2
anni e mezzo fa, il 18/11/2015, il Consiglio comunale approvava la delibera
relativa alla manifestazione della volontà di avvalersi della gestione diretta
e pubblica del servizio idrico, in forma associata facoltà prevista dalla legge
regionale 11 agosto 2015 n. 19, poi impugnata da Roma.
Uno
dei protagonisti dell’approvazione fu l’allora Consigliere e oggi assessore
Hamel che, stante la sua grande esperienza di campo nella lotta fra cittadini
agrigentini e Girgenti Acque, stilò un elenco di inadempimenti e disservizi “che possono essere le
contestazioni che andranno fatte al gestore, .., per arrivare a una chiusura
del rapporto contrattuale, eliminando gran parte delle problematiche relative
alle eventuali compensazioni.”, così diceva allora nei panni di Consigliere.
I
motivi di inadempienza e i disservizi ci sono e riguardano depurazione,
distribuzione e tariffe, oltre ad un rapporto, spesso prepotentemente
conflittuale, con gli utenti.
Abbiamo
letto sulla stampa che sindaci si sono riuniti in presenza di un avvocato che
ha spiegato come attuare le possibilità di una risoluzione contrattuale con
Girgenti Acque, non sappiamo se l’assessore abbia partecipato a tali confronti.
Pare che da parte del legale ci siano tutte le rassicurazioni sulla
percorribilità della risoluzione ma sarà necessario il voto dell'Assemblea che
comincerà a riunirsi domani.
Chiediamo
all’assessore di usare “realismo e spirito critico” sia nel confronto in
assemblea che nelle riunioni della giunta comunale sull’argomento.