martedì 15 dicembre 2015

Ignorantia legis non excusat



Sono rimasta sgomenta a sentire la risposta dell'assessore al Question time di oggi.

La prima delle mie sette interrogazioni riguardava le disposizioni della legge regionale 5/2014 che impone ai comuni di spendere il 2% dell'IRPEF regionale assegnata con forme di democrazia partecipata per azioni di interesse comune.

Nel 2015 la legge regionale 9 ha precisato che tali somme dovranno essere spese come stabilito usando una qualche forma di consultazione popolare, pena la restituzione nell’esercizio finanziario successivo delle somme non utilizzate secondo tali modalità.

Avevo fatto la domanda a metà Luglio richiedendo risposta scritta su come l'amministrazione intendesse ottemperare alla legge e con quali forme avrebbe attuato la consultazione cittadina. Da zelante Consigliere ho protocollato il 23 Novembre un regolamento sperimentale per il bilancio partecipativo così da "aiutare" l'amministrazione nella scelta delle modalità di consultazione e non perdere i soldi.

Queste indicazioni di legge, che aprono il bilancio dei Comuni alla partecipazione popolare, sono di provenienza Movimento 5 stelle, ho fatto di tutto perchè non fossero disattese.

Alcune amministrazioni nell'agrigentino stanno cogliendo le indicazioni dei cittadini e potranno tenersi le somme, noi invece dovremo restituire alla regione oltre 58mila euro che sicuramente sono già stati inseriti, inconsapevolmente, in qualche capitolo di spesa. E quindi la spesa per le tasche agrigentine raddoppierà..

Stasera dopo 5 mesi mi sono sentita rispondere che la democrazia partecipata al comune si è fatta promovendo nel sito web trasparenza e valutazione, dotando il sindaco di un ufficio stampa e con l'ufficio relazioni col pubblico o giù di lì. Per le testuali parole dovrò aspettare la stenotipia. Io ricordo di aver sentito sciorinare le cifre degli stipendi dei vari addetti.

Cara amministrazione la risposta è sbagliata. Rimandati in leggi regionali! E i cittadini dovranno rimandare 58mila euro alla Regione. La legge diceva che dovevate farvi dire dai cittadini come dovevate spendere questa cifra e non che dovevate spenderla per il sito web!!

La legge regionale è del 7 Maggio 2015 e il nostro Sindaco si è dimesso da Deputato regionale circa un mese dopo.. che dire! Non ci posso credere. Sono ancora allibita. Il sindaco ha arricchito lo staff per cannare le leggi?

In più, tutto ciò dimostra l'attenzione che questa amministrazione dedica ai Consiglieri, che sono i rappresentanti dei cittadini?



Abbiamo perso oltre 58mila euro a meno di non organizzare un consultazione lampo fra gli agrigentini, prima che il 28 Dicembre il Consiglio comunale approvi il bilancio previsionale.

lunedì 14 dicembre 2015

Bilancio partecipativo anche ad Agrigento?

Già nel 2014 le amministrazioni dovevano organizzarsi per spendere in forma partecipativa queste cifre, come si legge nella legge regionale 5/2014 all’art 6 comma 1: ” è fatto obbligo alle Amministrazioni comunali di: «spendere almeno il 2 per cento delle somme loro trasferite con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune.»;”.
Naturalmente per il 2014 tutto ciò, per il Comune di Agrigento, è “passato in cavalleria”.
Per il 2015 il legislatore regionale ha previsto che le somme non utilizzate coinvolgendo i cittadini dovranno essere restituite.
Infatti nell’art 6 comma 2 della legge regionale 7 Maggio 2015 n.9, la legge di stabilità regionale, il legislatore ha inserito le parole: “pena la restituzione nell’esercizio finanziario successivo delle somme non utilizzate secondo tali modalità.”.
Per Agrigento come da decreto attuativo del  22 Ottobre 2015 sono stati previsti 2.929.368,33 euro, quindi almeno 58.587,36 euro dovranno essere spesi dall’amministrazione comunale, solo dopo averne chiesto la destinazione ai cittadini.
Il Movimento 5 stelle Agrigento ha chiesto tramite un’interrogazione della portavoce Marcella Carlisi, inviata tramite PEC al protocollo generale il 19/7/2015, come l’Amministrazione intendesse procedere per attuare quanto previsto dalla legge e COME si pensava di organizzare la consultazione cittadina. L’interrogazione non ha avuto ancora risposta ed ne attende una al question time di mercoledì 15 Dicembre.
Non sappiamo come risponderà l’amministrazione ma la nostra portavoce ha protocollato il 23 Novembre  anche una proposta di delibera per una bozza di regolamento per il bilancio partecipativo.
Intanto il Meetup “Attivisti con le stelle per Agrigento”, nello spirito propositivo del Movimento 5 Stelle avanza delle proposte all’Amministrazione per l’utilizzo di queste somme:
1) Creazione di una rotonda al Quadrivio Spinasanta;
2) Sistemazione dell’illuminazione stradale in una della vie cittadine ancora al buio;
4) Sistemazione del canile comunale;
5) Creazione di un’area di sgambamento cani;
6) Implementazione bike sharing;
7) Sistemazione strade.
Alcune di queste proposte saranno elaborate per essere proposte, in maniera opportuna, all’amministrazione. La speranza è che  il Sindaco non voglia far perdere le somme destinate ad Agrigento e consulti i cittadini.

Invitiamo i cittadini ad inviare proposte al Comune di Agrigento.  Anche se non le ha richieste potrebbe valutarle per inserirle nel Bilancio di Previsione 2015, che arriverà in aula Sollano il 28 Dicembre.

martedì 8 dicembre 2015

se volete solidarietà, datevi da fare


A Settembre un bando per il servizio civico comunale "regalava" 250 euro al mese a chi, con ISEE e carichi familiari che dimostravano la sua difficoltà economica, prestava servizio al comune per 15 ore settimanali (su 5 giorni).
Un paio di partecipanti alla "riffa" per il lavoro mi hanno contattato, lamentandosi della paga ristretta pari a 3,5 euro ora (facendo il conto esatto sono 4,1 euro/ora, pare lorde).
Ieri 3 commissioni congiunte hanno discusso con l'assessore alla solidarietà sociale per dare parere su 2 regolamenti e uno era proprio quello sul servizio civico.
Il Comune intende non più fare beneficenza a pioggia (e mi trova d'accordo) ma avviare i poveri a lavoro per evitare un possibile circolo vizioso di persone che intendano vivere solo di solidarietà sociale.
Questo può essere un discorso condivisibile ma, se "educazione al lavoro" deve essere, allora è giusto dare un adeguato corrispettivo al servizio prestato.
Queste persone hanno diritto a queste somme e le dovrebbero comunque avere. 
Il servizio deve essere un "di più" non un "guadagno" per il Comune.
Si potrebbero dimezzare le ore e lasciare intatto il "montepremi".

Tante persone molto dignitose preferiscono, sicuramente, avere dei soldi attraverso questo canale piuttosto che averli in beneficenza.
Ma non tutti abbiamo la stessa sensibilità.
Se il problema è che qualcuno pretende i soldi senza svolgere il lavoro e rimane con la zappa in mano a fissare il panorama tutto il tempo, diamo le somme "a progetto".  
Ad esempio: tinteggiatura di una ringhiera o sistemazione di un'aiuola: sia che ci metti un ora o 15 ore a fare il tuo servizio civico, il "contributo economico" rimane uguale.
L'assessore, incredulo a quanto ho segnalato, ha detto che la sua porta è aperta e se qualcuno non è stato contento del servizio e del contributo può segnalarglielo direttamente.
Mi ha detto che nessuno si è lamentato con lui della ristrettezza delle somme, anzi tanti in più volevano partecipare.
Non ho dubbi, considerando che c'è chi fa lavori massacranti in nero anche per somme minori. 


domenica 6 dicembre 2015

Pollice VERde? No, VERso!



Ad Agrigento  gli alberi sono trascurati da tempo immemore, giusto un raptus di potatura o un abbattimento a tappeto stile figli di Attila.

Ogni tanto un albero cade, ogni tanto cade un passante inciampando sulle radici che si fanno strada nell'asfalto.

Per tutti quelli che mi chiedono un aggiornamento su Viale dei Pini: previsto abbattimento e ricostituzione del Viale con nuove essenze, 5 progettisti del Comune ci stanno lavorando.

Per il resto è stata consegnata la relazione dell'agronomo che ha verificato 1937 alberi.

Come sapete 157 alberi sono stati contraddistinti con un cerchio rosso di 15 cm di diametro: sono gli alberi da abbattere.

Il Comune ha raschiato il fondo del salvadanaio per trovare i fondi e sono cominciati i primi abbattimenti.

Altri saranno effettuati a seguito dell'aggiudicazione di una gara per taglialegna: taglia, affetta e porta a casa. Insomma, niente soldi per chi si aggiudica l'appalto, solo legna.

Prepariamoci a dare l'addio a:

4 pini Scarpata salita Coniglio

5 ficus Giardini p.zza Moro

4 pini Via Cimarra (scuola Frank)

4 pini via Caruso Lanza

2 Ficus via Toniolo

3 Pini e 1 sommacco via De Gasperi

1 Ficus, 8 Pini e una Robinia via Crispi

1 pino, via Panoramica dei Templi

1 ficus e 6 pini via passeggiata archeologica

3 ficus, 2 pini, un sommacco e un falsopepe viale della Vittoria

19 pini (che pendono dall'ex ospedale) e un cipresso via Giovanni XXII

un pino villetta via Giovanni XXIII

13 Pini scuola media via Regione Siciliana

2 pini in via delle Mura

un cipresso Cimitero Bonamorone

Nella VILLE:

VILLA BONFIGLIO: 10 pini una robinia e un sommacco

Villa LIZZI: 10 Pini

Villa del Sole: 32 pini

Monserrato: 4 acacie in via Isola d'Elba e 6 pini attorno alla scuola G.Fava

Villaggio Mosè: un pino in via del Vespro e uno in via Capuana

Villaggio Peruzzo: 2 pini in piazza S.Pio X, 2 in Piazza Salvemini e 4 in Piazzetta Linosa.

L'agronomo consiglia anche capitozzare 111 alberi in città.

La CAPITOZZATURA è il taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie o di grossi rami. Potete leggere diversi articoli sul fatto che la capitozzatura “è la più dannosa tecnica di potatura degli alberi, eppure, nonostante più di 30 anni di letteratura e di seminari per spiegare i suoi effetti nocivi, la capitozzatura rimane una pratica comune.”

L’albero non si irrobustisce ma usa tutte le sue risorse per creare una nuova struttura più fragile. Inoltre se i nuovi rami, nati dalla capitozzatura, cadono su auto o passanti l’amministrazione paga i danni per negligenza.

Questo l’effetto della capitozzatura sugli albererelli di oleandro di Via Nenni:


sabato 5 dicembre 2015

Campo della discordia


Quando mercoledì sono andata a ritirare la revoca del contratto per la piscina ho parlato con il dirigente riguardo al campetto di Villa del Sole. 
E' in corso un'esternalizzazione della gestione della struttura. 
Il campo verrà gestito dai privati e, probabilmente, nessuno potrà più accedervi senza pagare. Ci saranno tariffe e orari ben precisi. 
Mi chiedo se sia giusto che in città non ci siano luoghi all'aperto (campetti perfettamente funzionanti) dove si può giocare. 
E' vero che ad Agrigento ci sono troppi maleducati che, invece di utilizzare correttamente le strutture, le rovinano e le distruggono. 
Non si può nemmeno permettere che un privato stia sempre a riparare ciò che qualche "cattivone" distrugge. Inoltre, se qualcuno si fa male e la struttura è privata, lo deve ripagare il privato. 
Quindi? 
In alternativa all'esternalizzazione si potrebbe  ristrutturare il campo con l'utilizzo dei soldi del bilancio destinato a ciò che chiedono i cittadini, il 2% delle somme dell'IRPEF regionale (ho presentato il regolamento il mese scorso ma è ancora in attesa di parere).
Un'altra opportunità potrebbe essere il baratto amministrativo (ho presentato il regolamento il mese scorso ma è ancora in attesa di parere):  un'associazione, in cambio di una ragionevole ristrutturazione e manutenzione, potrebbe avere l'uso gratuito e la priorità per l'utilizzo della struttura  (e, per esempio, l'uso esclusivo degli spogliatoi). 
Si potrebbe anche utilizzare il crowdfunding e creare una gestione pubblico-privato.

Gli agrigentini sono maturi per gestire tutti insieme una struttura e farla funzionare senza vandalizzarla?

Mettiamo fra i buoni propositi per il nuovo anno l'essere dei cittadini che guardano alla città come una casa comune da tenere ordinata, pulita e funzionale.
Al momento, però, c'è il bando per cedere l'impianto per 9 anni. 
Che ne pensano i cittadini? 
Quando, qualche anno fa, si penso di chiudere la struttura e creare  un palazzetto ci fu una sommossa popolare.
Tanti si opposero perché si parlava di una tensostruttura con pannelli fotovoltaici che avrebbe occupato parte della vista che si può godere dal viale della Vittoria.
Ora si parla di campo polivalente SCOPERTO.
La struttura va sicuramente recuperata. 
Sulla possibilità di una fruizione democratica vista la sorte di aiuole, panchine, cartelli, cassonetti etc etc il dubbio mi rimane..