domenica 12 giugno 2016

Non (feste vasi e) fiori ma opere di bene


Girando per la città cosa c'è di nuovo?


Solite devastazioni, che ancora si promette di sanare, soliti cassonetti stracolmi anzi, ancora più che stracolmi, dato che sono diminuiti di numero.

Vasi di finto cotto e ceramica, prossimamente utilizzabili come urne per le ceneri della città. 
Divieti di transito per la creazione di isole pedonali che non servono, soprattutto d'estate, quando se vuoi passeggiare vai a a San Leone (dove troverai una nuova isola pedonale) e lasci la città, sbarrata dai divieti, ai topi e alle zanzare.

Feste? Cosa c'è da festeggiare? Un lavoro da sindaco che dura da un anno?



Le feste a Porto Empedocle sono state lo specchietto per le allodole per tanti agrigentini: il lupo perde il pelo ma non il vizio?

365 giorni testimoniati da foto: un tour de force per avere almeno un evento al giorno in cui farsi fotografare. Vai dalla signora che compie 100 anni, foto di rito per un accordo, un convegno, uno spettacolo folcloristico, inaugurazioni, ricevimenti di delegazioni: mancano un bar mitzvah e l'inaugurazione di un cannolificio per dare una collezione fotografica da Guinness dei primati al Sindaco "prezzemolino".

Comunicazione on line tutti giorni con bacheche piene di complimenti e cittadini che lamentano critiche cancellate. Disponibile su FB ma allergico al contatto diretto, impedito da una pesante porta che sbarra la Sua isola pedonale privata.

Segretarie, staff, portavoce, vigili urbani a centellinare la preziosa disponibilità del Sindaco che è impegnato a scegliere con quali vasi, isole e feste (sempre loro) salire nelle graduatorie nazionali con il minimo sforzo.

Sicuramente per la festa non si intaccheranno le casse comunali ma si cercheranno contributi e partecipazioni volontarie. Se c'è voglia di volontariato e di donazioni in città, non sarebbe il caso di spostarla verso obiettivi più nobili del fare feste?

Se, invece della passione per i vasi di ceramica di Caltagirone e i pali della luce dipinti, fosse andato pazzo per i nani da giardino, cosa sarebbe stato della nostra città?

Molti cittadini si chiedono perché si sono occupati tanti parcheggi in centro città con un tendone costato oltre 40mila euro di contributi  scuciti al Parco, non c'era altro modo per spendere quei soldi?

La domanda è nell'aria, tra le zanzare enormi, e raggiunge anche le zone della città che sono rimaste scoperte dal servizio bus.
Gli interventi possibili erano tanti, si poteva venire ad altre soluzioni con l'Ente Parco, così come indicato dalla Regione. Perchè scegliere il tendone? Perchè scegliere le ceramiche (altri 40mila euro per riempirne la città)?


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