sabato 10 dicembre 2016

Trucchetti della maggioranza contro la democrazia partecipata?

Ancora una volta si è rinunciato a votare il regolamento per la democrazia partecipata.
Il regolamento è sperimentale e regola la possibilità per i cittadini di proporre le proprie idee, per la valutazione e la realizzazione con una parte del bilancio cittadino.
Ho presentato tale regolamento a Novembre 2015 e non sono mai riuscita a discuterlo perché (oltre a causa di qualche mio febbrone), nonostante fosse ormai antico, viene sempre buttato fra gli ultimi punti all'ordine del giorno.
E così cade il numero legale o, a maggioranza, si decide di rinviare .

Nell'ultimo Consiglio comunale, era finalmente al terzo punto all'ordine del giorno ma il presidente della Commissione bilancio ha chiesto di far passare prima 5 DFB per evitare maggiori esborsi (la maggior parte piccole cifre per spese legali per ICI non dovuta e anche un ricorso tardivo: insomma spese di "gestione") .

Alla fine dei debiti fuori bilancio la maggior parte della maggioranza è andata a casa e siamo rimasti in pochi.
Alcuni di quei pochi sono andati via, facendo cadere la seduta. 
Oggi scopro che uno degli ultimi ad uscire dall'aula è passato dall'opposizione alla maggioranza, mi viene facile pensare che lo abbia fatto apposta ad andar via! 
Non è più la scelta politica di uno dell'opposizione, che dice alla maggioranza che deve mantenere il numero legale, ma è la scelta di far cadere il numero legale di uno della maggioranza mentre in aula si sta approvando un regolamento per la partecipazione popolare, proposto dall'opposizione!

Il giorno successivo non c'era più nemmeno il numero legale per cominciare.
La seduta di lunedì è servita, di fatto, a far passare 5 debiti fuori bilancio e la mozione di un collega per la trasparenza delle partecipate... e poi sembrava che si potesse approvare anche il regolamento per il bilancio partecipato ma non è stato così... mi sembrava troppo bello!
Abbiamo approvato tutti gli articoli fino al penultimo e poi sulla votazione per l'ultimo è caduta la seduta.

Certo per la maggioranza tale regolamento è inopportuno perché le scelte, anche per la democrazia "partecipata", devono essere del sindaco.
Infatti non c'è più nulla da decidere per il 2016: ha già deciso tutto lui. 
Dovremo solo avallare una fra le sue scelte e poi amministrerà come gli pare il piccolo patrimonio:


ecco cosa ha scelto:


1)Per i Parco giochi, il nostro Comune ha usato quasi 30mila euro in un anno dei soldi dei cittadini per sistemare i giochi comprati dai donatori. 
Ha spostato anche i giochini di piazza Cavour in una zona di villa Bonfiglio mantenuta tuttora al buio. 

2) Per i bonus alimentari ha stanziato 50 € una tantum ad alcune famiglie in difficoltà ma la maggior parte del denaro speso per l'assistenza è veicolato attraverso il servizio civico (4€ l'ora per prestazioni per il Comune)

3)Per la cura del verde si stanziano nel nostro Comune meno di 80mila euro a fronte di un imponente e senza controllo patrimonio arboreo. Magari con le cifre a disposizione si potrebbero mettere a dimora Cipressi di Lawson, dalle sfumature blu, o delle piante a fiore blu.

4) Servizi per le persone con disabilità. L'anno scorso i soldi sono stati dati all'ASP, scelta della Giunta, per l'assistenza a bimbi autistici. Sembra che i genitori non abbiano notato nessun miglioramento nè cambiamento.

5) Molta confusione su cosa intenderà il Sindaco per arredo urbano? Vasi di ceramica di Caltagirone? 

6) Promozione di Agrigento Capitale della Cultura 2020. Tra 3 anni riuscirà a trasformare Agrigento in una città tale da potere aspirare a tanto o sprofonderemo in qualche buca?
L"indecoro" cittadino non si nasconde con qualche pitturazione e qualche abbellimento posticcio e mal inserito nel contesto.
In più c'è già la candidatura di Catania che Franceschini ha sbattuto in faccia al nostro Sindaco quando si sono visti a Catania.
Ma il sindaco aveva messo tra i punti del suo programma anche questo e non gliene importa niente. Ne fa un punto d'onore del promuovere la possibilità di diventare Capitale della Cultura e scrive su Facebook:
"26 novembre alle ore 15:12 ·
Oggi sono stato a Catania in una delle sale della Biblioteca Ursino Recupero per partecipare ad una riunione del Cunes (Comuni Unesco di Sicilia) con il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del turismo. Tra i temi affrontati la prossima assemblea dell' Iccn (Organozzaione mondiale delle città per la salvaguardia ed il patrimonio immateriale Unesco) che toccherà Agrigento per tre giorni con delegati proventi da 40 Paesi, ma anche le politiche sui beni culturali e gli appuntamenti importanti quali i 150 anni dalla nascita di Luigi Pirandello, i 2600 anni di storia di Agrigento e, come ricordato dallo stesso ministro, la candidatura per capitale della Cultura 2020. Ho sottolineato il valore di politiche di investimento sui beni culturali citando l'esempio dei finanziamenti per gli scavi della Valle dei Templi che hanno consentito di scoprire il teatro di Akragas e reperti di straordinaria importanza per l'arricchimento del patrimonio ma anche per una più approfondita conoscenza della storia della città."

Quando promuoverà un pò di decoro vero in città?
Non è dato saperlo.
La democrazia, poi, non esiste.
Ad Agrigento la democrazia è blu.
Livida per le non risposte su quesiti e per il bavaglio alla voce del Consiglio.






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