mercoledì 17 giugno 2020

nota del 12/6/2020 su differimento tributi comunali

Finalmente la proposta di delibera, riguardante il differimento dei tributi comunali, è arrivata ai consiglieri comunali.

Alla notizia è stato dato straordinario risalto da parte di componenti della ex opposizione, oggi alla ricerca di un -improbabile- posto al sole, ma se si fosse stati in grado di comprendere gli atti ci si sarebbe accorti facilmente che c'è poco da festeggiare per chi si trova nei guai finanziari post COVID19!

Tanti altri comuni siciliani hanno già deliberato l’abbattimento e il differimento delle tasse comunali per l’emergenza COVID. La vicina scadenza del 16 Giugno, per alcune gabelle, chiedeva di deliberare molto prima di quella data e invece l’atto approderà in Consiglio solo il 15 Giugno nel pomeriggio, quando tanti utenti hanno già pagato. Il ritardo potrebbe sembrare casuale se non fosse già accaduto per la TARI, quando l’annuncio del differimento della rata, arrivato tempestivamente dopo i decreti nazionali in altri Comuni, era stato decretato dal sindaco sul filo di lana, dopo il pagamento di tanti cittadini.

Mozioni e atti di indirizzo presentati dalla sottoscritta, su TARI e suolo pubblico, e approvati in Consiglio chiedevano, oltre al differimento, un taglio delle bollette per i mesi di chiusura alle aziende che dimostravano di non avere lavorato e quindi di non avere prodotto spazzatura.

Per il principio “di chi inquina paga” se queste aziende non hanno prodotto spazzatura per diversi mesi, non possono pagare per spazzatura che non è stata conferita e servizi di cui non si è usufruito. Dovranno pagare, con soldi che non hanno, spazzatura che non hanno prodotto.

Ad Agrigento siamo ben lontani dalla tariffa puntuale e questa amministrazione non ha mai lavorato seriamente per scovare gli evasori, la stragrande maggioranza di quelli che vanta sono stati costretti ad autodenunciarsi per prendere i mastelli.

Intanto tutte le utenze hanno pagato, per ogni mastello, i trasponder, utili per trovare evasori e capire chi non differenzia bene, non sono mai stati utilizzati: uno spreco di denaro, uno dei tanti che abbiamo pagato con le nostre bollette.

Durante la trattazione del 15 Giugno speriamo in un ravvedimento e presenteremo emendamenti in tal senso anche per evitare possibili ricorsi e beghe legali per il Comune.

Fissata la data del 4 ottobre per le elezioni comunali gli agrigentini guardano con speranza alla potenziale fine di questa deludente e presuntuosa amministrazione.

Cosa succederà domani al mercatino del venerdì? nota dell'11/6/2020

Per lavorare in sicurezza e serenità, avevo chiesto di discutere in Consiglio comunale la tematica dei mercati ad Agrigento ma i consiglieri firettiani, vecchi e nuovi, non hanno reagito per nulla bene.

Probabilmente non va a genio che in questi anni abbia aperto il Comune come una scatoletta di tonno, non va a genio che pubblichi le inefficienze della amministrazione sulla mia bacheca facebook.

Evidentemente devo essere punita per la mia lealtà nei confronti della Città e dei Cittadini e l’atto proposto è stato bocciato.

Il testo, a garanzia di tutti rispetto ai mercati agrigentini, era il seguente:

- venga formalizzata una planimetria con le precise disposizioni delle bancarelle, con presa visione delle associazioni del settore;

- siano creati ordini di servizio precisi per gli uffici comunali relativi al personale da mettere a disposizione dei mercati settimanali con orari e mezzi;

- si diano delle indicazioni relativamente all'organizzazione del mercato per quanto riguarda la raccolta differenziata della spazzatura, soprattutto per mascherine e guanti, che devono essere conferiti nell'indifferenziato con ben 2 sacchetti per problematiche di sicurezza;

- che ci sia un presidio antiabusivi per scongiurare problemi di sicurezza.

Consiglieri firettiani, vecchi e nuovi, hanno detto, in dichiarazione di voto, che dovevano concordare se approvare o meno queste indicazioni ma hanno cominciato ad addurre le seguenti “scuse”:

- Le associazioni di settore non hanno voce in capitolo, perché i diritti sono “affievoliti” ed è solo il coraggio del sindaco a permettere l’apertura dei mercati;

- La discussione è inutile perché l’amministrazione ha già sistemato tutto e le indicazioni sono sovrabbondanti;

- Per la spazzatura ci sono già tutte le indicazioni, perché nei decreti, ed è già prevista una ordinanza suppletiva;

- Le problematiche sono altre, per esempio la sanificazione degli indumenti.

Delle planimetrie, per la serenità di tutti, si chiedeva solo la presa visione, considerato che non esiste segnaletica orizzontale per le piazzole.

Durante il Consiglio non sono state date le informazioni richieste, relative all’organizzazione del mercato, come si intende garantire ciò che è scritto nell’ordinanza che, ad esempio, dice che possono essere ammesse solo 2 persone per postazione e quindi qualcuno dovrebbe dare indicazioni su ingressi ed uscite. Tutti i frequentatori sanno bene che, in condizioni pre COVID19, non c’era mai abbastanza personale a presidiare il mercato di piazzale La Malfa.

Non esiste ancora nessuna ordinanza suppletiva per la spazzatura e l’altro ieri, a Villaggio Peruzzo dopo il mercatino del Martedì, la zona, accusano i cittadini, non è stata nemmeno ripulita come testimoniano le loro foto. Probabilmente, come al solito, la RTI non sarà stata nemmeno avvisata della ripresa del mercatino.

Sono bravi, va tutto bene, sono l’unica amministrazione degna di amministrare: questo è il tormentone, lo scruscio della carta, cubbaita non ce ne è. Solo tanta erba, munnizza e vanagloria.

Quando la maggioranza diventa opposizione alla vita economica della Città

Se un provvedimento nasce nell’ottica di aiutare chi costituisce il tessuto economico della città e ha patito la chiusura forzata, deve essere un aiuto effettivo e non l’ennesimo sbuffo della macchina del fumo.

L’atto di posposizione delle rate delle tasse comunali, proposto tardivamente dagli uffici, quando già molti comuni avevano deliberato da tempo, è arrivato in Consiglio comunale il giorno prima della scadenza, quando tanti cittadini avevano già pagato.

La ristrettezza e la conseguente poca efficacia del provvedimento non era frutto di un ragionamento conseguente all’elaborazione dei dati, che gli uffici hanno dichiarato di non possedere, ma di una stima a naso.

Per questo, il Consigliere Vullo, appartenente all’opposizione, di cui io faccio parte dall’inizio della consiliatura, ha proposto un emendamento per spostare di 2 mesi anche il pagamento dell’IMU, per chi sta cercando di rialzarsi mentre rischia di piombare in povertà.

I firettiani, vecchi e nuovi, hanno avvelenato la discussione dicendo che stavamo strumentalizzando la gestione della povertà che, tra l’altro, questa amministrazione si vanta di aver seguito magistralmente durante l’emergenza COVID19 ma il risultato sul territorio, dopo anni di porte chiuse e orecchie da mercante, è pessimo.

L’emendamento è stato bocciato da una maggioranza che diventa opposizione alla vita e all’economia cittadina. 

Qualche “killer” continua ad avvelenare i pozzi con insinuazioni, pettegolezzi, bugie e perfino stalking, cercando in modo squallido voti per una campagna elettorale che mostra sui social miserie umane e mancanza di scrupoli.

lunedì 15 giugno 2020

Finanziamenti di infrastrutture per i trasporti, davvero se i soldi ci sono allora bisogna spenderli e i cittadini hanno il DOVERE di esprimere gratitudine?


Una settimana fa il sindaco ha rilasciato un'intervistasulle strade per vantare i lavori sul lungomare.
In quella occasione ha parlato della rotonda di Giunone, riqualificata con una forma a granchio, che dovrebbe ricordare la figura presente in una antica moneta battuta nella nostra Città. Relativamente alle critiche dei cittadini sui soldi spesi per una decorazione invisibile e incomprensibile ai più, asseriva, tra l'altro, che: "abbiamo il DOVERE di apprezzare l'intervento ed esprimere la gratitudine per questa iniziativa".
Non credo che questa affermazione vada nella logica del buon padre di famiglia. Davvero se ci sono soldi bisogna spenderli senza considerare l'utilità dell'opera, magari creando assurde cattedrali nel deserto?
In città ne abbiamo diversi esempi, in qualche modo legati all'operato di questo sindaco.
Oltre al granchio sulla rotonda Giunone il progetto ANAS, che il sindaco si auto congratula di avere stimolato, comprendeva un'altra opera profondamente criticata anche perché durata solo qualche giorno: la colorazione di una parte della strada provinciale SP4 di color tufo.
Per quanto riguarda la riqualificazione del lungomare Falcone e Borsellino, che coinvolgerà solo la parte dedicata alla circolazione automobilistica, è giusto ricordare che si doveva e poteva intervenire prima, dato che esistevano delle somme risparmiate dalla passate amministrazioni per questo scopo ma sono state utilizzate per altro. Insomma, si è preferito mantenere i disagi per la circolazione e rischiare pericolosi incidenti, pur avendo i soldi in cassa.
Il finanziamento che ha consentito questi lavori è piovuto dal cielo, non era previsto quindi questa riqualificazione è solo frutto di un caso fortuito. E' il contributo della norma Fraccaro del M5S, per efficientamento energetico (tipo riscaldamento o coibentazione in qualche scuola) o sviluppo sostenibile: si può fare  perché nell'asfalto sarà inserito un fotocatalizzatore per ridurre l'inquinamento da scarichi di auto dalla “inquinatissima” zona del lungomare.
L'asfalto sarà, infatti, trattato con biossido di titanio, un catalizzatore ovvero una sostanza che accelera le reazioni chimiche, in questo caso quelle di degradazione di alcuni inquinanti.
Tale accorgimento sarebbe utile in zone a traffico intenso, come quelle del centro città ugualmente disastrate, piuttosto che sul lungomare ma l'amministrazione ritiene più utile avvicinarsi alle immagini del rendering elettorale del 2015. Il catalizzatore è attivato dalla luce del giorno, per questo l’effetto si chiama “foto” catalitico mentre di notte si riduce significativamente l'efficienza antinquinante. Naturalmente, l’effetto catalitico non è eterno ma ha durata limitata a qualche anno e, nel nostro caso, sarà soggetto più che ad inquinamento da gas di scarico, all’umidità marina e alla sabbia.
Ad essere “faziosi” si potrebbe fare presente che, altrove, sono state presentate interrogazioni relative alla pericolosità per la salute umana del biossido di titanio negli gli asfalti cittadini, infatti, per fare il suo lavoro, questo materiale, si presenta in dimensioni di nano particelle che possono entrare nel nostro corpo attraverso inalazione ed esistono diverse pubblicazioni sulla sua tossicità.
Lo stanziamento totale è di 170 mila euro, quasi un terzo della cifra sarà impegnato per pagare il fotocatalizzatore.
Altro esempio di cattedrale nel deserto è il marciapiede pedonale/ciclabile di San Leone, creato tempo fa per sfruttare un finanziamento, che ha sempre mostrato criticità.
La rete ciclabile della nostra città è una delle gemme della campagna elettorale del sindaco uscente. Decorando con vasi la pista delle Dune diventa più ciclabile o serve ad altro? In 5 anni la pista di San Leone è rimasta immersa nella sabbia e nei rovi, con auto posteggiate sopra e la pulizia di qualche metro è stata vantata come una grande impresa.
Nel suo percorso ci sono pali della luce e d'estate è continuamente attraversato da pedoni, oltre ad essere utilizzato da podisti tutto l'anno. Parte del percorso, inoltre, è sempre soggetta a crolli. La "coabitazione" fra pedoni e ciclisti è stata sempre burrascosa ed è culminata in questi giorni nel riprovevole e non giustificabile episodio.
Dovremmo riflettere e pensare che un progetto non può essere perseguito perchè "ci sono i soldi", non può essere mirato alla promozione elettorale ma va portato avanti solo se esiste un beneficio esclusivo di tutta la comunità, contingentando la spesa, senza sprecare soldi pubblici e privati.