giovedì 2 aprile 2020

Consigli per attività commerciali/uffici e altro, al momento non attivi, nota 1/4

Sullo stop al pagamento dei tributi locali (fino al 31 maggio), è necessaria la riduzione oltre la sospensione!

Attenzione, si parla di sospensione o di spostamento delle rate non di eliminazione delle tasse e tariffe comunali. Quindi, prima o poi, queste si dovranno pagare altrimenti s rischia il blocco di servizi essenziali, come il ritiro della spazzatura.
Perché, però, le attività produttive ferme dovrebbero pagare per intero?
Il gettito della TARI deve coprire il piano finanziario del servizio rifiuti ma se tante attività sono ferme per decreto e impossibilitate a produrre spazzatura, si abbasserà la spesa generale, che sarà ben diversa da quella del 2019 che ha generato la tariffa applicata per il 2020.
Se il vostro bar, ristorante, studio fotografico è chiuso, è solo un magazzino con dentro le vostre cose: non siete momentaneamente un'utenza commerciale, non ci sono vetro, plastica, cartone o umido da raccogliere e portare alle piattaforme di smaltimento, come quando siete in attività. Le operazioni di trasporto e smaltimento si pagano a tonnellata, quindi se non producete spazzatura diminuirà la spesa prevista dal piano TARI.

Se un'utenza commerciale o un ufficio ha spazi che al momento non usa, diventano una sorta di pertinenza, un magazzino, non fanno parte dell’attività. Ad esempio una pizzeria che fa consegna a domicilio e che al momento non può usare la parte con i tavoli, avrebbe pure diritto ad una decurtazione. 
Le utenze non domestiche non possono pagare la parte variabile  della tariffa come se fossero in attività perchè non producono spazzatura ma nemmeno la parte fissa prevista per la loro categoria perché, al momento, sono semplicemente dei magazzini.

Se tutte le spese della gestione rifiuti sono pagate con la TARI,  ci deve essere nel piano finanziario, che al momento è in redazione, la previsione delle minori quantità di spazzatura ovvero la diminuzione, per questi mesi, delle utenze considerate in attività produttiva, le cosiddette “non domestiche”. 
Ribadisco, a mio avviso, la momentanea cessazione di attività o il suo restringimento  deve essere gestita non solo con la sospensione dovuta al decreto ma con una decurtazione comunale dei pagamenti perchè il piano finanziario TARI si riduce.
Qualcuno si giocherà, al momento opportuno, la riduzione delle tariffe che l’abbassamento della spesa potrebbe comportare, come frutto della sua straordinaria bravura nella riduzione delle tasse?

Gli operatori della differenziata per il servizio utenze non domestiche, apprendo da fonte comunale, sono stati dirottati sulla pulizia stradale e sul diserbo. Queste operazioni, l'anno scorso, sono state fatte anche da altre ditte e quindi si realizzerà un ulteriore risparmio per il Comune.

Così, se pagavate suolo pubblico e lo avete sgombrato dichiaratelo, non aspettatevi  sconti automatici da parte del Comune. Non sappiamo quanto durerà questa situazione ma, al momento quegli spazi, li avete restituiti all'uso di tutti.
Sul regolamento TARI è scritto chiaro: ci vuole una comunicazione ufficiale sulla variazione dell’attività o dei mq.
Il piano TARI deve tenere conto di queste cose e spero ce lo mandino al più presto per lo studio come è nostro dovere di Consiglieri, come chiesto in questi anni e fatto votare con esito positivo al Consiglio, le associazioni di settore devono essere consultate sull’argomento tariffe per valutare la congruità delle stesse.


Fate una dichiarazione via PEC all'Ufficio tributi, per la "cessazione dell'attività" o la riduzione dei mq. Il modello ufficiale per la TARI è questo: https://www.comune.agrigento.it/wp-content/uploads/2017/03/Denuncia-ai-fini-TARI.pdf





Per coerenza rispetto a quanto ho detto nei giorni scorsi a chi mi ha chiesto se deve pagare o meno la TARI:
si deve pagare!


Oggi non siamo in un momento di spese pazze, è tutto chiuso, i lavoratori che prendevano l'auto per spostarsi risparmiano su carburante, abbonamenti o usura e se hanno uno stipendio fisso 
La sospensione dovrebbe però sussistere solo da chi non può pagare perchè si trova in difficoltà economica per questa emergenza o perchè dovrebbe uscire ESCLUSIVAMENTE per pagare quella bolletta (potete aspettare quando vi dovrete recare in banca per altro o pagare via internet).

Vogliamo essere onesti cittadini, non ipocriti?
Perchè chi riceve lo stipendio a fine mese ha la necessità di non pagare?
Come farà il Comune, se finiranno i soldi, a pagare i netturbini? Ci sarà emergenza nell'emergenza e ci saranno degli scioperi? Perchè creare debito se non è necessario?

Chi non lavora perchè non ha stipendio ma solo sovvenzioni  dovrebbe avere più di una sospensione: una decurtazione che non può però cadere sulle spalle degli stipendiati.
La coperta è corta e bisognerà sistemarla bene, magari facendo scontenti un pò tutti, ma in modo che non muoia nessuno.
Chi la spazzatura la produce in ogni caso la deve pagare, è legge dello Stato, che non potrà pagare le bollette di tutti anche perchè i soldi, in un modo o nell'altro, vengono dalle tasse che pagano i cittadini onesti.