sabato 13 giugno 2015

Palazzo Tomasi finisce al TAR.





Dopo l'incuria, i ladri, poi un bando per l'assegnazione del palazzo ormai danneggiato.
Il bene però, ristrutturato con finalità specifiche, era già stato impegnato formalmente dall'ex sindaco come sede dell'Accademia di Belle Arti che ricorre  al TAR di Palermo per fermare il bando e chiedere il risarcimento dei danni subiti.
Il comune ha predisposto la difesa e la rappresentanza con un atto dove si dice anche che: 



In ogni caso, si prevede, che alla fine  pagheranno sempre i cittadini.
Intanto che ne sarà del palazzo?

Questa è la storia, si trova qui: http://www.agrigentonotizie.it/cronaca/palazzo-tomasi

raccontata dal direttore dell'accademia, Alfredo Prado

"L’ennesima vicenda di abbandono dei beni della città ha coinvolto anche Palazzo 'Tomasi', luogo di interesse adesso anche per i ladri che 'lo hanno visitato'. É con rammarico che l’Accademia di Belle Arti 'Michelangelo' di Agrigento prende atto di essere stata lungamente inascoltata sull’argomento nel corso di questi anni. 
Si ricorda che l’Accademia è un’istituzione riconosciuta dal Ministero dell’Università e come tale sottoposta anche al controllo e alla vigilanza dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca. Istituita nel 1979 l’Accademia può considerarsi un’affermata istituzione della nostra città e della provincia, oltre che riferimento artistico-universitario per i giovani provenienti da altre regioni italiane, dai paesi della comunità europea ed anche dalle nazioni del Mediterraneo. Dispiace avere appreso e letto tante dispute verbali, innumerevoli ipotesi di accaparramenti di questo bene storico-monumentale, che si ricorda essere della collettività, ancorché di questo o di quell’amministratore, partito o associazione che siano. Solo parole e poi vane speranze di farne la sede di un museo di Arte Sacra della Diocesi; in seguito, però, qualche illuminato pensò di farne un 'Centro di Accoglienza per Immigrati'. Poi si fece avanti l’Università di Palermo per consegnargli in affidamento, due gioielli monumentali: l’ex Collegio dei Filippini, con delibera n°81 dell’08/07/2006, verbale del 27 aprile 2007 di consegna in comodato d’uso gratuito al Polo Universitario agrigentino, quale sede di un altisonante 'liaison office', sportello d’impresa istituito dall’Università di Palermo per potenziare le azioni di trasferimento della conoscenza e della tecnologia e allo scopo di sostenere l’economia e le imprese. Belle parole ... tante illusioni altamente specialistiche vista la grave crisi di lavoro delle imprese, dei diplomati e dei laureati che afferma esattamente il contrario. Speranza, questa, senza futuro e quindi giustamente revocata con Delibera di Giunta Comunale n°81 del 21/08/2009; e palazzo Tomasi, affidato all’Università con Delibera di Giunta Comunale n° 34 del 23/04/2007, in applicazione di un accordo preliminare del 14/09/2006 con il quale si regolamentava la concessione di tale bene storico dietro un 'corrispettivo simbolico', per anni 4, al fine di svolgervi 'attività didattiche, formative e di ricerca del Polo Universitario'. Evidentemente, poiché era previsto con spese a carico del Polo il completamento di Palazzo 'Tomasi' attraverso l’acquisto degli arredi e delle apparecchiature necessarie, tutto ciò frana con Delibera di revoca n°82 del 28/09/2009. Quindi, due delibere, due storie di due tra i più importanti beni monumentali e storici della città, finite in un vicolo cieco a causa di una evidente miopia della burocrazia e della politica cittadina. Eppure lasciava ben sperare l’attenzione espressa dalla Commissione Speciale per il Centro Storico, allora presieduta dalla Dott.ssa Graziella Fiorentini che, nel progetto dei lavori di recupero di Palazzo Tomasi siti in Piano Sanzo (previsti con l.r. n. 70 del 1976) testualmente dichiarava, con nota prot. n° 4887 del 04/09/1996 che: 'l’utilizzazione come scuola musicale non è pregiudizievole dei valori architettonici dell’edificio, ritenendo così compatibile tale destinazione d’uso (istruzione artistico-musicale) compatibile con tale manufatto di pregio'. In ragione di ciò la Commissione presieduta, successivamente, dal prof. Ernesto De Miro inserì Palazzo 'Tomasi' tra i beni d’interesse storico, artistico e monumentale destinati ad interventi urgenti di consolidamento, recupero e ristrutturazione funzionale, previsti dall’art. 5 della L.R. n° 70/1976. La Commissione faceva altresì presente che l’Amministrazione Comunale ed i progettisti dei piani particolareggiati del Centro Storico definissero, d’intesa, la destinazione d’uso degli edifici destinatari degli interventi di recupero. L’Amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Marco Zambuto, nell’anno 2011, a seguito di visita in Agrigento dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca, nel pieno rispetto della destinazione d’uso prevista, si impegnava a destinare Palazzo 'Tomasi' a sede istituzionale dell’Accademia di Belle Arti 'Michelangelo', per le attività didattiche, e a tal fine si sottoscriveva in data 23/02/2011, tra il Comune e l’Accademia, una 'lettera d’intenti' per tale utilizzo del palazzo. A fronte di ciò l’Accademia avrebbe curato diverse attività artistiche a favore del Comune di Agrigento. Tale destinazione dello storico Palazzo Tomasi veniva comunicata al competente Ministero, il quale ne informava l’Anvur, organo tecnico di supervisione e controllo. In data 20 e 21 Giugno 2013 la Commissione ministeriale dell’Anvur, con la presenza del Presidente Prof. Stefano Fantoni, recatasi per la seconda volta in Agrigento, effettuò una verifica sull’adeguatezza strutturale di Palazzo Tomasi ai requisiti richiesti dal Ministero e ne comunicava il positivo stato dell’arte del percorso strutturale intrapreso. Il sindaco Marco Zambuto in data 16/07/2013, con lettera prot. n°36480, assicurava all’Anvur l’assegnazione definitiva del Palazzo Tomasi sin dall’inizio dell’Anno Accademico 2013/2014. L’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca nel mese di Dicembre 2013 esprimeva parere favorevole all’istanza avanzata dall’Accademia, parere condizionato, però, all’esito conclusivo degli adempimenti di competenza del Comune di Agrigento. Procedure e adempimenti, purtroppo, ad oggi mai conclusisi, con il risultato di limitare l’incremento dell’offerta formativa per la città, vista anche l’attuale difficile situazione finanziaria del Polo Universitario di Agrigento. I ritardi della politica e della burocrazia hanno già causato un danno economico al Comune non accogliendo la proposta dell’Accademia di corrispondere un corrispettivo annuo per il comodato dell’immobile. Vogliamo portare a tal proposito ad esempio, tra le diverse in Italia, la decisione del sindaco di Catania, On. Enzo Bianco, che nel Dicembre 2013 comunicava all’Accademia di Belle Arti di Catania la concessione in comodato d’uso gratuito, ai fini didattico-artisitico-culturali, dei locali dell’ex Ciminiere e ciò per un periodo di almeno anni 50. In questi giorni apprendiamo positivamente che il Commissario del Comune, Dott.ssa Giammanco, ha emanato un atto di indirizzo agli Uffici preposti per l’emanazione di un bando o di una manifestazione di interesse per la concessione in comodato d’uso oneroso di 'Palazzo Tomasi'. È indubbio che l’eventuale destinazione di tale immobile a sede dell’Accademia di Belle Arti di Agrigento porterebbe grandi benefici anche per la ripresa economica, in chiave turistica, del centro storico e della città".“


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