Comune di Agrigento vs tasche dei
cittadini.
Le bollette salate arrivano,
molte sono “pazze” e hanno messo i cittadini in riga o meglio in fastidiosa
fila verso gli uffici, per contestare tasse su proprietà e spazzatura.
E’ guerra per scaricare le colpe
della spesa pubblica sulle spalle dei netturbini che l’amministrazione dice in
esubero mentre la città è ben lontana dal risplendere.
E’ guerra all’ultima banconota rimasta
nei portafogli dei nostri concittadini.
Dopo lo scippo dei soldi del
Parco, l’amministrazione, col vezzo della decorazione e della festa, è in crisi
di liquidità. Ha pensato di cercare il denaro anche nelle tasche di chi viene a
pernottare in città, istituendo la tassa di soggiorno.
Purtroppo il 7 Dicembre 2016, il
Senato della Repubblica, ha approvato il disegno di legge d'iniziativa del
Governo, già approvato dalla Camera dei deputati: il Bilancio di previsione
dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio
2017-2019 che stabilisce che nemmeno per il 2017 potrà essere istituita
l’imposta di soggiorno.
Così la maggioranza in Consiglio
comunale che decise di andare a festeggiare dopo meno di 2 ore di seduta, alle
20.30, la creazione della nuova tassa ha fatto sprecare alla città, parole
della maggioranza, almeno 8mila euro.
Uno spreco immotivato, dato che
il disegno di legge era già stato approvato dalla Camera quando abbiamo
discusso l’istituzione del Regolamento in aula consiliare e la proposta portava
nelle premesse anche un contestabile vizio.
Si cercano soldi dovunque.
Il problema è: per fare cosa?
Ne abbiamo un’idea guardando fra
le scelte proposte per la democrazia partecipata.
La legge regionale 5/2014 prescrive
all’amministrazione di fare decidere ai cittadini come usare oltre 55mila euro (per
il 2016) dei loro soldi e il Sindaco ha già calato le azioni/progetto tra cui i
cittadini dovranno scegliere: decoro urbano, promozione Agrigento 2020, giochi
per bambini, cura del verde, bonus alimentari e servizi per persone con
disabilità.
A quali azioni specifiche sarà
destinata la cifra, però, non è dato saperlo. La giunta, come l’anno scorso,
deciderà da sola, senza appello.
Ricordiamo che per il 2015 la
maggior parte dei cittadini che avevano saputo della votazione, dopo diversi
problemi con voti dopati, avevano sancito l’attribuzione di 58mila euro ai
bimbi con problemi di autismo.
La Giunta invece di scegliere un
progetto preciso, magari suggerito dai cittadini nello spirito della democrazia
partecipata, ha affidato i soldi all’ASP. I genitori ancora aspettano di vedere
gli effetti della somma attribuita.
Lunedì 6 Dicembre in Consiglio
comunale avevamo la possibilità di votare un regolamento sperimentale per far proporre
idee precise da finanziare ai cittadini, nell’ottica di una vera democrazia
partecipata.
I Consiglieri hanno però deciso
di sprecare i soldi della seduta e sono andati a casa poco dopo le 20, facendo
cadere il numero legale.
La discussione di questo regolamento,
presentato un anno fa, è sempre finita agli ultimi punti degli ODG (anche dopo
la tassa di soggiorno) e la discussione è stata sempre rimandata.
La maggioranza ha dunque
scongiurato la proposizione di idee da parte dei cittadini, consentendo in
questi giorni la decisione finale sui temi al Sindaco, che interpreta la
democrazia partecipata a modo proprio. Magari è già pronto qualche progetto per
la promozione di Agrigento capitale europea nel 2020, anche se l’esecutivo del
governo nazionale, praticamente appena riconfermato, sembra intenzionato ad
accordare la preferenza alla città di Catania.
Con i meetup del Movimento 5
stelle avevamo pensato ad alcuni progetti ben precisi da proporre alla cittadinanza:
-
il finanziamento di casette dell’acqua, con tessere
prepagate per le famiglie in difficoltà economica;
-
la sistemazione e l’apertura dell’ambulatorio
veterinario comunale;
-
sterilizzazione dei piccioni;
-
derattizzazione/disinfestazione ben fatta;
-
nuova isola ecologica;
-
affidamento a ditta della manutenzione delle
strisce pedonali in città;
-
inserimento in una via cittadina, magari in
vicinanza della chiesa di San Pietro, di un Pirandello che scrutava i passanti
o il mare o di una molto più banale giara, attrazione per amanti di selfie.
Sono progetti precisi fra cui
scegliere. Sono azioni concrete che possono incidere e migliorare la vita di
tutti i giorni.
Il Movimento 5 stelle non fa
sterile opposizione ma, come sempre, propone idee che vengono dall’ascolto del
cittadino tenuto lontano dall’amministrazione attiva con muri e scorta.