domenica 14 giugno 2015

Diminuisce l'acqua ma non la spesa


In questi giorni una stretta alla distribuzione dell'acqua. 
In alcune zone della città i turni sono diventati monosettimanali dove, fino a qualche mese fa, l'acqua era erogata tre volte alla settimana.



Quando qualcuno si lamenta per i costi dell'acqua, salta su qualche difensore d'ufficio a dire che da qualche parte in Italia l'acqua costa addirittura più che ad Agrigento. Sicuramente, però, in quella parte d'Italia (come nel resto del mondo "moderno") l'acqua scorre libera nelle tubature cittadine 24 ore su 24 e magari puoi evitare di comprare quella in bottiglie da bere (la cui spesa finisce persino nella bolletta della spazzatura: quanti chili di bottiglie di plastica finiscono in discarica?)

Ad Agrigento è sempre turnazione.
Sempre a fare i conti con i tubi pieni d'aria invece che di acqua.
Rispetto all'erogazione effettuata dal comune pare che la pressione nei tubi sia più bassa, questo ha fatto si che, probabilmente, il tenore delle perdite sia diminuito rispetto alla gestione comunale.

Meno pressione meno rotture... in tutti i sensi.
Meno erogazioni, come in questi giorni, meno rotture e meno perdite.

Nel disciplinare tecnico sono previsti  i livelli di servizio:

Stiamo per arrivare agli 8 anni dalla sottoscrizione della convenzione, limite di tempo entro cui si doveva avere 0,10 l/s per ogni unità abitativa e ancora siamo, invece, alla turnazione.

L'acqua però la paghiamo lo stesso senza rimborsi, per un servizio più scadente o non fruito, come invece prevedrebbe la convenzione.
I cittadini sopravvivono al disservizio perché gran parte delle nostre case è equipaggiata per resistere all'atavica carenza d'acqua, anche per più di una settimana.
Persino molte strutture pubbliche sono ben attrezzate per non far mancare l'acqua ai propri clienti.

Qual'è la conclusione?
Anche senza ricevere acqua ogni utenza paga un fisso che, in alcune zone d'Italia, potrebbe (persino) pagare buona parte della spesa annuale.
Per quanto riguarda la parte variabile, commisurata all'acqua che attingo, non varierà sensibilmente con la rarefazione dei turni: sicuramente riempirò sempre il mio recipiente, sia che sia parzialmente pieno per una distribuzione più frequente sia che sia completamente vuoto, per una distribuzione meno frequente.
Quindi ogni utente attingerà e pagherà (più o meno) la solita acqua (e magari anche l'aria) mentre le perdite diminuiranno; ciò si tradurrà per il gestore in un acquisto minore (e soprattutto in una minore spesa) di acqua dal fornitore. 
Ricordiamo che alcune "fonti" riportano che quasi la metà dell'acqua acquistata si perde e non arriva agli utenti.



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