sabato 13 giugno 2015

Toponomastica e verde pubblico



A San Leone c'è Viale dei Pini, quello attualmente chiuso ai mezzi a due ruote perché il manto stradale è sconnesso.

Infatti,i pini, cresciuti nel tempo e senza manutenzione, oltre a dare il nome alla via, hanno sviluppato un apparato radicale che ha provocato dissesti, probabilmente anche al'interno dei giardini.
La soluzione al problema?
Ho letto questo, qualche giorno fa  (http://agrigento.press/2015/06/06/):
Quindi: taglio degli alberi e, poi, eliminazione delle radici e sistemazione del manto stradale. Un'operazione elaborata, lenta e costosa.
Siamo nel 2015 e sono ormai commercializzati diversi prodotti che servono per salvaguardare l'asfalto dalle radici degli alberi, pini compresi. L'intervento diventerebbe davvero troppo costoso e irrealizzabile?
Nessuno vuole salvare questi alberi?
Sicuramente, crescendo senza controllo, hanno fatto dei danni.
Ad Agrigento gli alberi non vengono manutenuti, ormai si tagliano e basta.
Dagli alberi della strada di Viale Emporium, a quelli davanti l'ospedale vecchio, a quelli davanti la Madonna della Provvidenza e poi ai recentemente razziati della villa Bonfiglio e di piazzale La Malfa.
Alberi enormi ed inermi.

Ditegli addio. 
Date un'occhiata al Viale, che non potete percorrere coi motori, e pensate che il prossimo anno sarà, forse, percorribile sotto il sole.
Così, tanto per dire. Perché nessuno un giorno dica: ma perché si chiama "Viale dei Pini"?
Magari è prevista anche la modifica alla toponomastica: "Viale dei Pini tagliati".
Alberi che hanno visto generazioni crescere e la città distruggersi, ne seguono il declino..

Ma un viale pieno di Pini in una zona turistica non va salvaguardato?

Manuale Legambiente&alberi sulla strada

Ai sensi del vigente Codice in materia di tutela di beni paesaggistici (Dlgs 42/2004 e successive modifiche) il Patrimonio Culturale nazionale è costituito da Beni culturali e da Beni paesaggistici. Il D.lgs. 63/2008 ha introdotto, nella categoria delle cose immobili, di cui all'art. 136 lett. a del Codice, gli «alberi monumentali». Gli alberi monumentali, in quanto Beni paesaggistici a tutti gli effetti, sono, quindi, entrati a far parte del patrimonio culturale nazionale, proprio come i capolavori dell'arte umana. Su di essi, quindi può essere apposto il "vincolo paesaggisticoche ne impedisce l'alterazione o l'abbattimento. 
A ciò si aggiunge quanto disposto dalla legge n.10/2013 che stabilisce che: "salvo che il fatto costituisca reato, per  l'abbattimento o il danneggiamento di alberi monumentali si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da  euro 5.000 a euro 100.000".
Inoltre, è applicabile l'articolo 635 del Codice penale che disciplina il reato di danneggiamento (pena dai sei mesi ai tre anni).

1 commento:

  1. Cara Marcella, le tue riflessioni mi hanno commosso. No, neanch'io approvo nè ho approvato questo scempio sui nostri già pochi alberi. Vorrei tanto la città immersa nel verde di tanti grandi alberi umbratili e umbriferi, con panchine, giardini e fontane!

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