mercoledì 24 luglio 2019

A che gioco state giocando?

A che gioco state giocando?

Ieri , nella seduta del Consiglio comunale, riunito dopo oltre 10 giorni per parlare esclusivamente di PRG, c’è stata la richiesta, da parte di un assessore, di rinviare la seduta di una settimana per permettere la riflessione sulle direttive generali. Nella votazione del rinvio è caduto, però, il numero legale e quindi la seduta verrà riconvocata oggi: si presenterà qualcuno?

La seduta veniva da altri rinvii, sedute cadute, rimproveri della maggioranza all’opposizione che DEVE mantenere il numero legale con la palesata possibilità per la maggioranza di chiudere gli interventi in mancanza del numero legale per passare direttamente al voto e mettere l’opposizione alle corde nella seduta di prosecuzione.

Ieri sera, dopo l’esposizione delle direttive da parte dell’assessore al ramo, sono apparsi i primi timidi segnali di perplessità, in particolare sulla parte della proposta che modifica la zona di viale delle Dune. Così, dopo avere cercato il voto, ora, anche e soprattutto da parte di chi DEVE votare, si cerca di capirne di più. Era possibilità del Consiglio aprirsi alla condivisione confrontandosi con associazioni e professionisti sugli argomenti del PRG, possibilità che non è stata colta e ieri, tanto per cambiare, sembrava che la presidenza mi desse la colpa, di non averlo detto prima in consiglio (e che me li leggo solo io gli atti?).

Quindi se fino a qualche giorno fa sembrava tutto bellissimo e si era pronti per il voto, ora spuntano le perplessità e non si può nemmeno dire che esistono, negli step della procedura di approvazione, occasioni di confronto.

Come al solito il consiglio non è mai coinvolto dall’amministrazione ma deve solo ratificare quanto deciso. A mio avviso il lavoro sull’approvazione delle direttive generali doveva coinvolgere i consiglieri anche fuori dall’aula ma, fin dall’inizio, è stato caratterizzato da un “al voto, al voto”.

Probabilmente qualcuno, per compiacere l’amministrazione, ormai anche abbastanza “spregiudicamente”, da questa impronta alle sedute, convocate solo al fine di approvare gli atti indispensabili per l’ente e/o che vengono dalla giunta. Gli ordini del giorno languono e non si allungano solo perché, ormai, si è capito che è inutile aggiungere atti che, probabilmente, non verranno mai votati.

A proposito di votazioni, ieri per la commissione sui debiti fuori bilancio, che si avvia ad essere una mera “contatrice” di debiti per indicare la proporzione fra le varie tipologie, si è votata presidenza e vice presidenza. Hanno fatto saltare, la settimana scorsa, la prima votazione, invocando la democrazia perché eravamo solo 3 su 5, ma in realtà dovevano semplicemente trovare il tempo di mettersi d’accordo.

E così ho saputo del risultato della votazione prima della votazione, perché hanno anche fatto circolare la notizia. I nuovi presidente e vice presidente, hanno grossissime difficoltà a partecipare alle sedute (uno vive addirittura a 1000 km di distanza), però, dopo essersi proposti per l’elezione come membri ora sono “stati proposti” anche per “guidare” i lavori, come al solito si guarda all’onore piuttosto che all’onere che dovrebbe garantire un risultato.

Tanto sono tranquilli per la segretezza dei lavori che non permetterà nemmeno le sostituzioni .

Attenzione: il contenuto sarà secretato ma non lo sarà la mancanza di contenuto.

giovedì 18 luglio 2019

Alla fine della Fiera

Alla fine della Fiera.. quali saranno le determinazioni di questa Giunta?

Questa amministrazione ha mostrato continuo disinteresse, quasi fastidio, per le Fiere in particolare e, in generale, per i mercati e il commercio ambulante. Possiamo ipotizzare che non le ritenga abbastanza chic?

Edizione dopo edizione tra Mandorlo e San Calogero, c’è stato l’aumentare dei disagi e dell’esasperazione dei commercianti con le conseguenti proteste di chi viene ad Agrigento per una settimana, per lavorare e non per soggiornare in vacanza. Abbiamo potuto vedere una diminuzione delle bancarelle e un aumento del disinteresse verso questi operatori.

La prima Domenica di San Calogero, con il collega Consigliere Angelo Vaccarello, abbiamo fatto un sopralluogo rendendoci conto della disorganizzazione e della sporcizia. Abbiamo raccolto le proteste di chi, al suo arrivo, non è stato accolto da personale comunale che gli ha mostrato dove mettersi e come comportarsi, nè dove trovare i servizi e come gestire i rifiuti.

Ciò ha causato, da quello che ci hanno detto, discussioni fra mercatisti sui posti da prendere, inserimento il sabato e la domenica (giorni economicamente più proficui) di commercianti non in lista e in posti non consentiti (anche davanti l’isola ecologica), oltre a disguidi e azioni di protesta.

L’isola ecologica, con tutto il suo contenuto, è stata chiusa a metà della fiera, dopo che per qualche mattina c’era stato l’ingresso dei mezzi tra le bancarelle.

Possiamo dire che, per fortuna, nessuno sembra essersi fatto troppo male cadendo nelle buche dell’asfalto e speriamo che la puzza dell’isola ecologica, che apprendiamo adesso richiederà una bonifica settimanale, contenesse solo particelle odorifere e non aggressivi agenti patogeni. Dall’indicazione della bonifica si ipotizza che ci sia stata qualche indicazione da parte dell’ASP che, addirittura, voci di corridoio dicono, avrebbe chiesto ufficialmente all’amministrazione di rispettare i requisiti di legge per l’area della Fiera.

Anche il Regolamento comunale parla chiaro: all’articolo 52 “Servizi di mercato

1. I mercati, per la tutela del decoro e dell‟igiene pubblica, devono essere dotati di: servizi igienici, anche amovibili (bagnotti chimici) per il personale addetto e per gli avventori; idonea rete per allacciamento elettrico e idrico; scarichi fognari per le acque reflue; attrezzature per la raccolta dei rifiuti solidi urbani in conformità alle disposizioni vigenti;

2. Il Comune, inoltre, non assicura il servizio di pulizia, in quanto lo stesso sarà effettuato dai mercatisti, pena l‟applicazione delle sanzioni amministrative di cui all‟art. 54 del presente regolamento.”

Tutto ciò è stato fatto o concesso? Cosa si è imparato da questo ennesimo fallimento? Verranno disposti per le prossime fiere controlli giornalieri? L’area dovrebbe essere delimitata e nessuno dovrebbe potere entrare, in qualsiasi ora del giorno e della notte, con le auto per farsi un giro!!

Attraverso l’imposta di soggiorno ci sarebbero i fondi per creare uno spazio utile per queste e altre Fiere, magari specializzate, che potrebbero rilanciare il turismo e la zona, depressa per il ponte chiuso.

Il sindaco sembra determinato a rivoltare la frittata e a cercare capri espiatori invece di lavorare sulla sviluppo della fiera. Evidentemente sa che i fieristi, per lo più, non sono di Agrigento e quindi non votano per il sindaco mentre, ormai, la sua azione è solo volta a riconquistare consensi per le prossime amministrative.

giovedì 11 luglio 2019

Uscite fuori il contratto e il regolamento!


Uscite fuori il contratto e il regolamento!
Sia reso pubblico e messo bene in evidenza cosa prevede il contratto con le ditte per il servizio di raccolta (e spazzamento ?) dei rifiuti! I cittadini devono sapere cosa pagano!
Il porta a porta non è previsto in tutte le zone e le difficoltà, come si è ribadito più volte, sono pesanti soprattutto in centro storico dove vivono numerosi anziani.
Ieri la novità dell’eliminazione del servizio porta a porta, che funzionava benissimo, a Zingarello e l’inserimento di cassonetti stradali alla mercè di tutti.
Che fine hanno fatto le isole di prossimità delimitate e chiuse a chiave? Erano state illustrate durante la presentazione dell’offerta, che è successo? Sono stati fatti dei tagli?  A favore di cosa?
I cittadini pagano e sopportano situazioni sempre peggiori. A breve non si potrà più camminare con le scarpe aperte in molte vie, dove le foglie e i frutti degli alberi non vengono spazzati da mesi per mancanza dei netturbini.
Nessuna programmazione per la pulizia di questa città. Se i “fieristi” sono stati fatti accomodare su una zona sporca (basta vedere la coltre di foglie e frutti che c’è sotto le ruote dei furgoni), i cittadini piangono i disagi della mancata e/o efficace comunicazione su dove e quando buttare cosa mentre permane il problema degli ingombranti, delle multe e delle bollette immotivate e “degli incivili”.
L’unica cosa che si muove è il protagonismo civico di persone che si accollano il rischio di pulire zone lasciate nell’incuria da anni; anni in cui si sarebbe dovuta sviluppare esperienza e programmazione.
Immersi nella “munnizza” mentre viviamo in uno spot elettorale dove le luci vengono accese solo su ciò che è bello o funziona, naturalmente non per merito del sindaco.