domenica 3 aprile 2016

Ancora deposito cauzionale, si pretendono risposte concrete per i cittadini


Ho presentato nei giorni scorsi una mozione per il Consiglio comunale per impegnare la Giunta e il Sindaco a trovare una soluzione per far recuperare velocemente e senza impegno (automaticamente) ai cittadini le cifre indebitamente pagate come deposito cauzionale; indebitamente in quanto, in alcuni casi, sono state pagate due volte per un unico servizio che ha coinvolto due gestioni.






Gli uffici pretendono dal cittadino richieste formali e attestazioni di pagamento che possono essere accertate dagli uffici stessi. Gli uffici avrebbero dovuto fornirle subito a Girgenti Acque al subentro nella gestione.


Sarà difficile fare arrivare la mozione in Consiglio. 
Il segretario generale ha deciso che anche le mozioni devono essere "parerate" prima di approdare in Consiglio, naturalmente con tutta la calma possibile.
La mozione si concretizza tramite una discussione in aula dove la presenza dei dirigenti è necessaria. I dirigenti (quelli dai fantasmagorici premi di produzione) possono studiarsi la questione prima, portarsi dietro le "carte" e esprimere l'eventuale parere su quanto si richiede in Consiglio.
E invece no.
Comandano gli uffici. Comanda il segretario generale e l'amministrazione.
I consiglieri sono superflui. Lavorano e si smazzano inutilmente.


Ho protocollato due interrogazioni a risposta orale sull'argomento. Una relativa, per l'ennesima volta, a conoscere l'importo esatto delle cifre depositate dai cittadini che il Comune detiene ormai in maniera potenzialmente illegittima e per sapere quando l'importo corretto sarà inserito in bilancio.


L'altra, per la seconda volta, data la non risposta, per conoscere l'importo dei depositi cauzionali del comune (il deposito per gli enti può arrivare anche a quasi 13mila euro per utenza) che l'assessore ha dichiarato essere stati pagati in bolletta. Si richiede anche di sapere se l'amministrazione non intenda stilare un'apposita voce in bilancio che contenga i depositi, data la loro natura di cauzione e non di pagamento per un consumo.

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