lunedì 25 giugno 2018

nota su promesse non mantenute su cartellonistica turistica e progetto Terravecchia

Tra le tante, 2 nuove interrogazioni sono state inviate via PEC al fine di dare risposte ai cittadini e agli operatori che fanno da front office per tutte le difficoltà incontrate dai turisti.
Non solo la spazzatura diffusa in città è tra i motivi di rimprovero ma anche una cartellonistica che spesso da indicazioni sbagliate o segnala itinerari poco consoni.
E’ questo quello che succede con i cartelli che indicano la via S.Antonio come strada per raggiungere molti luoghi di attrazione nel centro storico. La via si presenta molto ripida e i turisti la guardano con timore ma è l’unica che ha segnalazioni certe.
La Via S.Antonio, prima una scalinata, versa in queste condizioni aspettando che si proceda con il progetto Terravecchia. Sia le sorti di tale progetto che la cartellonistica sono state oggetto di alcune passate interrogazioni con cui si sono incassate le solite promesse mai rispettate.


Quindi ancora oggi, mentre la cittadinanza è decisa a pretendere decoro con la manifestazione del 28 Giugno, il Movimento 5 stelle di Agrigento chiede risposte per chi paga le tasse e pretende il diritto di vivere in una città che garantisca sicurezza e  decoro: che fine ha fatto la variante del progetto Terravecchia? Quando la via S.Antonio non sarà più un pericolo? Cosa ha intenzione di fare l’amministrazione con la cartellonistica turistica? A quando il collaudo?

Queste le interrogazioni e le risposte vecchie si trovano qui:
risposta nel CC del 19/7/2016 Terravecchia
risposta del 3/7/2017  Cartellonistica turistica


Oggetto: Interrogazione per il  question time su "Progetto Terravecchia"
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliera comunale del Movimento 5 Stelle,
·         Considerato che a Gennaio 2015, durante i lavori per il progetto "Terravecchia di Girgenti" si sono ritrovati cisterne, pozzi, sistemi di regimentazione di acque di scorrimento superficiale, un camminamento ipogeico al quale si accede tramite una scala rinvenuta in adiacenza al lato sud dell' atrio dell' ex istituto Schifano, i resti della chiesa si San Giovanni di Dio;
·         Vista la risposta nel question time del 19/7/16 riguardo: “lo studio di una variante architettonica, in grado di perseguire le finalità del programma, ovvero la realizzazione di alloggi da offrire in locazione, nonché migliorare le infrastrutture dei quartieri caratterizzati da forte disagio abitativo e al contempo rispettare la storia del luogo mediante la realizzazione di un organismo architettonico compatibile con la particolare morfologia storica del sito. La redigenda perizia, infatti, prevede: il recupero della chiesa di S. Giovanni di Dio mediante interventi di restauro e di riconfigurazione, il recupero e la valorizzazione dei locali seminterrati, lavatoio, ma potrebbe, in realtà, essere anche una mangiatoia, rinvenuto nell'area compresa tra il cortile Guarraci e la chiesa di S. Giovanni di Dio. Il recupero degli antichi percorsi urbani, chiaramente palesati alla morfologia dei manufatti rinvenuti, verrà dunque riaperto l'antico collegamento viario, che dal cortile Guarraci permetteva di raggiungere la chiesa di S. Giovanni di Dio e il cortile Raccomandati.
Si prevede inoltre la rifunzionalizzazione dell'antica scala che dal piano della chiesa conduceva al cortile Santa Maria della Neve, riconnettendo la intera area agli assi viari che da tempo immemorabile ne permettevano l'accesso. Le notevoli testimonianze archeologiche rinvenute, verranno ulteriormente valorizzate creando un apposito spazio pubblico urbano, con accesso diretto alla Salita Sant' Antonio; in tale spazio che sarà suddiviso in due parti i cittadini e i turisti potranno ammirare parte del ritrovamento in situ e nel contempo percorrere il camminamento ipogeico rinvenuto parallelamente alla salita Sant' Antonio, mentre altri reperti potranno essere esposti in adiacenza all'interno dei costruendi locali. Le variazioni architettoniche tengono conto della particolare morfologia del sito, adattandosi ai terrazzamenti rinvenuti e al contempo rispettando le tipologie edilizie e strutturali del sito. Il nuovo edificio, pertanto, si svilupperà in conformità dei livelli di posa rinvenuti, limitando al minimo indispensabili gli scavi. Il recupero della chiesa permetterà il suo utilizzo per attività sociali, disimpegnando le aree destinate dal progetto originario a tale attività, le quali saranno realizzate per la realizzazione del parco archeologico integrato dell' edificio.;
·         Considerato che la via san’Antonio non è ancora stata ripristinata interamente come scalinata ma la parte bassa è ancora una strada molto ripida che crea disagi ai turisti che visitano il centro storico anche perché la segnaletica la indica come unica via per giungere alla Cattedrale, al Museo Diocesano, alla chiesa di Santa Maria dei Greci;
interroga per sapere
Quando si prevede di realizzare quanto previsto 2 anni fa e indicato in premessa e soprattutto quando verrà ripristinata la via San’Antonio.


 Oggetto: Interrogazione per il  question time su “cartellonistica turistica”
La sottoscritta Marcella Carlisi, Consigliera comunale del Movimento 5 Stelle,
·        Vista la risposta del question time del 3/7/17: “il collaudo che, ovviamente, è un collaudo unico non è stato possibile realizzarlo; se volete vi do anche lettura di quali siano le altre opere che non sono
state ancora installate: “Non risulta evidenza di un nuovo nodo della rete hot spot –  WI-FI, traduzione dei testi in inglese, francese, tedesco e spagnolo e linguaggio dei segni di ogni realizzazione testuale e grafica audio – video e una costituzione del gruppo di lavoro in conformità alla proposta progettuale, con individuazione delle professionalità impegnate e relativi curriculum vitae, nonché timesheet su impegno orario dei soggetti impiegati.
Per cui noi siamo ancora in attesa e stiamo, ovviamente, sollecitando l’impresa a volere fornire e mettere in opera queste altre suppletive installazioni per potere procedere al collaudo, cosa che speriamo di potere fare in tempi molto brevi.”;
·        Considerato che alcuni cartelloni turistici indicano direzioni erronee che confondono i turisti e creano un danno anche all’immagine della città;
interroga per sapere
·        Se le opere sono state completate, se il Comune ha dovuto sostenere spese, se in attesa del collaudo si intenda oscurare la cartellonistica palesemente errata.

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