martedì 15 dicembre 2015

Ignorantia legis non excusat



Sono rimasta sgomenta a sentire la risposta dell'assessore al Question time di oggi.

La prima delle mie sette interrogazioni riguardava le disposizioni della legge regionale 5/2014 che impone ai comuni di spendere il 2% dell'IRPEF regionale assegnata con forme di democrazia partecipata per azioni di interesse comune.

Nel 2015 la legge regionale 9 ha precisato che tali somme dovranno essere spese come stabilito usando una qualche forma di consultazione popolare, pena la restituzione nell’esercizio finanziario successivo delle somme non utilizzate secondo tali modalità.

Avevo fatto la domanda a metà Luglio richiedendo risposta scritta su come l'amministrazione intendesse ottemperare alla legge e con quali forme avrebbe attuato la consultazione cittadina. Da zelante Consigliere ho protocollato il 23 Novembre un regolamento sperimentale per il bilancio partecipativo così da "aiutare" l'amministrazione nella scelta delle modalità di consultazione e non perdere i soldi.

Queste indicazioni di legge, che aprono il bilancio dei Comuni alla partecipazione popolare, sono di provenienza Movimento 5 stelle, ho fatto di tutto perchè non fossero disattese.

Alcune amministrazioni nell'agrigentino stanno cogliendo le indicazioni dei cittadini e potranno tenersi le somme, noi invece dovremo restituire alla regione oltre 58mila euro che sicuramente sono già stati inseriti, inconsapevolmente, in qualche capitolo di spesa. E quindi la spesa per le tasche agrigentine raddoppierà..

Stasera dopo 5 mesi mi sono sentita rispondere che la democrazia partecipata al comune si è fatta promovendo nel sito web trasparenza e valutazione, dotando il sindaco di un ufficio stampa e con l'ufficio relazioni col pubblico o giù di lì. Per le testuali parole dovrò aspettare la stenotipia. Io ricordo di aver sentito sciorinare le cifre degli stipendi dei vari addetti.

Cara amministrazione la risposta è sbagliata. Rimandati in leggi regionali! E i cittadini dovranno rimandare 58mila euro alla Regione. La legge diceva che dovevate farvi dire dai cittadini come dovevate spendere questa cifra e non che dovevate spenderla per il sito web!!

La legge regionale è del 7 Maggio 2015 e il nostro Sindaco si è dimesso da Deputato regionale circa un mese dopo.. che dire! Non ci posso credere. Sono ancora allibita. Il sindaco ha arricchito lo staff per cannare le leggi?

In più, tutto ciò dimostra l'attenzione che questa amministrazione dedica ai Consiglieri, che sono i rappresentanti dei cittadini?



Abbiamo perso oltre 58mila euro a meno di non organizzare un consultazione lampo fra gli agrigentini, prima che il 28 Dicembre il Consiglio comunale approvi il bilancio previsionale.

lunedì 14 dicembre 2015

Bilancio partecipativo anche ad Agrigento?

Già nel 2014 le amministrazioni dovevano organizzarsi per spendere in forma partecipativa queste cifre, come si legge nella legge regionale 5/2014 all’art 6 comma 1: ” è fatto obbligo alle Amministrazioni comunali di: «spendere almeno il 2 per cento delle somme loro trasferite con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune.»;”.
Naturalmente per il 2014 tutto ciò, per il Comune di Agrigento, è “passato in cavalleria”.
Per il 2015 il legislatore regionale ha previsto che le somme non utilizzate coinvolgendo i cittadini dovranno essere restituite.
Infatti nell’art 6 comma 2 della legge regionale 7 Maggio 2015 n.9, la legge di stabilità regionale, il legislatore ha inserito le parole: “pena la restituzione nell’esercizio finanziario successivo delle somme non utilizzate secondo tali modalità.”.
Per Agrigento come da decreto attuativo del  22 Ottobre 2015 sono stati previsti 2.929.368,33 euro, quindi almeno 58.587,36 euro dovranno essere spesi dall’amministrazione comunale, solo dopo averne chiesto la destinazione ai cittadini.
Il Movimento 5 stelle Agrigento ha chiesto tramite un’interrogazione della portavoce Marcella Carlisi, inviata tramite PEC al protocollo generale il 19/7/2015, come l’Amministrazione intendesse procedere per attuare quanto previsto dalla legge e COME si pensava di organizzare la consultazione cittadina. L’interrogazione non ha avuto ancora risposta ed ne attende una al question time di mercoledì 15 Dicembre.
Non sappiamo come risponderà l’amministrazione ma la nostra portavoce ha protocollato il 23 Novembre  anche una proposta di delibera per una bozza di regolamento per il bilancio partecipativo.
Intanto il Meetup “Attivisti con le stelle per Agrigento”, nello spirito propositivo del Movimento 5 Stelle avanza delle proposte all’Amministrazione per l’utilizzo di queste somme:
1) Creazione di una rotonda al Quadrivio Spinasanta;
2) Sistemazione dell’illuminazione stradale in una della vie cittadine ancora al buio;
4) Sistemazione del canile comunale;
5) Creazione di un’area di sgambamento cani;
6) Implementazione bike sharing;
7) Sistemazione strade.
Alcune di queste proposte saranno elaborate per essere proposte, in maniera opportuna, all’amministrazione. La speranza è che  il Sindaco non voglia far perdere le somme destinate ad Agrigento e consulti i cittadini.

Invitiamo i cittadini ad inviare proposte al Comune di Agrigento.  Anche se non le ha richieste potrebbe valutarle per inserirle nel Bilancio di Previsione 2015, che arriverà in aula Sollano il 28 Dicembre.

martedì 8 dicembre 2015

se volete solidarietà, datevi da fare


A Settembre un bando per il servizio civico comunale "regalava" 250 euro al mese a chi, con ISEE e carichi familiari che dimostravano la sua difficoltà economica, prestava servizio al comune per 15 ore settimanali (su 5 giorni).
Un paio di partecipanti alla "riffa" per il lavoro mi hanno contattato, lamentandosi della paga ristretta pari a 3,5 euro ora (facendo il conto esatto sono 4,1 euro/ora, pare lorde).
Ieri 3 commissioni congiunte hanno discusso con l'assessore alla solidarietà sociale per dare parere su 2 regolamenti e uno era proprio quello sul servizio civico.
Il Comune intende non più fare beneficenza a pioggia (e mi trova d'accordo) ma avviare i poveri a lavoro per evitare un possibile circolo vizioso di persone che intendano vivere solo di solidarietà sociale.
Questo può essere un discorso condivisibile ma, se "educazione al lavoro" deve essere, allora è giusto dare un adeguato corrispettivo al servizio prestato.
Queste persone hanno diritto a queste somme e le dovrebbero comunque avere. 
Il servizio deve essere un "di più" non un "guadagno" per il Comune.
Si potrebbero dimezzare le ore e lasciare intatto il "montepremi".

Tante persone molto dignitose preferiscono, sicuramente, avere dei soldi attraverso questo canale piuttosto che averli in beneficenza.
Ma non tutti abbiamo la stessa sensibilità.
Se il problema è che qualcuno pretende i soldi senza svolgere il lavoro e rimane con la zappa in mano a fissare il panorama tutto il tempo, diamo le somme "a progetto".  
Ad esempio: tinteggiatura di una ringhiera o sistemazione di un'aiuola: sia che ci metti un ora o 15 ore a fare il tuo servizio civico, il "contributo economico" rimane uguale.
L'assessore, incredulo a quanto ho segnalato, ha detto che la sua porta è aperta e se qualcuno non è stato contento del servizio e del contributo può segnalarglielo direttamente.
Mi ha detto che nessuno si è lamentato con lui della ristrettezza delle somme, anzi tanti in più volevano partecipare.
Non ho dubbi, considerando che c'è chi fa lavori massacranti in nero anche per somme minori. 


domenica 6 dicembre 2015

Pollice VERde? No, VERso!



Ad Agrigento  gli alberi sono trascurati da tempo immemore, giusto un raptus di potatura o un abbattimento a tappeto stile figli di Attila.

Ogni tanto un albero cade, ogni tanto cade un passante inciampando sulle radici che si fanno strada nell'asfalto.

Per tutti quelli che mi chiedono un aggiornamento su Viale dei Pini: previsto abbattimento e ricostituzione del Viale con nuove essenze, 5 progettisti del Comune ci stanno lavorando.

Per il resto è stata consegnata la relazione dell'agronomo che ha verificato 1937 alberi.

Come sapete 157 alberi sono stati contraddistinti con un cerchio rosso di 15 cm di diametro: sono gli alberi da abbattere.

Il Comune ha raschiato il fondo del salvadanaio per trovare i fondi e sono cominciati i primi abbattimenti.

Altri saranno effettuati a seguito dell'aggiudicazione di una gara per taglialegna: taglia, affetta e porta a casa. Insomma, niente soldi per chi si aggiudica l'appalto, solo legna.

Prepariamoci a dare l'addio a:

4 pini Scarpata salita Coniglio

5 ficus Giardini p.zza Moro

4 pini Via Cimarra (scuola Frank)

4 pini via Caruso Lanza

2 Ficus via Toniolo

3 Pini e 1 sommacco via De Gasperi

1 Ficus, 8 Pini e una Robinia via Crispi

1 pino, via Panoramica dei Templi

1 ficus e 6 pini via passeggiata archeologica

3 ficus, 2 pini, un sommacco e un falsopepe viale della Vittoria

19 pini (che pendono dall'ex ospedale) e un cipresso via Giovanni XXII

un pino villetta via Giovanni XXIII

13 Pini scuola media via Regione Siciliana

2 pini in via delle Mura

un cipresso Cimitero Bonamorone

Nella VILLE:

VILLA BONFIGLIO: 10 pini una robinia e un sommacco

Villa LIZZI: 10 Pini

Villa del Sole: 32 pini

Monserrato: 4 acacie in via Isola d'Elba e 6 pini attorno alla scuola G.Fava

Villaggio Mosè: un pino in via del Vespro e uno in via Capuana

Villaggio Peruzzo: 2 pini in piazza S.Pio X, 2 in Piazza Salvemini e 4 in Piazzetta Linosa.

L'agronomo consiglia anche capitozzare 111 alberi in città.

La CAPITOZZATURA è il taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie o di grossi rami. Potete leggere diversi articoli sul fatto che la capitozzatura “è la più dannosa tecnica di potatura degli alberi, eppure, nonostante più di 30 anni di letteratura e di seminari per spiegare i suoi effetti nocivi, la capitozzatura rimane una pratica comune.”

L’albero non si irrobustisce ma usa tutte le sue risorse per creare una nuova struttura più fragile. Inoltre se i nuovi rami, nati dalla capitozzatura, cadono su auto o passanti l’amministrazione paga i danni per negligenza.

Questo l’effetto della capitozzatura sugli albererelli di oleandro di Via Nenni:


sabato 5 dicembre 2015

Campo della discordia


Quando mercoledì sono andata a ritirare la revoca del contratto per la piscina ho parlato con il dirigente riguardo al campetto di Villa del Sole. 
E' in corso un'esternalizzazione della gestione della struttura. 
Il campo verrà gestito dai privati e, probabilmente, nessuno potrà più accedervi senza pagare. Ci saranno tariffe e orari ben precisi. 
Mi chiedo se sia giusto che in città non ci siano luoghi all'aperto (campetti perfettamente funzionanti) dove si può giocare. 
E' vero che ad Agrigento ci sono troppi maleducati che, invece di utilizzare correttamente le strutture, le rovinano e le distruggono. 
Non si può nemmeno permettere che un privato stia sempre a riparare ciò che qualche "cattivone" distrugge. Inoltre, se qualcuno si fa male e la struttura è privata, lo deve ripagare il privato. 
Quindi? 
In alternativa all'esternalizzazione si potrebbe  ristrutturare il campo con l'utilizzo dei soldi del bilancio destinato a ciò che chiedono i cittadini, il 2% delle somme dell'IRPEF regionale (ho presentato il regolamento il mese scorso ma è ancora in attesa di parere).
Un'altra opportunità potrebbe essere il baratto amministrativo (ho presentato il regolamento il mese scorso ma è ancora in attesa di parere):  un'associazione, in cambio di una ragionevole ristrutturazione e manutenzione, potrebbe avere l'uso gratuito e la priorità per l'utilizzo della struttura  (e, per esempio, l'uso esclusivo degli spogliatoi). 
Si potrebbe anche utilizzare il crowdfunding e creare una gestione pubblico-privato.

Gli agrigentini sono maturi per gestire tutti insieme una struttura e farla funzionare senza vandalizzarla?

Mettiamo fra i buoni propositi per il nuovo anno l'essere dei cittadini che guardano alla città come una casa comune da tenere ordinata, pulita e funzionale.
Al momento, però, c'è il bando per cedere l'impianto per 9 anni. 
Che ne pensano i cittadini? 
Quando, qualche anno fa, si penso di chiudere la struttura e creare  un palazzetto ci fu una sommossa popolare.
Tanti si opposero perché si parlava di una tensostruttura con pannelli fotovoltaici che avrebbe occupato parte della vista che si può godere dal viale della Vittoria.
Ora si parla di campo polivalente SCOPERTO.
La struttura va sicuramente recuperata. 
Sulla possibilità di una fruizione democratica vista la sorte di aiuole, panchine, cartelli, cassonetti etc etc il dubbio mi rimane..



domenica 29 novembre 2015

Una proposta per Agrigento: Lillumino di meno, Isole pedonali



(Non nel senso di ridurre i lumen dell'illuminazione stradale già, in alcune zone, ridotta la lumicino ma nel senso di arginare l'irruenza creativo-urbanistica del sindaco.)



E' domenica. Vado di argomento leggero, poco impegnativo.

In principio fu "l'isola pedonale" davanti al portone comunale: un fazzoletto di una ventina di metri quadri delimitato da panettoni di cemento armato prontamente dipinti di bianco (brutti... ma non ne fanno in ceramica di Caltagirone?). 
Nonostante le proteste dei commercianti il provvedimento resiste alle critiche e rimane in vigore. 
Le auto disposte lungo i panettoni sono orribili e fanno rimpiangere il vecchio assetto (addirittura) più ordinato e funzionale.
Persino stasera, domenica, una confusione di grosse auto attorno all'isola come balene arenate. Meglio prima.

"Continua il Piano comunale per creare nuove aree pedonali in alcune zone del centro città: piano voluto dall'Amministrazione di Lillo Firetto." 
Così c'è scritto sul sito del Comune che aggiunge nuove fioriere nella piazzetta San Calogero, per evitare l'inserimento delle auto nello spazio pedonale. 
Naturalmente nessuna lamentela per una strada già pedonalizzata e chiusa da tempo. Solo qualche testardo automobilista continua a lasciare la sua auto davanti alle fioriere, praticamente sulla carreggiata.

E poi la pedonalizzazione domenicale del Viale della Vittoria.
Se ne sentiva il bisogno?
Inquinamento? Non sappiamo, le centraline non funzionano!
Mancanza di zone per passeggiare? La via è dotata di grandissimi marciapiedi che difficilmente vengono completamente occupati.
Area primaverile da godersi andando in bicicletta? No, siamo a Novembre.
Lobby ciclisti? Non è un grande percorso per una passeggiata in bicicletta.
Bimbi agrigentini che non sanno andare i bicicletta? C'è a disposizione una grande piazza Cavour e un'enorme piazza Stazione per far passeggiare in bicicletta i bimbi.
Probabilmente per non far passeggiare gli agrigentini sui marciapiedi dissestati e/o scivolosi si è voluto incoraggiare l'uso della strada asfaltata che è in più buono stato (ideona!!!).

In compenso il provvedimento diminuisce gli stalli a disposizione per il posteggio che ad Agrigento sono assai rari.
Risultato: "Passeggiata" vietata a chi non trova posto oppure una lunga, chilometrica passeggiata per raggiungere la "Passeggiata".
Gli agrigentini la soluzione l'hanno trovata: si mettono in auto e raggiungono altri caffè, con posteggio facile in altre zone della città .

Le aree pedonali sono sintomo di cultura e civiltà?
Però.. magari.. cominciare a fare la segnaletica orizzontale in piazza Vittorio Emanuele potrebbe essere un segno bianco concreto per ristabilire la civiltà in centro città.

Eppure abbiamo pagato un PUM e chi lo ha fatto ha chiesto agli agrigentini cosa ne pensano dello sviluppo delle aree pedonali ad Agrigento.
Dallo studio risulta che non le vogliono (ops!): 




Quando si progetta un area pedonale normalmente si verifica l'efficienza dei mezzi pubblici e la quantità e qualità dei parcheggi. 
Dalle telecamere su internet (perché raggiungerlo?) si può ammirare il viale della Vittoria deserto.
La colpa è degli agrigentini che si devono abituare alla civiltà delle isole pedonali. 
Ma... cominciare il processo di educazione dell'agrigentino mettendo qualche vigile urbano in più (il servizio è sicuramente da potenziare) per far scorrere il traffico e scoraggiare gli habituè del posteggio in doppia fila con un tappeto di multe?





giovedì 19 novembre 2015

Via col curtiglio: Le entrate e uscite da Consigliere comunale aggiornate al 15/2/18

Premetto che per assolvere al mio mandato sto rinunciando ad uno stipendio netto di 1500 euro al mese e ai contributi per la pensione. 
Da settembre 2015 sono in aspettativa non retribuita per mandato amministrativo (senza contributi)
Qualcuno ha detto: "ma chi glielo fa fare? Perché non se ne va?".  
E' un punto di vista diverso, di chi è abituato a galleggiare per vivere e rubacchia a destra e a manca e, magari, voleva fare il Consigliere comunale perché, a seconda della tua professione e di come hai intenzione di svolgere il tuo mandato, ciò aumenta il potenziale giro di clienti.
Il mio punto di vista?
Lo faccio come volontariato perché penso che chi può deve farlo, per dovere verso la società se non ha figli da mantenere. 
Ringrazio i miei genitori e i risparmi che ho messo da parte.
Non ho mai contato i soldi.
Li ho rendicontati e basta.


I cedolini sono quelli che mi hanno inviato, se mancano li ho richiesti ed ho cmq messo quanto di competenza nel file,
Le spese sono quelle sostenute per l'attività politica,  non mi va di sostenere le attività di volontariato degli altri e chiedere soldi per pagare la mia. Sul volantino contestato, che citava addirittura inesistenti gettoni della conferenza dei capigruppo, si parlava di rinuncia e non di restituzione. Se restituzione deve essere, visto che ai falsi grillini non è bastata nemmeno la rinuncia, è stato ribadito che debbano essere tolte le spese effettuate che, chi mi ha affiancato come consigliere nei primi anni ha fatto sostenere integralmente a me, potendo sfoggiare atti di "carità".
Dividendo le spese si sarebbero potute comprare panchine, piantare alberi o fare altre azioni utili a TUTTI e dovevano essere i cittadini a decidere come spendere queste cifre non decidere i singoli a chi "regalarli".



Aggiornamento 27/12/2016 causa finanze del Comune in condizioni critiche rinuncio ai gettoni delle Commissioni per intero. Dei soldi guadagnati finora è rimasto ben poco assorbito per le varie spese per campagne informative alla cittadinanza, sono così pochi che coprono appena per le spese per l'attività politica.

Premetto che per assolvere al mio mandato sto rinunciando ad uno stipendio netto di 1500 euro al mese e ai contributi per la pensione. 
Da settembre sono almeno (contributi esclusi): 19.500 euro (13 mensilità) (sono insegnante di ruolo a Verona, sono entrata poco dopo essere stata eletta Consigliere comunale: avrei dovuto deludere gli elettori dimettendomi o fare spola da Verona, magari mettendomi lì residente?)
Qualcuno ha detto: "ma chi glielo fa fare? Perché non se ne va?".  
E' un punto di vista diverso, di chi è abituato a galleggiare per vivere e rubacchia a destra e a manca e, magari, voleva fare il Consigliere comunale perché, a seconda della tua professione e di come hai intenzione di svolgere il tuo mandato, ciò aumenta il potenziale giro di clienti.
Il mio punto di vista?
Lo faccio come volontariato perché penso che chi può deve farlo, per dovere verso la società se non ha figli da mantenere. 
Ringrazio i miei genitori e i risparmi che ho messo da parte.
Non ho mai contato i soldi.
Li ho rendicontati e basta.
I soldi sono solo un mezzo e spenderò quelli che prendo come gettoni di commissione (solo perché uno, fregandosene della altrui opinione, in campagna elettorale ha deciso che gli eletti della lista dovessero farlo disprezzando chi non è ricco di famiglia e non ha lavori in nero in cui sguazzare e ci perde soldi facendo politica e trascurando il suo lavoro) per volontariato civico. 
Non beneficenza per meno abbienti ma per sviluppare coscienza civica e portare conoscenza.
Non faccio populismo e non prendo per il culo i miei concittadini, che quando ci sarà da decidere come spendere "il grosso" dei soldi, decideranno la destinazione. 





file excel: entrate e uscite

nello specifico: Dicembre 2017


Ottobre 2017:

Agosto 2017 : 
Luglio 2017: 
Giugno 2017: 

Aprile 2017: 


Marzo 2017:      



Febbraio 2017: 

Dicembre 2016: 
novembre  2016: 
ottobre 2016:



Agosto 2016:



Luglio 2016: 



Giugno 2016:



maggio 2016:



marzo 2016 


febbraio 2016: 


Gennaio 2016: 


Dicembre 2015: 




Ottobre, Novembre 2015:






USCITE: 
giugno 2018: 22  meetup piattaforma
Maggio 2018: 15€ visure
Gennaio 2018: 114,3 assicurazione da danno erariale
dicembre 17: 25 € meetup + 6 € giornali
Novembre 2017: donazioni 60 €
Ottobre: donazioni 20€
Settembre: donazioni 32 €
Agosto: donazioni 40€
Giugno 2017: tasse, meetup e conetti
Aprile 2017: treno 9€
Marzo 2017: fotocopie e cancelleria: 10 €
Febbraio 2017: 21,3 € fotocopie
29,5 € tavolo e sedie x gazebo
Gennaio 2017: antivirus 39,99 €
assicurazione da danno erariale 111,1€
Dicembre 2016: varie referendum 115€
meetup 28.6520 €
Novembre: scopa 1,5 € banner 39.17 €
Ottobre 2016 materiale promozionale: 223,59 €, fotocopie 3,5 €
Settembre 2016: spostamenti 29,61 € 
agosto: informazione 22 €
Luglio: gazebo Italia a 5 stelle 125 €
gazebo 115,77 €
Giugno: informazione 52 €
meetup 26.9317 €
Maggio 2016: fotocopie 7,5 €
Aprile 2016 scopa + colla: 11,5 €

fotocopie: 4,5 euro

cartucce stampante Canon (540-541) 40euro 
Febbraio 2016: volantini referendum 


1/2/2016 cartelloni e pennarello

Gennaio 2016:

Antivirus:



Assicurazione danni erariali:



Abbonamento Meetup:
giugno 2015


i viaggi per tornare ad AG, biglietti bus e treni per raggiungere aeroporto: 43





Spese per cartelloni e rinfresco intervenuti a Aperiacqua:





Corriere per giornali M5S: ottobre 2015


4,5+2,5+2 euro di fotocopie


Dicembre 2015:    
16,88 euro piattaforma MEETUP


Fotocopie:










sabato 7 novembre 2015

SE la legge lo CONSENTE...



Il sindaco dice che la giunta può avere indennità ai massimi livelli perchè, se la legge lo consente, allora si può fare. "Se la legge lo consente" allora...

La legge mi consente di prendere la residenza a Verona e restare in servizio lì, prendendomi lo stipendio e il congedo solo per i giorni in cui occorre che io sia ad Agrigento, cioè per i Consigli Comunali e per le commissioni.
Naturalmente il Comune pagherà per le mie assenze da lavoro e i miei viaggi di andata e ritorno... perchè la legge me lo consente...

Così come consente all'assessore Fontana di non intervenire al question time, fissato da una settimana, per impegni che, comunque, lo fanno SEMPRE essere poco presente ad Agrigento, a prescindere.

La legge gli consente di farmi leggere due parole dalla vicesindaco per confortare (poco) i lavoratori licenziati.

Licenziati perché?

Per colpa della poca decisione e lentezza della giunta.

Se gli assessori e il sindaco sono così super come dicono di essere (con i superpoteri per cui vogliono essere pagati) avrebbero dovuto già risolvere il problema.
La stessa giunta, però, approva velocemente un discutibile aumento di indennità, la discutibile chiusura di strade, i mercatini di Natale (dal discutibile bando), la tassa di soggiorno per cui il Consiglio a Dicembre aveva detto no e sicuramente altro che non mi sovviene al momento o che la legge consente che io non sappia.

Non ci sono discussioni, solo diktat.

La democrazia, mi pare, che vada a farsi benedire, come col governo a Roma.

Chissà se il Papa riceverebbe questo sindaco...

"La legge consente".. che ne è della legge morale? Magari, se ho già un lauto stipendio e il Comune paga per i giorni in cui mi assento da lavoro, posso rinunciare ad avere retribuita un'opera di "volontariato".

Anche il lavoro del Consigliere non è uno scherzo. Io sono impegnata 24 ore su 24.

Non sono i gettoni che mi sostengono e mi fanno andare avanti ma la rabbia di avere la città in queste condizioni e l'impotenza in cui l'amministrazione mi relega, perchè vi relega, consapevolmente o meno, l'intero Consiglio Comunale.

Per quanto riguarda l'acqua pubblica, ho presentato una mozione per preparare una delibera motivata già ad Agosto.

Il dibattito si è aperto molto tardi e con risultati, finora, ambigui che ci porteranno a deliberare poco prima dei limiti temporali imposti dalla Regione.



Questa è un'amministrazione che non si confronta nè con i cittadini nè con i Consiglieri che sono espressione dell'intera Agrigento.