lunedì 18 novembre 2019

Promesse nella spazzatura



Ancora ieri, a fronte delle alte tasse pagate da tutti noi, sentiamo l’assessore con delega all’igiene ambientale parlare di un nuovo servizio gratuito, il diserbo, che partirà a breve.

Ricordo che dal 2018 il diserbo di strade e vie è stato eliminato dalla routine di pulizia (come lo spazzamento in buona parte della città) per la diminuzione degli operai voluta dall’amministrazione.

Non sappiamo per quanto tempo dureranno le operazioni e se comprenderanno tutta la città, sappiamo soltanto che non avranno nessun costo aggiuntivo: nuovi protagonisti civici?

Mentre aspetto di avere delucidazioni su servizi, costi e penali, nel recente question time ho chiesto di sapere cosa ne era dei 30463 mastelli areati e dei 7840 mastelli per pannolini e pannoloni che dovevano essere forniti nell’appalto (e quindi all’interno di costi già previsti in TARI).

Il costo che si ritrova in altri appalti per le due tipologie di mastelli è rispettivamente di 2 e 6 euro: il valore totale di questi mastelli dovrebbe superare i centomila euro. L’assessore ha detto che le imprese non hanno provveduto all’acquisto degli stessi e di stare valutando l’ipotesi di sostituire l’acquisto di questi mastelli, giudicati inutili, con altri servizi da parte delle ditte. Probabilmente, allora, dal risparmio dovuto al mancato acquisto si è ricavato il servizio aggiuntivo del diserbo “in regalo”.

L’assessore, sempre ieri, ha promesso una riduzione della TARI per le utenze domestiche per il 2020, per le quali era stata aumentata nel 2019 a fronte di una diminuzione per le utenze non domestiche, queste ultime, però, si dovrebbero accorgere dello sconto solo nel 2020. Aumenti e diminuzioni, quelli del 2019, ricordo, non possiamo vederli nelle bollette che ci sono arrivate quest’anno perchè sono state calcolate usando le tariffe del 2018. Dovremo aspettare il conguaglio per vedere risparmi o aggravi. Quando? Nella bolletta c'è scritto nel 2020. Insomma un pasticcio di numeri e di servizi.

E’ attualmente in studio la possibilità di far conferire la plastica da parte dei cittadini ad una ditta che offrirebbe un ristoro diretto a chi porta la differenziata, sempre da indicazioni ottenute in Consiglio dall’assessore.

Insomma continuano le promesse. Ormai per gli ultimi mesi prima delle nuove elezioni.

Agrigento: nel 2018 oltre 16 alberi per ogni nato. Propaganda di fake?





Dopo anni di indicazioni negative da parte dell’amministrazione del Comune di Agrigento circa l’attuazione della prescrizione “un albero per ogni nato”, così come richiesto dalla legge 113/1992 come modificata dalla legge 10/2013, venerdì al question time, all’ennesima interrogazione sull’argomento, ho avuto come risposta che nel 2018 sono state effettuate piantumazioni di 5000 alberi anche nella zona della Rupe Atenea. L’assessore ha voluto precisare che il Comune manda ai nuovi nati un biglietto di benvenuto e quindi, magari, provvederanno a scrivere la localizzazione degli alberi sul biglietto.

La legge citata prevede che i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti debbano provvedere, entro sei mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente (e di ciascun minore adottato), a porre a dimora un albero nel territorio comunale. Il termine si applica tenendo conto del periodo migliore per la piantumazione, così come bisognerebbe tenere conto del periodo migliore anche quando si potano gli alberi, a meno di non volerli avviare verso la morte. 

Entro il termine dei 6 mesi, l'ufficio anagrafico comunale fornisce alla persona che ha richiesto la registrazione anagrafica informazioni dettagliate circa la tipologia dell'albero e il luogo dove l'albero e' stato piantato.

Non credo che i cittadini di Agrigento si siano accorti di queste piantumazioni di ben 5000 alberi, che non sono state registrate nemmeno sulla bacheca Facebook del sindaco, sempre pronto a raccontare alla comunità virtuale agrigentina come sta facendo grande, bella e verde la nostra città. 
Non ci sono state altre precisazioni, magari questa risposta viene fuori da qualche indicazione di altri enti, oppure si tratta di bonsai o addirittura di semi messi a dimora chissà dove. La certezza è che questi alberi sono stati piantati dopo il 10 Aprile 2019, quando la risposta, in un’altra seduta di question time su “un albero per ogni nato”, fu di ben altro tenore.

Considerando i dati forniti dall’assessore di 300 bambini nati in un anno, a loro dire, sono stati piantati oltre 16 alberi per ogni nato. Consiglio allora al Comune di comprare biglietti più grandi da inviare ai neogenitori, per inserire l’elenco di tutti gli alberi piantati per la nascita del loro erede. Naturalmente utilizzando carta riciclata con l’indicazione che “per produrre questo biglietto nessun albero è stato abbattuto”


giovedì 14 novembre 2019

Parcheggio Cugno Vela e Parco Icori, nuovo bluff elettorale



Forse una parte della città non si è accorta che alcuni “politici” sono in piena tempesta ormo-elettorale e disturbano la rassegnazione agrigentina con sparate e palle natalizie pre amministrative.

Di amministrazione se ne è vista poca. Sia da parte di chi ha occupato altissimi scranni che da parte di ex sindaci, pronti ad autoproporsi per un nuovo mandato. L’ultimo sindaco, tra i suoi maggiori vanti annovera l’avere “sistemato” gli impianti sportivi, in realtà, messi a profitto e a vantaggio per la città da virtuosi protagonisti privati.

Alla soglia della scadenza del mandato ecco che arriva una proposta di lavoro per i dirigenti, un obiettivo che può essere raggiunto o meno. La richiesta opzionale è quella di realizzare una complessa progettazione per due strutture, che questa amministrazione ha finto di dimenticare in questi anni, girandosi dall’altra parte quando si sono riempite di spazzatura o quando si invitava a richiedere un risarcimento per i danni patiti.

Sia ben chiaro che indicare un obiettivo non vuol dire raggiungerlo. In questa storia c’è un dito che ”indirizza” e qualcuno che dice quanto è bravo il dito ad indicare una luna che non si sa come raggiungere. Ricordo che un dirigente fra 20 obiettivi dati ne può raggiungere anche solo 3 o nessuno, capita!

Eppure, pur di annusare da lontano e godere di ogni piccola assurda speranza, qualcuno ha salutato questo annuncio come un sicuro progresso per la città; in realtà di pratico questi due documenti non dicono e non significano niente.

Tra l’altro, per il parcheggio di Cugno Vela soprattutto, ci sono stati, in questi anni, diversi atti di indirizzo approvati in Consiglio e disattesi dall’amministrazione ma ora “potè più” la campagna elettorale che l’insistenza dei consiglieri.

La struttura di Cugno Vela dovrebbe essere oggetto di una richiesta di risarcimento che, spero, alla fine gli uffici abbiano concretizzato con la cifra che mancava.

Questi ridicoli atti di indirizzo potevano avere un senso 4 anni fa, soprattutto se seguiti dall’amministrazione con proposte progettuali effettive e non assolutamente generiche.

Oggi sono, invece, il sintomo evidente di una mancanza di progettualità da parte di questa amministrazione, priva di idee per i prossimi rendering promozionali. La fantasia senza la concretezza è niente. E’ una bufala elettorale, una promessa fake. Non ci sono i tempi per concretizzare nulla, prima delle elezioni, ed è semplicemente il momento giusto per il bluff.

In questi anni, si sarebbe potuto, come richiesto dal Consiglio, far funzionare Cugno Vela. C’erano i soldi della tassa dei bus che vi sarebbero stati ospitati.

Inoltre la struttura dell’area camper è distinta e avrebbe potuto funzionare da tempo anche attraverso i tanto cari affidamenti, piuttosto che far imboscare i camper in zone inadeguate e non autorizzate, provocando mancanza di decoro e, in qualche caso, inquinamento. E’ mancata la volontà o forse l’occasione?

Intanto queste sono le foto del progetto della grande struttura abbandonata all’incuria e devastata dai vandali per la noncuranza di chi doveva vigilare e si è girato dall’altra parte,
 perché tanto gli agrigentini sono rassegnati a “non vedere lustro”.







sabato 9 novembre 2019

La Consulta del turismo


Il 18/8/19 ho presentato un'interrogazione per il question time chiedendo perchè la Consulta Turismo non si sia mai costituita dal  25/6/2018, giorno della sua istituzione tramite regolamento.

Nel frattempo, però, una parte dei soldi della tassa di soggiorno, su cui la Consulta ha "potere" consultivo,  sono stati impegnati. 
Niente bagni pubblici, niente pubblicità su Agrigento ma, oltre ad un contributo per San Calogero e l'acquisto di pigne "da regalo", l'indicazione dell'amministrazione è quella del rifacimento di via Cesare Battisti con panchine e punti luce da 5-6mila euro cadauno: sarà realizzato in piena campagna elettorale. 

Perchè non è stata istituita la consulta? 
Da regolamento sarebbe dovuta nascere entro 60 giorni dal provvedimento che richiedeva la presentazione delle candidature. Tale provvedimento è del Novembre 2018, come si vede da queste determinazioni:


Dopo il primo avviso il sindaco, però, ha deciso che non c'era stata abbastanza partecipazione e ne ha fatto fare un secondo.


Dal secondo avviso sono passati praticamente 10 mesi ma ancora niente.
Evidentemente la Consulta è un'altra democratica istituzione che il sindaco intende bypassare.


L'interrogazione presentata era questa:
Visti gli art 5 comma 4 e art 9 bis comma 2 del vigente Regolamento sulla Consulta del Turismo;
visto il termine di 60 giorni ormai passato
interroga per sapere
chi sono i membri della Consulta del Turismo e perché non è avvenuta la seduta di insediamento.

Gli articoli citati, che potete vedere cliccando sul link del regolamento, li ho anche riportati in basso su questo post.


Al question time ho ottenuto questa risposta: link risposta 5/9/19 pag 19.
Trovate in basso, sempre su questo post, la stenotipia della domanda, risposta e replica.

Come ho dichiarato nella replica, ho riscontrato un comportamento in contraddizione con il regolamento e, quindi, ho chiesto un parere al segretario generale sulla conformità al regolamento. A distanza di un mese ho ricevuto la risposta.

In pratica dicono che non c'è un numero minimo previsto di partecipanti e quindi il sindaco poteva decidere di riaprire il bando. 
Poteva decidere questo? Potenzialmente non è vietata la riapertura del bando ma avrebbe dovuto muoversi nei tempi previsti essendo indicato PRECISAMENTE il termine per concludere la procedura.
Non c'è un termine minimo di partecipanti ma c'è  un termine MASSIMO di tempo: i 60 giorni dal provvedimento di manifestazione di interesse, che NON E'STATO RISPETTATO.
SECONDO VOI HA SENSO DIALOGARE CON QUESTA AMMINISTRAZIONE, QUANDO SI RICEVONO RISPOSTE DI QUESTO TIPO?



e questa è la risposta:





Il regolamento è stato approvato il 25/6/2018, gli articoli che ho citato sono questi:
ART. 5 - ASSEMBLEA DEI COMPONENTI DELLA CONSULTA 
1. I componenti della Consulta esprimono pareri non vincolanti sugli argomenti trattati e presentano proposte, consigli e suggerimenti. 
2. L'Assemblea dei componenti è composta da un numero non superiore a 15 componenti tra cui
a) Presidente, Sindaco o Assessore delegato, che ne fa parte di diritto; 
b) Un rappresentante di ogni Comitato, Associazione o Ente e altri soggetti giuridici altrimenti organizzati, il cui ambito di attività prevalente sia quello turistico, operanti ed aventi sede nel territorio di Agrigento che dimostrino di avere svolto da almeno sei mesi la loro attività e che dichiarino di non fare parte di altra consulta comunale. 
c) un operatore commerciale per ogni categoria designato dalla propria Associazione; 
d) un rappresentante per la Commissione consiliare V che si occupa di turismo e cultura; un rappresentante della Commissione consiliare I che si occupa di sviluppo economico e occupazione. Tali rappresentanti saranno delegati alla partecipazione da ognuna delle 2 commissioni e dovranno riferire quanto stabilito nella assemblea della consulta alle rispettive commissioni. 
3. I soggetti di cui ai punti 2 e 3 interessati a fare parte della Consulta Comunale per il Turismo, devono presentare apposita richiesta al Sindaco indicando il nominativo del proprio rappresentante ed allegando il report delle attività svolte. 
4. Il Sindaco, con proprio provvedimento, sulla base delle richieste ricevute ed accertati i requisiti di cui sopra, nomina i membri della Consulta e, contestualmente, ne convoca la seduta di insediamento. 
5. I componenti dell’Assemblea, eccezion fatta per il Presidente Assessore delegato al turismo, che ne fa parte di diritto, non possono essere Amministratori del Comune di Agrigento. Possono entrare a far parte dell’Assemblea i rappresentanti di nuove Associazioni di cui al punto 2. 

ART.9 BIS 1. 
La Consulta per il turismo assorbe le competenze della Consulta dei titolari delle strutture ricettive prevista dall’art. 1, comma 2 ter del Regolamento approvato con la Deliberazione di Consiglio comunale n. 192 del 04.11.2016, Consulta che con l’istituenda Consulta per il Turismo viene abrogata. 
2. In via transitoria ed in deroga a quanto stabilito dall’art. 6 comma 1 del presente Regolamento, i componenti della Consulta devono essere nominati entro 60 giorni dal termine fissato, con apposito provvedimento del Sindaco, per la presentazione delle richieste di partecipazione alla Consulta


Punto n. lO -Interrogazione su Consulta Turismo Il Vicepresidente del Consiglio 
La Consigliera Marcella CARLlSI: Allora, l'interrogazione è relativa al fatto che il regolamento comunale che è stato fatto abbastanza recentemente sulla Consulta del turismo e che ha determinato l'eliminazione della precedente consulta, che era quella degli operatori che avevano delle strutture ricettive, questa consulta adesso ha un vero e proprio regolamento con delle indicazioni ben precise e in base a queste indicazioni effettivamente è stato fatto una volta un bando. A questo bando hanno risposto alcune persone. Il sindaco, o la Giunta mi pare - addirittura, tempo fa, il sindaco in persona venne a rispondere su un quesito simile-, ha ritenuto che non fossero abbastanza queste persone per cui i termini di questo concorso sono stati, come dire, riaperti. Il problema però qual è? Il regolamento parla chiaro perché dice, all'articolo 5 comma 4, "II sindaco con proprio provvedimento, sulla base delle richieste ricevute ed accertati i requisiti di cui sopra, nomina i membri della consulta e contestualmente ne convoca la seduta di insediamento". Nomina che di tutti quelli che sono i membri -quelli che hanno fatto la prima partecipazione e quelli che hanno fatto la seconda partecipazione- non è stata mai formalizzata nel Comune di Agrigento, né tantomeno è stata richiesta la convocazione della seduta di insediamento che -nel regolamento c'è scritto- deve essere fatta contestualmente alla nomina dei membri della Consulta. Altra cosa che ho riportato proprio nell'interrogazione- per avere una risposta sul pezzo o, quantomeno, per sperare una risposta sul pezzoriguarda l'articolo 9 bis comma 2, sempre del regolamento sulla Consulta del turismo che dice -visto che siamo nella parte transitoria, perché il regolamento prescrive che ogni volta che ci sono le elezioni, e quindi c'è un nuovo consiglio, si faccia questa nuova Consulta, in questo caso siamo in via transitoria perché stiamo transitando da una Consulta a un'altra- e, quindi, "In via transitoria, in deroga a quanto stabilito dall'articolo 6 comma 1 del presente regolamento, i componenti della Consulta devono essere nominati entro sessanta giorni dal termine fissato con apposito provvedimento del sindaco per la presentazione delle richieste di partecipazione alla Consulta". Quindi, questo termine di 60 giorni, naturalmente, è già abbondantemente spirato e, quindi, l'interrogazione verte alla conoscenza di chi sono membri della Consulta del turismo e perché non è avvenuta la seduta di insediamento, grazie. 

L'Assessore Nicolò HAMEL: Come ha sottolineato l'interrogante, è stato fatto un primo bando al quale hanno risposto sette associazioni, rappresentanze di categoria e così via. Dopodiché è stata fatta una nuova richiesta di manifestazione di interesse e hanno risposto altre cinque o sei- io purtroppo non ho gli occhiali, posso darle poi l'elenco delle associazioni e categorie che hanno risposto. Il sindaco, nella prima fase, pensava che essendo esigua la partecipazione fosse il caso di sollecitare attraverso una nuova richiesta di manifestazione di interesse per poter arrivare a un numero congruo, anche nel secondo richiamo di disponibilità non si è arrivati al numero che si doveva raggiungere. E tuttavia, dato che ormai è trascorso il tempo e il numero è sostanzialmente accettabile, il sindaco ha già deciso di procedere direttamente alla nomina e all'insediamento della Consulta con riserva, nel momento in cui ci saranno altre persone rappresentative accettabilmente rappresentative di questa categoria, di integrare questo numero, quindi questa operatività si avrà proprio a giorni. 

La Consigliera Marcella CARLlSI: Segretario generale, il regolamento parla chiaro, perché il sindaco non lo deve rispettare? Questo io non lo riesco a capire! Quindi, cosa devo rispondere all'assessore Hamel? "Dica al sindaco che deve rispettare il regolamento comunale?" non è che è bontà del sindaco! Intanto, il regolamento prescrive un numero massimo che è quello di 15 componenti, tutto sommato non prescrive nemmeno un numero minimo, quindi potevano anche essere tre, poi c'è l'assessore al turismo, poi ci sono i consiglieri di due commissioni, poi tutto sommato ha un aspetto consultivo, poi tutto sommato possiamo anche dire che il sindaco interpreta i risultati di questa consultazione un po' come crede, poi siamo anche vicini alla campagna elettorale -anzi siamo in campagna elettorale- quindi, diciamo, le risultanze sono sotto gli occhi di tutti. In ogni caso c'è un regolamento, il regolamento parla chiaro. r termini sono spirati, il sindaco ha voluto fare un nuovo bando sempre per questa democrazia diciamo, per cui già per un'altra commissione mi sono trovata a sentire parlare di democrazia da persone che, poi, alla fine hanno eliminato totalmente la democrazia però si sono riempiti la bocca con la parola democrazia -sto parlando della commissione per i debiti fuori bilancio- e quindi i termini sono ben fissati dal regolamento e devono essere rispettati, cosa che non è stato fatto. Quindi io adesso procederò anche a una richiesta formale perché non è che adesso mi si può dire "A breve si farà" no, non è a breve, si doveva fare quando sono spirati i termini previsti dal regolamento. Quindi mi dispiace, segretario, si troverà una richiesta di chiarimento riguardo a questo comportamento e a come si giudica questa vicenda relativa alla Consulta del turismo, perché le regole ci sono e devono essere fatte rispettare. Se il sindaco per primo ritiene -anzi bontà sua! -che se poi ci sono delle persone riapre il concorso ... no, bello mio! Devi seguire quello che c'è scritto nel regolamento, grazie.