sabato 18 gennaio 2020

Una perizia per certificare i conti del Comune


Bisognerebbe chiarire l’effettiva situazione dei conti del Comune, alla luce di tutte le indicazioni dei revisori dei conti e delle modifiche ai documenti contabili, realizzate anche all’ultimo momento e dei debiti fuori bilancio, anche di considerevole importo, di cui sono stati richiesti ulteriori approfondimenti.
L’operazione regola conti, realizzata a chiusura dell’anno, con i Consiglieri emotivamente motivati a stabilizzare il personale, sembra avere avuto le caratteristiche di qualcosa fatta in fretta e furia e, vista la mancanza di tempo e la quantità di documenti da esaminare, per dirla in siciliano, sembra effettuata in un clima da “scuru e fudda”.
Il sindaco, data la situazione “Porto Empedocle” e in vista delle prossime elezioni, dovrebbe procedere ad avviare una perizia, per dirla in gergo una due diligence, sul bilancio del Comune. I libri contabili del Comune e delle aziende partecipate dovrebbero essere analizzati  da un advisor esterno scelto attraverso un bando pubblico per l’affidamento della consulenza. Questo per procedere, intanto, ad una campagna elettorale con dati certi e che porti la nuova giunta nelle condizioni di conoscere immediatamente la situazione economica che si troverà davanti.
In questi giorni, normali cittadini, sono stati investiti da un “leggetevi le carte” corale da parte della giunta comunale. I documenti pubblicati, indicati o meno, non rispondono alle precise richieste di chiarezza che un cittadino pretende legittimamente. Non si può pensare che i cittadini vadano a spulciare documenti a cui ha difficile accesso anche un consigliere comunale e in un bilancio per tecnici, che, però, si portano sempre appresso lo specchietto chiarificatore con i capitoli di spesa.
E’ necessaria una “glasnost”.
La trasparenza, manca anche nella sezione “amministrazione trasparente”, a dispetto del nome.
Solo un esempio che riguarda direttamente la giunta: mancano le indennità 2019 degli amministratori, allego le immagini acquisite oggi.  Dal dato mancante, chi dovrebbe “leggersi le carte”, potrebbe evincere la redistribuzione delle indennità per l’aumento del numero degli assessori.
La trasparenza manca perché, delle interrogazioni presentate da me ad ottobre e le altre dei mesi precedenti ancora senza risposta, non sono state più calendarizzate. Evidentemente le “trasparenze” non sono di moda. Il consiglio comunale è stato convocato per il 23 gennaio, dopo 3 settimane dall’inizio dell’anno, senza nemmeno provare a consultare la conferenza dei capigruppo.
La civiltà passa anche dalla condivisione delle informazioni. Prima di dare dell’incivile al prossimo, chi governa, controlli di avere creato delle regole legittime e di avere messo tutti nelle condizioni di avere accesso alle regole, alle informazioni e alle indicazioni per superare il disagio di vivere in una città dove  “trasparenza” è, legittimamente, solo un sinonimo per indicare “l’invisibilità” di certi servizi.

Nessun commento:

Posta un commento