giovedì 14 giugno 2018

nota su sindaco che va in procura per caos rifiuti

Fumo negli occhi. 
L’amministrazione comunale annuncia che andrà in procura per il tema caos rifiuti. Confessi anche i propri peccati!
Ieri le patetiche scuse del sindaco dovevano spostare l’attenzione (e le colpe?) su altri soggetti. Tutto ciò dopo mesi di trattative e tentativi di conciliazione che sono finiti anche davanti al prefetto.
Da 3 anni il M5S chiede all’amministrazione di istituire i necessari controlli sui diversi servizi erogati alla cittadinanza.  Nessuna azione. Solo un” vedremo/faremo” che in 3 anni non ha prodotto nulla. 
L’appalto prevede ore di lavoro e un numero preciso di lavoratori, non prevede che si pulisca tutta la città con la bacchetta magica.
Se prendo una domestica ad ore e le pago 3 ore non posso pretendere tutta la casa pulita se ci vogliono 10 ore per farlo. Altra cosa è controllare l’efficienza del lavoro svolto: tutte le massaie lo sanno e seguono la propria lavorante durante il servizio. Se ci sono inefficienze contestabili  si vada alla denuncia.
Il sistema rifiuti è al collasso perché progettato per un numero minore di utenze. Minore rispetto a quello indicato dalla SRR nel nuovo appalto, minore rispetto alle utenze autodenunciatesi e che dicono di aver scovato. Il numero è quasi raddoppiato mentre i lavoratori sono diminuiti e ancora si prevede di diminuirli.
Certamente le colpe per il progetto sottodimensionato, il mancato controllo, il mancato avviso dell’imminente inizio della differenziata alle grandi utenze (tra cui carcere e ospedale), la chiusura delle isole ecologiche, la mancanza di regole certe per l’effettuazione e la fruizione del servizio attraverso un apposito regolamento non si possono addebitare a ditte e lavoratori e nemmeno agli “incivili”.
C’è bisogno di un vero “mea culpa”. Agrigento ha bisogno di un’amministrazione che affronti le proprie responsabilità e non vi si sottragga.  Altrimenti TUTTI A CASA!


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