martedì 12 gennaio 2016

Viale dei Pini e l'onestà intellettuale del sindaco

Il 28 Dicembre 2015 durante il Consiglio comunale ,nel momento di votare l'eliminazione dei pini di Viale dei Pini, ho detto "NO". 
Come mi rispose colui che disse una parolaccia davanti alle telecamere e negò di averla detta? Colui che si lamentò di estrapolazione delle sue parole?

"Però, vede, Consigliere, quando ci si astiene o si vota contrario su un emendamentodi questo tipo, quando ciascun agrigentino sa che in quella strada lì sono morti dueragazzi, adesso io non la voglio buttare nel tragico, non la intendo buttare nel tragico,ma due giovani vite agrigentine, nonostante il limite di velocità dei 30 chilometriorari ci hanno perso la vita e continuare a sentirmi dire poi, dalla Consigliera Carlisi,che sta un gruppo che sta studiando, mentre il gruppo studia, noi avvieremo la garad‟appalto per sistemare definitivamente quella strada lì; il gruppo di progettazione poici dirà se vanno necrotizzati i pini, ai quali io sono enormemente più affezionato dilei.Quindi, mentre c‟è qualcheduno che studia, noi andremo a intervenire lì, per come siconviene intervenire; se c‟è da fare una necrotizzazione di quei pini, a cui, ripeto, iosono più legato di lei, per la semplice ragione che proprio lì tenevo casa e, quindi, ci ho anche abitato, ancora prima del tema vegetale, mi sta molto a cuore quello dellavita umana, se poi riusciamo a salvare i pini che hanno una grande storia, questo benarrivi.Ma che non si voti un emendamento, perché si dà primazia a un elemento vegetalerispetto alla vita umana, veramente lo trovo molto, molto, molto strano" 

estrapola bene chi estrapola per ultimo???
Quindi darei primazia ad un elemento vegetale rispetto alla vita umana..  sempre meglio di un tizio che conosco che da primazia alla ceramica rispetto alla vita umana in genere (perché i soldi, cmq si trovino, devono servire PRIMA per mettere in sicurezza il territorio) e alla vita civile in particolare.
Ed è sempre quel tizio che ha deciso la supremazia di ogni sua idea rispetto a quella di TUTTI gli altri.
Così come sugli alberi di Viale dei Pini aveva già deciso, appena insediato...
lo disse già a metà Giugno, Bar Portapò, incontro con il gruppo di Agrigentomanifesta: chiameremo diversamente il Viale!



mercoledì 6 gennaio 2016

Amministrazione ecologista?

A 6 mesi dall'insediamento dell'amministrazione e con 13 operatori ecologici ancora ad occupare la ZTL di fronte al palazzo comunale, si decide per nuove gare per il servizio di stoccaggio, recupero e smaltimento dei rifiuti secchi recuperabili provenienti dalla raccolta mono-multimateriale e dei rifiuti speciali (ingombranti), pericolosi e non, RAEE del territorio comunale di Agrigento, per il periodo che andrà dal 1/6/2016 al 21/7/2017.




"I rifiuti secchi provenienti dalla raccolta multimateriale vengono conferiti alla discarica autorizzata della ditta Catanzaro Costruzioni srl", così dice la determinazione dirigenziale 2683 del 31/12/2015. Vista la previsione per la gara sarà così, dunque, fino a Giugno.


Per un'amministrazione con assessore esponente ecologista, attendere un anno per riuscire a sistemare la raccolta multimateriale, è disdicevole.

Che dire poi dei RAEE? 
Sono i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, tra i quali anche le sorgenti luminose. Il consorzio Ecolamp e Legambiente, anche per il 2015, si sono occupati di sensibilizzare i cittadini italiani per smaltire correttamente le lampadine a basso consumo giunte a fine vita e informare i consumatori sulle possibili modalità di conferimento.. ma ad Agrigento quali sono? 

Per la corretta raccolta di tutti i RAEE la nostra città è all'ultimo posto fra i 16 comuni che la effettuano nella nostra provincia. (clicca qui per tutto il rapporto regionale)


Così dicono i dati del 2014 e non si trova un centro di raccolta per Agrigento sul sito del Centro di Coordinamento RAEE. 
Il CdC RAEE è costituito dai Sistemi Collettivi istituiti per la gestione dei RAEE, in adempimento all'obbligo previsto dal Decreto Legislativo n°49 del 14 marzo 2014 che recepisce nel sistema italiano i principi espressi dal legislatore europeo nella direttiva 2012/19/UE.




Speriamo che l'amministrazione confezioni  le prossime gare nell'ottica di una migliore tutela dell'ambiente, altrimenti ci troveremo sempre fanalino di coda in ecologia ovvero in pole position nell'inquinare il luogo dove viviamo. 

Raccolta Rifiuti comunicato 15/12/2015







Quanto stiamo spendendo per il contratto con le RTI per lo spazzamento e raccolta rifiuti?

Per cominciare, invece che rivolgersi alla GESA, la gestione commissariale si rivolse ai privati per la progettazione dei bandi. Spesi circa 28mila euro. C'è ancora un bando da utilizzare, quello creato per seguire l'indicazione "in house," data dal Consiglio comunale precedente.

Poi ci sono le somme che questa amministrazione ha accantonato, aspettando che le ditte si procurassero i documenti necessari per la partecipazione alla gara: per 15 giorni e poi 5. Il Comune ha messo da parte circa 700mila euro, aspettando le fatture delle ditte relative al periodo.

Ci sono 13 operatori assunti dalle RTI il 22 Luglio e licenziati il giorno dopo.

Il contratto è stato firmato ad Ottobre, quindi l'art 11 del Capitolato non è stato rispettato. Sono passati oltre 100 giorni e i 13 uomini sono ancora fuori dal Comune, sperano di non passare lì il Natale. Potrebbero anche fare causa al Comune, che si è accollato un contratto con chi non ha rispettato il bando in tema assunzioni: altre possibili spese per i cittadini.

Se il capitolato non è stato rispettato perchè non si provvede alla risoluzione del contratto come da art.36 dello stesso Capitolato, intascando la cauzione?

Dopo 6 mesi e il riarredamento della stanza dell'Assessore al Territorio e Ambiente, l'amministrazione si accorge che ad Agrigento non conviene fare la raccolta differenziata. C'erano già arrivati i Consiglieri comunali della scorsa consiliatura.

Perchè non risolvere il contratto e utilizzare i soldi della cauzione per organizzare un sistema di raccolta basato sulla differenziata? La differenziata non può essere un servizio accessorio ma il sistema di smaltimento.

La nostra differenziata non vale niente anche perchè non c'è nessuna informazione su come farla.

Perfino dei cassonetti stradali dedicati e bene evidenziati potrebbero fare al caso nostro, tanto per cominciare, prima di arrivare ad una raccolta porta a porta in tutta la città, dopo un'adeguata informazione/formazione. E invece, per il contratto vigente, solo un quartiere sarà servito con la differenziata. Tutti gli altri dovranno fare, se vogliono, la fila alle 2 isole ecologiche.

I cittadini mi chiedono se i cassonetti blu funzionano ancora. I cassonetti dove depositavo perfino le lattine lavate. Poi veniva una qualsiasi zia Pina e buttava nello stesso cassonetto (anche perchè non bene evidenziato) un sacchetto pieno di lische di pesci. Il tutto si rimescolava nell'autocompattatore e addio qualità della differenziata. Anche per questo non si guadagna ma ci si perde ad Agrigento con la differenziata.

Non sa l'assessore che le balle di materiale differenziato vengono pagate a seconda della qualità? Che il materiale sporco fa abbassare il prezzo che viene pagato dai consorzi? Che quando il materiale torna indietro, chi lo ha spedito deve pagare il trasporto?

La raccolta differenziata ad Agrigento si attesta a circa al 13% contro una media nazionale di circa il 45% con il massimo a Treviso 81,9% (consideriamo che il decreto Ronchi stabiliva per il 1999 l'obiettivo del 15%).

Il 40% dei costi della spazzatura sostenuti in Sicilia sono relativi allo smaltimento in discarica contro il 15,6% della media nazionale. La discarica non può essere il metodo di smaltimento utilizzato per il materiale post consumo. Può essere ancora una risorsa e invece finisce in discarica come pesante eredità da smaltire per le generazioni future.

Ribadisco: la differenziata si deve implementare subito. Il sistema di raccolta deve essere la differenziata, non può essere un servizio aggiuntivo per una parte della città.

Si creano posti di lavoro. Non si paga una TARI più alta per il danno ambientale che si provoca. Gli imprenditori della differenziata investono e creano tantissimi posti di lavoro. Si allontana l'incubo inceneritori e le discariche si esauriscono più lentamente. Con questo ritmo, invece, fra meno di due anni sarà emergenza vera. Dobbiamo fare presto.