martedì 8 dicembre 2015

se volete solidarietà, datevi da fare


A Settembre un bando per il servizio civico comunale "regalava" 250 euro al mese a chi, con ISEE e carichi familiari che dimostravano la sua difficoltà economica, prestava servizio al comune per 15 ore settimanali (su 5 giorni).
Un paio di partecipanti alla "riffa" per il lavoro mi hanno contattato, lamentandosi della paga ristretta pari a 3,5 euro ora (facendo il conto esatto sono 4,1 euro/ora, pare lorde).
Ieri 3 commissioni congiunte hanno discusso con l'assessore alla solidarietà sociale per dare parere su 2 regolamenti e uno era proprio quello sul servizio civico.
Il Comune intende non più fare beneficenza a pioggia (e mi trova d'accordo) ma avviare i poveri a lavoro per evitare un possibile circolo vizioso di persone che intendano vivere solo di solidarietà sociale.
Questo può essere un discorso condivisibile ma, se "educazione al lavoro" deve essere, allora è giusto dare un adeguato corrispettivo al servizio prestato.
Queste persone hanno diritto a queste somme e le dovrebbero comunque avere. 
Il servizio deve essere un "di più" non un "guadagno" per il Comune.
Si potrebbero dimezzare le ore e lasciare intatto il "montepremi".

Tante persone molto dignitose preferiscono, sicuramente, avere dei soldi attraverso questo canale piuttosto che averli in beneficenza.
Ma non tutti abbiamo la stessa sensibilità.
Se il problema è che qualcuno pretende i soldi senza svolgere il lavoro e rimane con la zappa in mano a fissare il panorama tutto il tempo, diamo le somme "a progetto".  
Ad esempio: tinteggiatura di una ringhiera o sistemazione di un'aiuola: sia che ci metti un ora o 15 ore a fare il tuo servizio civico, il "contributo economico" rimane uguale.
L'assessore, incredulo a quanto ho segnalato, ha detto che la sua porta è aperta e se qualcuno non è stato contento del servizio e del contributo può segnalarglielo direttamente.
Mi ha detto che nessuno si è lamentato con lui della ristrettezza delle somme, anzi tanti in più volevano partecipare.
Non ho dubbi, considerando che c'è chi fa lavori massacranti in nero anche per somme minori. 


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