giovedì 29 marzo 2018

Mozione di sfiducia presentata

Agrigento, 29/3/2018

                                                     
                                                                                Al Sindaco del Comune di Agrigento

                                                       Alla Presidente
                                                                                  Del Consiglio Comunale di Agrigento
                                                                     

Oggetto: Mozione ex art. 18 e 38 - dello Statuto del Comune di Agrigento, Art 54 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e art. 10 del della Legge Regionale n. 35/1997 e successive modifiche e integrazioni: sfiducia al sindaco.

I sottoscritti consiglieri comunali,

Premesso

- Che il Sindaco ha praticamente disatteso la maggior parte degli atti di indirizzo e mozioni del Consiglio comunale di fatto mortificando un organo che rappresenta la totalità dei cittadini;
- che, il sindaco, non è in grado di determinare un quadro di stabilità politica tale da consentire una favorevole gestione dell’Ente;
- che la gestione del protagonismo civico, base dell’azione sindacale, è stata praticata in modo confuso e poco trasparente;
- che in barba alla chiarezza e alla trasparenza richiesta dalla legge non sono più presenti gli atti del Comune anteriori al febbraio 2017;
- che gli episodi di inquinamento delle acque distribuite ai cittadini sono stati seguiti con trascuratezza e lentezza quasi sottovalutandoli pur essendo il sindaco il responsabile della Salute pubblica;
- Che l’azione del sindaco e della giunta, si sarebbe dovuta basare sulle previsioni del programma elettorale presentato alla città totalmente disattese fra cui:
o Programma di risparmio energetico: nemmeno aperte le buste del PAES e miglioramento e controllo della spesa sempre annunciato e mai portato avanti;
o Prevenzione dei debiti fuori bilancio: non perseguimento e disattenzione verso tutte le proposte del Consiglio comunale su mozioni e atti di indirizzo atti a contrastare tali debiti;
o Controllo e monitoraggio del territorio: non perseguimento e disattenzione agli atti del Consiglio comunale volti a migliorare, in modo economicamente sostenibile, il controllo del territorio; interventi di bonifica da materiali pericolosi e disinfestazione avviati tardivamente o per nulla;
o Taglio delle spese inutili: interventi sul decoro a gusto di questa amministrazione a discapito di spese necessarie per le strutture comunali (esempio rifacimento atrio ma non impermeabilizzazione tetti o risoluzione di alcune problematiche di salubrità degli uffici); ufficio stampa e ufficio di gabinetto del sindaco; aumento delle indennità al massimo;
o Recupero crediti e lotta all’evasione fiscale: non perseguimento e bollette pazze con accertamenti inviati a tantissimi cittadini che ancora oggi affollano gli uffici comunali che si occupano di tributi oltre che la SRR;
o Risanamento delle casse comunali: non perseguito con persino misure correttive composte tardivamente;
o Miglioramento dei servizi: non perseguito. Per citare gli esempi in programma: parcheggi diminuiti, bus navetta inesistenti, affidamento pluriplano senza controllo dei prezzi file negli uffici che manifestano come non c’è snellimento delle procedure burocratiche;
o Servizio idrico meno caro e più equo: nonostante gli atti votati in Consiglio l’amministrazione non ha perseguito nemmeno il controllo di una giussta bollettazione delle strutture comunali (vedi tariffe di depurazione non fruita e stadio comunale)
o Quartieri decoro urbano e qualità della vita: i cittadini non hanno migliorato la qualità della vita a seguito di vasi e abbellimenti di protagonisti civici;
o Fruizione del verde pubblico e parchi urbani: l’amministrazione non è in regola con le prescrizioni di legge. Sono stati anche rimossi alberi ma non sono stati sostituiti e non si applica la prescrizione di un albero per ogni nato; Piano spiagge: mai visto e interdizione del ferragosto;
o PRG efficace e operativo: non pervenuto sistema allo stallo;
o Cittadella dell’infanzia: non pervenuta;
o Raccolta differenziata dei rifiuti: servizio non ben progettato partito con tantissime difficoltà nonostante il tanto tempo a disposizione per la sua implementazione. Perdita di importanti finanziamenti per migliorare il servizio di raccolta; nessuno spazzamento e diserbo in città;
o Polo universitario: il Comune invece del contributo economico indispensabile propone di pagarne i 2/3 con l’affitto di locali da ristrutturare ed inadatti per uso universitario;
o Programmazione e turismo: servizio stazionamento bus non ancora a regime, non ancora predisposti spazi con servizi per i bus e controllo sui bus in entrata; Imposta di soggiorno con consulta scelta dal sindaco senza il rispetto del criterio quantomeno del nome della Consulta indicato nel regolamento del Consiglio comunale; Festa del Mandorlo in fiore affidata al Parco;
o Interventi infrastrutturali e grandi progetti: niente sul lungomare Borselino di quanto promesso, niente metropolitana di superficie, interventi effettuati tutti da privati a cui si sono affidate le strutture, alcune strutture sono rimaste fuori dal piano e restano nel degrado; Finanziamento minimo della manutenzione delle strade e delle scuole; importanti strade chiuse e poco interessamento da parte dell’amministrazione per la riapertura o il miglioramento della viabilità verso le strade accessorie diventate unica possibilità per il movimento; Palacongressi affidato al Parco;
o Nuove opportunità di lavoro e sviluppo: nessuna, proposizioni del Consiglio ignorate (ad esempio ancora nessun bando per NCC, nessuna possibilità di utilizzare spiagge o altri luoghi incantevoli per matrimoni civili…)
o Servizi sociali: contrasto alla povertà solo attraverso il servizio civico, abolizione del contributo straordinario e altre forme di assistenza comunale;
- che, sono stati eliminati dal cantiere di Agrigento lavoratori per lo spazzamento ed è stata effettuata una proroga con variante migliorativa che si sarebbe potuta fare prima e che ha aumentato le spese della TARI senza aumentare il controllo sui servizi connessi e sulla spesa per gli stessi,
- che, il fallimento dell’azione amministrativa di gestione e contenimento della spesa pubblica si è palesato in un incontrollato spreco di risorse, destinate, per fare un significativo esempio, a continui, immotivati ed incontrollati viaggi istituzionali posti in essere dal sindaco e dalla giunta, con al seguito, in alcune occasioni, altro membro dello staff di giunta;
- che, il reperimento dei fondi europei si sarebbe dovuto realizzare tramite la creazione di un complesso e strutturato Ufficio, capace di sviluppare un’adeguata mappatura del lavoro da svolgere, connessa ad un’adeguata attività di programmazione;
- che, la gestione del personale avrebbe dovuto portare ad un efficientamento graduale della macchina amministrativa, con lo sviluppo di una pianta organica stabile e adeguata, in grado di garantire il funzionamento ottimale degli uffici;
- che tale risultato non solo non è stato conseguito, ma si è determinato  un costante giro di uffici fra i dirigenti con carichi di lavoro mai ben distribuiti;
- che, l’operato amministrativo di questo sindaco appare in forte ed insanabile contrasto con la corretta esplicazione dei principi di gestione amministrativa di un ente pubblico;

Considerato
- che, alla data di presentazione della presente mozione risultano trascorsi i due anni dall’insediamento richiesti ai sensi di legge al fine di adottare il presente strumento amministrativo;
- che, la presentazione della presente mozione appare fondata su adeguate valutazioni di natura politica e amministrativa, come ampiamente e dettagliatamente espresse nella superiore premessa;
- che, il perdurare di una tale azione fallimentare, sia sotto il profilo amministrativo, sia sotto quello politico, comporta il determinarsi di un danno ormai inaccettabile per l’intera comunità di Agrigento
Tutto quanto sopra premesso e considerato,

CHIEDONO

La convocazione del consiglio comunale in seduta straordinaria ai sensi e per gli effetti dell’art. 38 dello statuto comunale, dell’art 54 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio counale e dell’art. 10 della legge regionale 35/1997 e successive modifiche e integrazioni, al fine di procedere alla votazione nominale della mozione di sfiducia che in via formale viene così presentata, per le motivazioni di cui alla superiore premessa, da intendersi qui integralmente ripetute e trascritte.

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