Riguardo il completamento della
rete fognaria della frazione di San Leone ho chiesto un incontro al Prefetto di
Agrigento, il mese scorso, per definire la situazione dei cittadini della zona,
schiacciati da un equivoco burocratico e dalla lentezza delle istituzioni.
Nel 2019, viviamo ancora nell’assurdità
di non avere un sistema fognante e di
depurazione attivo. Alcuni cittadini della zona di viale Emporium hanno ricevuto
esose multe per avere sversato liquami al di fuori della rete fognante che,
però, non esiste. Quegli stessi cittadini hanno pagato bollette idriche e
alcuni anche gli oneri di urbanizzazione che avrebbero dovuto comportare la
costruzione di una rete fognante adeguata ma ciò non è avvenuto.
Le multe sono state comminate dal
Consorzio dei comuni di Agrigento (ex provincia regionale di Agrigento) per
violazione del Codice dell’Ambiente.
Per la mancanza di validi
depuratori lungo la costa siamo in un’infrazione costosa da parte dell’Europa:
è un sistema che non è a norma perché tutti gli enti preposti non si sono mossi
efficacemente e hanno trascurato la situazione per almeno 40 anni.
A farne le spese sono sempre i
cittadini.
Il complesso di questi
comportamenti provoca forti malumori nella
popolazione interessata dalle multe, perché appare senza senso che si possa
contestare una violazione in mancanza di una rete fognaria che doveva essere
costruita con gli oneri di urbanizzazione versati.
In attesa della realizzazione
della fognatura, che si prevede a Gennaio dell’anno prossimo, perché questi
cittadini devono pagare? Continueranno a pagare fino a quando non saranno
realizzate le fognature?
Nelle more della realizzazione
delle opere, non sarebbe opportuno bloccare il recapito dei verbali
sanzionatori?
Per questo, con i rappresentanti
di questi cittadini che si sono riuniti nell’associazione
Emporium, abbiamo chiesto un incontro al Prefetto per affrontare la tematica e
intervenire su una situazione che non fa dormire, a tante famiglie, sonni
tranquilli.
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