comunale ha redatto apposito Regolamento per il Commercio su aree pubbliche che ha un corredo di allegati con le postazioni previste per il commercio in tutta la città.

Gli allegati non sono mai stati modificati, almeno non ce ne è evidenza.

L'amministrazione ha deciso che l'area di piazzale Caratozzolo non deve ospitare il cibo da strada ma, a quanto pare, dovrà diventare un parcheggio, lasciando libero il fronte mare.

Così anche oggi sono stati fermati e sequestrati dei mezzi per lo street food dalla polizia municipale.

Regolamento comunale contro sindaco. Come per la attribuzione della cittadinanza onoraria, c'é un regolamento sconosciuto all' amministrazione.

Agitazione in aula dove abbiamo chiesto, praticamente tutte le forze politiche tranne Forza Italia, di trattare un atto di indirizzo composto per l'occasione.

Rigidità della Presidenza sul tema per cui all'inizio la trattazione doveva essere fatta in base all' art 31 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e rinviata, dalla conferenza dei capigruppo all' arrivo di notizie dalla riunione in prefettura.

Arrivate le notizie con l'assessore Muglia di un accordo per tenere lo spazio occupato fino a quando ci saranno anche le giostre.

L'accordo deve essere però accettato dal sindaco e si guarderanno i documenti comunali perché l'assessore competente, sempre Muglia, ammette di non conoscere il regolamento.

E così aspettiamo l'opinione del sindaco. Non il regolamento ma la sua opinione.

Ricordiamo che in Consiglio seggono diversi consiglieri comunali filogovernativi che possono presentare modifiche al regolamento inserendo indicazioni di decoro secondo i gusti di questa amministrazione.

Quantomeno in questo caso si rispetterebbe un regolamento vigente.

Ancora una volta scontiamo la mancanza di regole ad Agrigento che permettono continue eccezioni.

Questa amministrazione deve andare via perché non studia e non si confronta con i cittadini, ciò che propone sembra per pochi ma non per tutti.

La mozione di sfiducia ha in questo momento una terza firma, quella di Gerlando Gibilaro oltre alla mia e a quella di Salvatore Borsellino.

martedì 12 marzo 2019

nota su fognatura viale Emporium


Riguardo il completamento della rete fognaria della frazione di San Leone ho chiesto un incontro al Prefetto di Agrigento, il mese scorso, per definire la situazione dei cittadini della zona, schiacciati da un equivoco burocratico e dalla lentezza delle istituzioni.
Nel 2019, viviamo ancora nell’assurdità di non  avere un sistema fognante e di depurazione attivo. Alcuni cittadini della zona di viale Emporium hanno ricevuto esose multe per avere sversato liquami al di fuori della rete fognante che, però, non esiste. Quegli stessi cittadini hanno pagato bollette idriche e alcuni anche gli oneri di urbanizzazione che avrebbero dovuto comportare la costruzione di una rete fognante adeguata ma ciò non è avvenuto.
Le multe sono state comminate dal Consorzio dei comuni di Agrigento (ex provincia regionale di Agrigento) per violazione del Codice dell’Ambiente.
Per la mancanza di validi depuratori lungo la costa siamo in un’infrazione costosa da parte dell’Europa: è un sistema che non è a norma perché tutti gli enti preposti non si sono mossi efficacemente e hanno trascurato la situazione per almeno 40 anni.
A farne le spese sono sempre i cittadini.
Il complesso di questi comportamenti provoca forti  malumori nella popolazione interessata dalle multe, perché appare senza senso che si possa contestare una violazione in mancanza di una rete fognaria che doveva essere costruita con gli oneri di urbanizzazione versati.
In attesa della realizzazione della fognatura, che si prevede a Gennaio dell’anno prossimo, perché questi cittadini devono pagare? Continueranno a pagare fino a quando non saranno realizzate le fognature?
Nelle more della realizzazione delle opere, non sarebbe opportuno bloccare il recapito dei verbali sanzionatori?
Per questo, con i rappresentanti di questi cittadini che si sono riuniti  nell’associazione Emporium, abbiamo chiesto un incontro al Prefetto per affrontare la tematica e intervenire su una situazione che non fa dormire, a tante famiglie, sonni tranquilli.


mercoledì 6 marzo 2019

nota su travestimenti e verità

Giornate di Carnevale finite. Il sindaco dal mantello azzurro ha detto che non far passare la sfilata dalla via Atenea era uno scherzo di cattivo gusto, in cui non c’entrava nulla. Rimane lo scherzo di non far passare, come da tradizione, la sfilata dalle altre vie: la via Callicratide e la via Manzoni dove i negozi restavano aperti e le persone potevano agevolmente vedere passare i gruppi folcloristici.

Ma la sfilata ora è chic. Passi per la via Atenea ma basta!

I patrimoni dell’umanità si esibiranno nella zona chic, soprattutto nella piazza Vittorio Emanuele, ora interdetta alle automobili.

Un’esibizione chic non può arrivare in fondo alla via Manzoni, ciò vorrebbe dire pulire strade che al momento sono abbandonate alla parietaria e alla spazzatura, quella che non è fatta solo da volantini.

Soprattutto la sfilata non può e non deve lambire quella fiera, così poco chic, dove operatori paganti, ma per la maggior parte non votanti in questa città, pagano soldini per vivere una settimana di disagi.

Abbiamo visto le foto dell’urina, confezionata in buste trasparenti, sul piazzale ex Saiseb. Uno scherzo di Carnevale o l’espressione concreta di un disagio vissuto in un ambiente inospitale? Ieri l’azienda che riscuote la TOSAP per conto del Comune ha fatto un giro tra le bancarelle. Peccato che i giorni in cui la fiera si riempie di abusivi sono quelli del fine settimana e gli operatori lamentano che, “tradizionalmente”, non passi nessuno a controllare.

Sembra inoltre una scelta infelice, non calendarizzando più nel periodo tradizionale, cominciare le manifestazioni in concomitanza con quel Carnevale che ha fatto spostare in altre Città persino i nostri concittadini, andati a vivere un’esperienza di divertimento e di meraviglia a poche decine di Km di distanza.

Travestirsi da principe azzurro o da mago Zurlì non servirà a non fare identificare il sindaco come l’artefice del decadimento di questa festa e della Città di Agrigento.