giovedì 22 dicembre 2016

Democrazia partecipata, come è finita per il 2015? e il 2016?

L'amministrazione informa che l'ASP non ha risposto alla sollecitazione del Comune.
Non siamo stati sottoposti a sanzione perchè la Regione Sicilia ha chiesto la destinazione e non la testimonianza dell'utilizzazione della somma di 58mila euro disponibile per il 2015 che i cittadini avevano destinato alla creazione di un cento per l'autismo.
La legge regionale 9/2015 parla di restituzione nell'esercizio successivo in caso di non utilizzazione.


Conferenza stampa del 20/12/2016 al Comune di Agrigento sul tema: il nuovo sondaggio sulle voci per attribuire circa 56mila euro secondo Democrazia Partecipata.





Senza preventivamente ascoltare i Cittadini, il Sindaco ha deciso 6 obirttivi, alcuni presenti anche nel suo programma elettorale. Ha lasciato però la possibilità di selezionare la voce “Altro” da completare digitando una propria scelta.
Il Movimento 5 Stelle Agrigento, sperando che tutti i cittadini sarebbero stati coinvolti nella indicazione delle scelte, era pronto ad offrire una rosa di interventi. L’anno scorso, a cura della nostra rappresentanza, è stato presentato un regolamento sperimentale per gestire la presentazione delle proposte; purtroppo non se ne è finora potuto discutere compiutamente in Consiglio comunale per la continua caduta delle sedute.
Vista la ristrettezza delle possibilità, abbiamo scelto di concentrarci indicando nella voce “Altro” la scelta delle “Casette dell’acqua” come illustrato in conferenza stampa, dall’attivista Giovanna Grisafi. Sono delle fontanelle per l’erogazione a buon prezzo di acqua da bere (anche gassata). Con la somma a disposizione è possibile finanziare delle tessere prepagate per chi non può nemmeno più permettersi di comprare l’acqua da bere.


Tali fontane, inoltre, ridurrebbero il volume della plastica che giornalmente conferiamo in discarica, con risparmio sui costi della spazzatura per tutte le famiglie.
L’anno scorso c’erano a disposizione 58.587 € e il Comune stava perdendo le  somme perchè non aveva ben compreso il meccanismo della democrazia partecipata. Solo l’intervento della nostra rappresentanza in Comune ha evitato di causare un danno economico ai cittadini.
Il voto dei nostri concittadini, dopo varie peripezie informatiche, aveva assegnato la vittoria all’obiettivo “centro per l’autismo”. Le somme non sono state gestite direttamente dal Comune ma, con delibera di giunta, è stato proposto un protocollo all’ASP di Agrigento.
L’attivista Fabrizio La Gaipa ha fatto presente che le associazioni di genitori, che si sono adoperate per sensibilizzare la cittadinanza per votare questo obiettivo, sembrerebbero lamentare la mancanza di riscontro sulla finalizzazione di questi soldi. Sembrerebbe che l’ASP non abbia mai accettato il protocollo e che la richiesta del Comune sia rimasta senza risposta.
Oltre al mancato aiuto delle famiglie speriamo che non vengano meno anche i soldi, vincolati per l’ASP.


L’attivista Eros Bartolomeo ha illustrato come si vota: cliccando sulla parola  “Questionario” sotto il logo della “Democrazia partecipata” sulla Home del sito comunale (selezionando “Altro” e scrivendo “casette dell’acqua). https://comuneagrigento.evalandgo.com/s/?id=JTk1bSU5N28lOUMlQUM=&a=JTk1aiU5OW8lOTglQUI=
Ha mostrato ai giornalisti come, al momento, sia possibile far acquisire più voti al sistema, spegnendo e ripristinando la rete dati della propria apparecchiatura portatile.
E’ inoltre permessa la votazione da tutto il mondo e a qualsiasi persona, anche non residente ad Agrigento. Non bisogna, infatti, inserire alcun dato personale per votare. Basta cliccare.




L’amministrazione si dimostra sempre più allergica alla parola Democrazia e non riesce a rispondere alle richieste della Città. 

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