In quella occasione ha parlato della rotonda di Giunone,
riqualificata con una forma a granchio, che dovrebbe ricordare la figura
presente in una antica moneta battuta nella nostra Città. Relativamente alle
critiche dei cittadini sui soldi spesi per una decorazione invisibile e
incomprensibile ai più, asseriva, tra l'altro, che: "abbiamo il DOVERE di
apprezzare l'intervento ed esprimere la gratitudine per questa
iniziativa".
Non credo che questa affermazione vada nella logica del buon
padre di famiglia. Davvero se ci sono soldi bisogna spenderli senza considerare
l'utilità dell'opera, magari creando assurde cattedrali nel deserto?
In città ne abbiamo diversi esempi, in qualche modo legati all'operato
di questo sindaco.
Oltre al granchio sulla rotonda Giunone il progetto ANAS,
che il sindaco si auto congratula di avere stimolato, comprendeva un'altra
opera profondamente criticata anche perché durata solo qualche giorno: la
colorazione di una parte della strada provinciale SP4 di color tufo.
Per quanto riguarda la riqualificazione del lungomare Falcone
e Borsellino, che coinvolgerà solo la parte dedicata alla circolazione
automobilistica, è giusto ricordare che si doveva e poteva intervenire prima,
dato che esistevano delle somme risparmiate dalla passate amministrazioni per
questo scopo ma sono state utilizzate per altro. Insomma, si è preferito
mantenere i disagi per la circolazione e rischiare pericolosi incidenti, pur
avendo i soldi in cassa.
Il finanziamento che ha consentito questi lavori è piovuto
dal cielo, non era previsto quindi questa riqualificazione è solo frutto di un
caso fortuito. E' il contributo della norma Fraccaro del M5S, per efficientamento
energetico (tipo riscaldamento o coibentazione in qualche scuola) o sviluppo
sostenibile: si può fare perché
nell'asfalto sarà inserito un fotocatalizzatore per ridurre l'inquinamento da
scarichi di auto dalla “inquinatissima” zona del lungomare.
L'asfalto sarà, infatti, trattato con biossido di titanio,
un catalizzatore ovvero una sostanza che accelera le reazioni chimiche, in
questo caso quelle di degradazione di alcuni inquinanti.
Tale accorgimento sarebbe utile in zone a traffico intenso,
come quelle del centro città ugualmente disastrate, piuttosto che sul lungomare
ma l'amministrazione ritiene più utile avvicinarsi alle immagini del rendering
elettorale del 2015. Il catalizzatore è attivato dalla luce del giorno, per
questo l’effetto si chiama “foto” catalitico mentre di notte si riduce
significativamente l'efficienza antinquinante. Naturalmente, l’effetto
catalitico non è eterno ma ha durata limitata a qualche anno e, nel nostro
caso, sarà soggetto più che ad inquinamento da gas di scarico, all’umidità
marina e alla sabbia.
Ad essere “faziosi” si potrebbe fare presente che, altrove,
sono state presentate interrogazioni relative alla pericolosità per la salute
umana del biossido di titanio negli gli asfalti cittadini, infatti, per fare il
suo lavoro, questo materiale, si presenta in dimensioni di nano particelle che
possono entrare nel nostro corpo attraverso inalazione ed esistono diverse
pubblicazioni sulla sua tossicità.
Lo stanziamento totale è di 170 mila euro, quasi un terzo
della cifra sarà impegnato per pagare il fotocatalizzatore.
Altro esempio di cattedrale nel deserto è il marciapiede
pedonale/ciclabile di San Leone, creato tempo fa per sfruttare un
finanziamento, che ha sempre mostrato criticità.
La rete ciclabile della nostra città è una delle gemme della
campagna elettorale del sindaco uscente. Decorando con vasi la pista delle Dune
diventa più ciclabile o serve ad altro? In 5 anni la pista di San Leone è
rimasta immersa nella sabbia e nei rovi, con auto posteggiate sopra e la
pulizia di qualche metro è stata vantata come una grande impresa.
Nel suo percorso ci sono pali della luce e d'estate è
continuamente attraversato da pedoni, oltre ad essere utilizzato da podisti
tutto l'anno. Parte del percorso, inoltre, è sempre soggetta a crolli. La "coabitazione"
fra pedoni e ciclisti è stata sempre burrascosa ed è culminata in questi giorni
nel riprovevole e non giustificabile episodio.
Dovremmo riflettere e pensare che un progetto non può essere
perseguito perchè "ci sono i soldi", non può essere mirato alla
promozione elettorale ma va portato avanti solo se esiste un beneficio esclusivo
di tutta la comunità, contingentando la spesa, senza sprecare soldi pubblici e
privati.