Comincia a montare la protesta dell’agrigentino assetato.
Ricordiamo ai cittadini di non limitarsi al mugugno ma di
fare segnalazioni ufficiali al gestore, al comune e finanche ai carabinieri per
interruzione di pubblico servizio. Stampate i turni settimanali, che cambiano
giornalmente a seconda che poi ci sia stata o no l’effettiva erogazione.
Infatti, non solo siamo serviti con poca acqua per qualche
ora al giorno ma non sappiamo con certezza quando ci sarà erogato il servizio.
Paghiamo carissima l’acqua che arriva alle nostre case per
poche ore la settimana la, già la sola quota fissa è un sostanzioso esborso.
L’inverno non è stato piovoso? Ve ne accorgete a Luglio? Il
cittadino però paga! Paga perchè qualcuno pensi come approvvigionarlo in
maniera efficiente.
Paga per non avere il pensiero di come trovare l’acqua.
Paga, altrimenti si limiterebbe a fare la danza della pioggia e risolverebbe,
forse in maniera più efficiente, i suoi problemi.
I cittadini protestano e si legge sui giornali. Si
moltiplicano le segnalazioni di chi, gestendo attività commerciali come bar o
B&B, ha necessità di acqua per soddisfare la clientela.
Continuano a giungerci lamentele e segnalazioni anche sullo
stato del mare così come sull’odore dell’acqua erogata, impressioni o verità
nascoste?
Vogliamo ricordare al nostro sindaco che questa stagione ci
ha regalato (non per merito suo ma, dicono gli specialisti, del terrorismo e
dei disordini in altre terre) tanti turisti ed è indispensabile soddisfarli a
pieno per evitare cattive recensioni sulla loro visita.
Il Sindaco si comporti da amministratore responsabile e stia
vicino ai cittadini, facebdo sentire la propria voce col gestore idrico.
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